Il “piano per la sicurezza”.
Come evidenziato da diversi articoli, il piano è stato attuato a un costo non nullo come chiosato.
Con quali risultati??
A fine marzo dopo la demolizione del campo ho preso palesemente le parti dell’amministrazione garante della legalità e della sicurezza dei cittadini. La situazione era sicuramente migliorata.
Come analizzato da molti il piano presentava diverse (molte) lacune, e ora si prospetta il ripristino della situazione precedente. Un nuovo campo sta sorgendo. Nei giorni scorsi ho notato un rendez-vous di rom in prossimità dell’UNES intenti al trasporto di materassi, letti, sedie e quant’altro necessario ad allestire un campo “come Dio comanda”. Nuovi soggetti dediti all’accattonaggio sono comparsi dinanzi al supermercato in aggiunta alle vecchie glorie ormai fisse ai semafori. Ricordo con ribrezzo un ragazzino biondo dentro al supermercato col capo costellato di puntini neri in movimento. Mi spiace ma non posso che ribadire la carenza di questo piano in particolare mancante di fermezza e che quindi non ha impedito il reintegro di nuove disperati. Non si era anche annunciato “mai più campi rom in città?”
Non posso che reiterare la mia insoddisfazione anche su questo fronte.
Alla luce di quanto sottolineato temo di veder levarsi a breve una nuova baraccopoli, sotto gli occhi attoniti dei Legnanesi nuovamente delusi.
Per tornare all’argomento spese, i rom coinvolti nel “piano” non comportano spese?! Gli alloggi di fortuna, luce, acqua ecc su chi gravano?!
Si parla di contenimento delle spese ma sempre a danno dei Legnanesi, privati in prima istanza del decoro e della fama che la città possedeva.
http://www.legnanonews.com/news/20/30143/