Tag: Fiamme

Bruciano rame, campo nomadi a fuoco: salvati 80 bambini dell’asilo vicino

Giornalettismo
(ASCA) – Milano, 17 mar 2014 – Incendio in un campo nomadi del milanese. Le fiamme si sono propagate intorno alle 14.00 in localita’ Cascina del Sole, a Bollate, comune dell’hiterland di Milano, mettendo in pericolo soprattutto gli 80 bambini presente in un asilo delle vicinanza. La struttura scolastica e’ stata prontamente evacuata senza nessuna conseguenza per i bamabini. Lievemente feriti soltanto tre rom che occupavano il campo. com-fcz/gc
Il titolo iniziale generato dal software ‘Bruciano rame rubato, campo nomadi a fuoco: salvati 80 bambini dell’asilo vicino’ è stato corretto in ‘Bruciano rame, campo nomadi a fuoco: salvati 80 bambini dell’asilo vicino’, perché c’è stato segnalato non presente nell’articolo se si tratta o meno di refurtiva. Quindi è giusto che ognuno giudichi da sé.

   

Stuprata, uccisa e data alle fiamme da zingaro rom

LOCRI (Reggio Calabria) 21 settembre 2013 – È un giovane rom l’assassino di Tatiana Kuropatyk, la badante ucraina violentata, uccisa e poi date alle fiamme nella spiaggia di Brancaleone, nella Locride. Si chiama Gianluca Bevilacqua, ha 21 anni ed ha confessato il delitto, dopo una notte d’interrogatorio. Ha ucciso in preda ad un raptus. Il ragazzo ha detto di aver notato l’ucraina sulla spiaggia, mentre da sola stava prendendo il sole. La donna si sarebbe accorta di quell’individuo che con fare sospetto cercava insistentemente un approccio. Tatiana ha cercato aiuto telefonando ad una sua amica alla quale ha confessato che qualcuno la stava importunando. Poi il silenzio.

TENTATA VIOLENZA – Gianluca Bevilacqua l’ha sorpresa alle spalle ed ha cercato di violentarla, già sulla spiaggia. La donna ha tentato di difendersi, ma il suo aggressore l’ha colpita alla testa con un bastone. Tatiana ha perso i sensi. L’uomo l’ha quindi trascinata in un posto isolato, coperto da canneti e qui l’ha violentata. Gli inquirenti dicono che il ragazzo non è scappato subito. Voleva probabilmente capire se la donna fosse ancora in condizioni di reagire. Ha atteso qualche ora, poi quando la donna ha ripreso i sensi, l’ha ancora una volta colpita con il bastone. L’autopsia dirà se la donna è morta subito o se la sua è stata una lenta agonia. Bevilacqua cha pensato di averla uccisa ed è tornato a casa, a Brancaleone.Ha buttato i vestiti imbrattati di sangue e poi, forse preso dal panico, ha raccontato tutto alla madre. Il giorno dopo il ragazzo si è nuovamente recato sul posto della violenza portandosi dietro una tanica di benzina. Voleva bruciare il corpo di Tatiana per far sparire le tracce. Non c’è riuscito perché le fiamme sono state spente dalla pioggia.

SEGNALATO – In passato Gianluca Bevilacqua era stato “segnalato” per alcuni episodi di “disturbo” a giovani donne. Suo fratello Leonardo è stato arresto qualche anno fa quando, ancora minorenne, abusò di una donna di 54 anni. I carabinieri del gruppo di Locri e quelli della Compagnia di Bianco hanno detto che nel corso dell’interrogatorio il giovane assassino ha mantenuto un atteggiamento “glaciale”. Ha raccontato i fatti, senza segni di pentimento. Un particolare importante in questa triste storia è stato il comportamento mantenuto dalla famiglia del giovane e dai suoi compaesani. Tutti hanno contribuito alla ricerca della verità. E questo ha permesso di stringere in breve tempo il cerchio attorno all’assassino.

http://www.corriere.it/cronache/13_settembre_20/locri-omicidio-badante-ucraina-arrestato-assassino_fcc95b88-21f4-11e3-ab6f-bfdc65ad0b93.shtml

Tipico rom integrato, con nome e cognome italiani e magari anche la cittadinanza.

Residenti contro i rom a Corviale: proteste in piazza e insediamenti … – RomaToday


RomaToday

Residenti contro i rom a Corviale: proteste in piazza e insediamenti
RomaToday
Una guerra nel quartiere: residenti contro i rom al Serpentone di Corviale. Sono stufi gli abitanti della zona delle continue angherie subite dai nomadi stanziati abusivamente intorno al Serpentone. E ieri pomeriggio non sono mancati attimi di forte
Roma, rogo a Corviale come protesta contro i rom: "Qui angherie Blitz quotidiano
NOMADI, A CORVIALE FIAMME NEI PRESSI DEL CAMPO ROMRoma Daily News

tutte le notizie (3) »

Milano: romene accendono falò in piazza Duomo e picchiano carabinieri

Milano 27 agosto 2013 – Due romene di 28 e 29 anni sono state arrestate dai carabinieri, a Milano, per danneggiamento, violenza e resistenza dopo aver acceso un falò all’interno della Loggia dei Mercanti, a pochi passi da piazza Duomo. Le due donne, visibilmente ubriache, attorno alle 23 di lunedì 26 agosto hanno dato fuoco a un ammasso di cartoni e abiti, provocando delle fiamme che hanno in parte annerito il soffitto della Loggia. Alla vista dei militari, inoltre, hanno reagito con violenza. La 28enne ha precedenti per furto.

http://www.milanotoday.it/cronaca/incendio-piazza-mercanti-arrestate.html

 

Incendi, fiamme al campo rom della Barbuta – RomaToday


RomaToday

Incendi, fiamme al campo rom della Barbuta
RomaToday
Un vasto incendio è divampato questa mattina alle 7.15 al campo rom de La Barbuta. Le fiamme sono state causate dal un rogo di pneumatici acceso dagli abitanti del campo. Viabilità in tilt, aria irrespirabile e difficoltà di atterraggio degli aerei
Roma: incendio vicino campo nomadi La BarbutaLiberoQuotidiano.it

tutte le notizie (2) »

Immigrati danno auto alle fiamme: disordini etnici a Vigevano


La Provincia Pavese
VIGEVANO. Scontri tra una quindicina di immigrati maghrebini è scoppiata venerdì sera, poco prima di mezzanotte, in via Trivulzio, a pochi passi dal centro storico.

Un gruppo si trovava già nella strada vigevanese, vicino a un locale, quando è stato raggiunto dai rivali. Motivo del contendere, a quanto sembra dalle prime ricostruzioni dell’accaduto, una questione di soldi. Un affitto non pagato per molto tempo da uno degli stranieri a un altro connazionale che lo aveva ospitato per alcuni mesi in un appartamento in città.

Quando le due formazioni rivali si sono affrontate è bastato poco per far scoppiare la scintilla. Sono volati pugni calci e, a quanto pare, anche qualche sprangata. I residenti e i passanti della zona, allarmatissimi, hanno chiesto subito l’intervento delle forze dell’ordine e del 118 di Pavia. Sul posto sono arrivate una volante della polizia, una gazzella dei carabinieri e una pattuglia della polizia locale, oltre a due ambulanze della Croce Rossa Vigevano e della Croce Azzurra Vigevano. Più tardi è stato necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco, perché qualche ora dopo, un’auto su cui, stando ai primi riscontri della polizia, era arrivato il gruppo di stranieri, un’Alfa 156, ha preso fuoco poco distante, in via Roggia Vecchia, sotto un palazzo che confina con via D’Avalos: non è stato trovato un punto d’innesco, ma le fiamme hanno raggiunto anche altre due auto di privati posteggiate vicino. Quasi una scena da guerriglia urbana. All’arrivo delle forze dell’ordine, con le auto a sirene attivate, una decina di stranieri è fuggita, dileguandosi. A terra sono rimasti due immigrati egiziani, di 24 e 26 anni, contusi per le botte che hanno preso. Sono stati portati in ospedale e ricoverati per precauzione, per le lesioni riportate alla testa, ma se la caveranno con 10 e 20 giorni di prognosi. Le indagini sono affidate al commissariato di polizia, guidato dal dirigente Anna Leuci. Per ora non ci sono denunce.

 

 

Ancora fiamme a Castel Romano: "Roghi tutti i giorni, più di 20 i … – RomaToday


RomaToday

Ancora fiamme a Castel Romano: "Roghi tutti i giorni, più di 20 i
RomaToday
"Abbiamo presentato una serie di segnalazioni all'Ufficio Nomadi del Comune – ci racconta un'operatrice della Cooperativa 29 giugno che dentro al campo ha un presidio sociale – la situazione sta degenerando e ormai gli incendi avvengono a cadenza 
Ancora casette in fiamme al campo rom di Castel Romano: allarme Cinque Quotidiano

tutte le notizie (3) »

Ancora roghi a Castel Romano: a fuoco tre container e gruppi di rom … – RomaToday


RomaToday

Ancora roghi a Castel Romano: a fuoco tre container e gruppi di rom
RomaToday
Ancora fiamme nel campo nomadi di Castel Romano. Questo notte altri container sono stati distrutti dalle fiamme e ormai una buona parte del maxi insediamento è in cenere. Si tratterebbe anche questa volta come nei giorni scorsi di una serie di roghi
Rom, altri container a fuoco Esodo verso i vecchi campiCorriere della Sera
Emergenza rom, incendi nel campo di Castel RomanoCinque Quotidiano
ROMA: PRES. MUNICIPIO IX (EUR), ETICA SICUREZZA E LAVORO Roma Daily News

tutte le notizie (6) »

Salerno: sgozzata e data alle fiamme, arrestato immigrato

Salerno 26 giugno 2013 – Un giovane ucraino di 27 anni, Dmytro Zastavnetskyi, è stato arrestato dai carabinieri. L’uomo ha ucciso Olena Tonkoshkurova, 50 anni, anche lei ucraina, trovata morta dai vigili del fuoco nella sua abitazione a Polla, in provincia di Salerno. La donna era nel suo letto, nuda, dove era stata uccisa con un profondo taglio alla gola. Dopo il delitto, la sua casa è stata data alle fiamme.

All’origine del delitto ci sono motivi di gelosia. La donna viveva da anni a Polla, dove faceva la massaggiatrice. E’ stata uccisa dopo una lite nata al termine di un rapporto sessuale. Il corpo di Olena, che viveva da sola, è stato ritrovato nella sua casa in via Porta del Bagno, stradina che conduce nel centro storico di Polla.  L’incendio è divampato intorno alle 3,30 della notte scorsa per cause in corso di accertamento; le fiamme hanno interessato l’appartamento, che si trova in una palazzina a due piani.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/campania/articoli/1102379/giallo-a-salerno-cadavere-di-donna-in-casa.shtml

Data alle fiamme da immigrato romeno

BOLZANO  magg 2013 – Una bottiglia di alcol sul corpo e un fiammifero per darle fuoco. E’ stata questa la sorte toccata a una ragazza romena di 24 anni romena, punita così dal compagno che aveva deciso di lasciare per smettere di prostituirsi. A salvarla dal fuoco sono state alcune prostitute vicino alla stazione ferroviaria, che hanno sentito le urla. L’hanno trovata come una torcia umana e le hanno gettato addosso delle coperte. Quando è arrivata in ospedale, in condizioni gravissime, la ragazza ha parlato di un incidente, per la paura solo dopo è riuscita ad ammettere l’aggressione. Ha ustioni sul 30 per cento del corpo, ferite che s’infettano di continuo, e ha perso la vista da un occhio.

La vicenda risale a prima di Pasqua, ma la polizia l’ha tenuta nel riserbo per ragioni investigative. L’uomo è stato infatti individuato e condotto in carcere solo venerdì. E’ accusato di lesioni gravissime, tentato omicidio e sfruttamento della prostituzione. La Squadra mobile, coordinata da Giuseppe Tricarico, l’ha individuato perché aveva trovato un lavoro come stagionale e l’ha arrestato su ordinanza del sostituto procuratore di Bolzano Luisa Mosna. La ragazza era arrivata in Italia un anno fa per sfuggire alla miseria, con la promessa di vivere in casa di lui, che aveva riferito di lavorare. A Bolzano però si era ritrovata a ripararsi sotto ponti o in baracche, costretta alla prostituzione e picchiata, sempre controllata, gelosamente. Aveva quindi deciso di lasciarlo. Ma la sua reazione è stata violentissima.

“Il fuoco è stato appiccato ai vestiti che indossava, ma non ci sono elementi per parlare di acido gettato addosso”, ha precisato il capo della Squadra mobile, Giuseppe Tricarico smentendo le prime notizie che parlavano anche di un contenitore di acido che l’uomo le avrebbe gettato sul volto. “Si tratta di ustioni deturpanti al viso, al collo e alle spalle che riguardano il 30 per cento del corpo, causate dal fuoco appiccato agli abiti”. L’acido di cui qualcuno ha parlato invece non corrisponde a verità, anche se i segni che la donna ha riportato sono davvero importanti. Sarebbero stati provocati proprio per impedirle di proseguire a fare la prostituta”. Il dirigente parla di una vicenda di “forte degrado e specifica che non viene fornito il nome dell’uomo per non mettere a rischio la giovane di essere riconosciuta. Per questo i particolari della vicenda li conosce solo chi ha condotto direttamente le indagini. Del resto l’uomo in carcere è ancora da sentire”. “Si tratta – dice il capo della Mobile – di un senzatetto che aveva trovato un lavoro saltuario come bracciante e che avremmo dovuto sentire per l’interrogatorio di garanzia domani. Interrogatorio che ora è stato rimandato per le precarie condizioni di salute del romeno”.

http://www.repubblica.it/cronaca/2013/05/19/news/bolzano_prostituzione_ustione-59175478/