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90enne malata d’Alzheimer pestata dalla badante

BOLZANO. Immagini di una violenza inaudita quelle che nel quartiere Gries-San Quirino hanno incastrato una badante moldava di 54 anni. La donna, infatti, picchiava selvaggiamente l’anziana pensionata di 90 anni, affetta da demenza senile, per la quale lavorava da quattro anni. I maltrattamenti andavano avanti sicuramente da diversi mesi, ma solo ieri la polizia è riuscita ad arrestare la badante. Le mini camere installate in tutte le stanze dell’appartamento dimostrano come l’anziana venisse trattata in modo disumano, da chi in realtà avrebbe dovuto prendersi cura di lei. Venerdì mattina, alle 11, la situazione si fa insostenibile e gli agenti della Squadra Mobile, coordinati da Giuseppe Tricarico, devono intervenire. La moldava deve rispondere di maltrattamenti. Viveva insieme al compagno e al figlio nell’appartamento della donna e riceveva uno stipendio di 1.800 euro al mese.
Prima immagine. L’anziana fa fatica a mangiare. Mastica lentamente. La badante le siede accanto. Tiene in mano il cucchiaio. Poi succede qualcosa che è difficile da descrivere. La badante vuole che l’anziana si sbrighi. Le tappa il naso con una mano, mentre con l’altra le infila la zuppa in gola. La vittima quasi soffoca. Parte del cibo finisce sui vestiti. Inizia a piangere. Ma le lacrime non fermano la crudeltà della donna. Anzi, viene colpita con uno schiaffo al volto: «Sbrigati. Ti ho detto di mangiare. E stai zitta. Guarda che schifo che hai combinato».
Seconda immagine. L’anziana deve essere lavata. Oramai non è più in grado di farlo da sola. Ha bisogno di un’assistenza costante. La badante la prende per le braccia e poi la spinge con un calcio sulla sedia. Invece di accompagnarla alla toilette per farle un bagno, prende uno straccio bagnato e si limita a “pulire” un po’ la faccia e sotto le ascelle. L’anziana si lamenta. Si capisce che è sofferente. Arriva un altro schiaffo. Gli schiaffi, infatti, in questa casa non mancano. La badante ne fa molto uso, così come dei calci e degli insulti. La moldava fa alzare la novantenne, che pensa di poter tornare a letto. Ma la crudeltà della 54enne non ha limiti. Le dà una spinta per farla cadere. Ride. Si prende gioco di lei. Questa situazione va avanti per ore.
Terza immagine. È ora di pranzo. La badante porta l’anziana in salotto. La prende come se stesse sollevando un sacco di patate, che viene gettato sul divano. Accende la televisione e poi sparisce. La donna, di madrelingua tedesca, viene abbandonata così per diverse ore. La moldava è in cucina con il compagno italiano e il figlio 21enne (entrambi disoccupati). Poi esce e va a divertirsi. Torna nel cuore della notte. L’anziana è ancora seduta lì, dove l’aveva lasciata. E come avrebbe potuto allontanarsi, visto che non può camminare da sola. Per tutto il pomeriggio e tutta la sera ha pianto. Ma nessuno ha potuto aiutarla.
Quarta immagine. La badante dà da mangiare al pappagallo. Se ne prende cura come fosse un bambino. L’anziana è stata spinta su una sedia. È stata schiaffeggiata. È stata presa a calci. Adesso, per la crudele moldava, è il momento degli insulti. Parla al pappagallo: «Guarda quella vecchia. Vedi come si diventa quando passano gli anni? Ci si trasforma in pazzi e animali». In realtà, neanche le bestie tratterebbero quella povera anziana così come la tratta l’assistente moldava. Lunedì mattina, finalmente, i vicini di casa vanno in Procura. Dicono di sentire le urla e i lamenti dell’anziana. Dicono che ultimamente è trascurata. La polizia scoprirà di più. Scoprirà le vessazioni, i maltrattamenti, la violenza psicologica. Ora la vittima si trova in ospedale. Le sue condizioni psicologiche sono gravi.

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