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Ambiente: Meccanici abusivi gettano olii inquinanti negli scarichi

meccaniciabusivi

A Zingonia si sta registrando, ormai da qualche mese, un altro preoccupante fenomeno, forse non criminale ma senza dubbio illegale. Si tratta dei meccanici abusivi. Decine, per la verità, di extracomunitari di colore che si sono improvvisati tecnici d’auto e che, dunque, riparano autovetture e motocicli nei parcheggi attorno alle torri.

Il tutto ovviamente senza alcun genere di autorizzazione e senza alcuna sicurezza per loro e per le eventuali altre persone che dovessero transitare in zona e dovessero, per esempio, restare feriti per i pezzi d’auto lasciati in giro. Già, perché le officine, come detto, sono a cielo aperto e «aperte» alla luce del sole, praticamente tutti i giorni.

Non si tratta di casi isolati, né di persone che riparano la propria auto oppure quella di amici, ma di meccanici abusivi attrezzati con tanto di cric industriali – o, in altri casi, del tutto improvvisati – e altre strumentazioni proprio per fornire al cliente un servizio il più possibile vicino a quello delle officine in regola.

A preoccupare è soprattutto lo smaltimento degli oli per motori. Infatti, mentre le officine regolari devono seguire delle precise procedure di smaltimento degli oli e degli altri materiali di scarto, a Zingonia tutto viene buttato nei tombini, direttamente sulla strada. E poi nei fiumi.

http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/se-serve-il-meccanico-ce-labusivo-e-lolio-esausto-finisce-nei-tombini_1051297_11/

Allarme baby-gangs a Varese: parla una vittima

Riguardo questo, una vittima lancia un appello: http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/varese-nella-morsa-delle-baby-gangs-di-immigrati/

Varese – «Paura? No. In quel momento ho sentito soltanto una grande rabbia. Rabbia per non poter fare niente». Marco (il nome è di fantasia), è un ragazzo di 16 anni che vive nel Gallaratese.
Un anno fa è stato aggredito da una baby gang, fenomeno che a Varese sta purtroppo diventando sempre più frequente, come dimostra il blitz dell’altro giorno in stazione ai danni di un ventenne e quello di corso Moro contro due fidanzatini: «Vicino al McDonald’s di Busto – racconta – Erano in tre. Ma di fatto soltanto uno di loro mi ha aggredito. Gli altri due gli facevano da guardaspalle».
L’aggressore, poi identificato, aveva all’epoca 17 anni. «Gente di m….. – aggiunge Marco – Insomma gente che è meglio evitare – dice spiegando il perché dell’anonimato richiesto – vorrei evitare di andarci di mezzo o che magari facciano qualcosa alla mia famiglia».
La tecnica utilizzata dalla baby gang è stata classica: il ragazzino accerchiato e isolato dal gruppetto di amici. Le minacce di botte: faccia a faccia con tre persone.
«Nel mio caso volevano i soldi. Continuava a chiedere i soldi – racconta il ragazzo – Ed è lì che mi è montata la rabbia. Erano in tre, io ero da solo. Rabbia per non poter reagire, per non essere in condizioni di fare niente. Nessuna paura, soltanto rabbia. Probabilmente per una ragazza è diverso. Probabilmente è peggio». Frustrazione e impotenza. Sei all’angolo, chi ti aggredisce è poco più vecchio di te.
Ma la gang è composta da più persone, mentre tu sei solo. Dura qualche minuto, poi finisce. Marco ha fatto la scelta giusta: «Ho denunciato quello che era successo», racconta il ragazzo.
Ha spiegato l’accaduto ai genitori e poi si è rivolto alle forze dell’ordine. Molti ragazzi non lo fanno. Molti stanno zitti per paura. «E sbagliano – spiega l’adolescente – Certo c’è un attimo di apprensione. Pensi che magari potrebbero vendicarsi. Ma stare zitti è la cosa più stupida che si possa fare». E per più di una ragione.
«La prima – dice Marco – è che se tutti stessero zitti questi continuerebbero indisturbati a fare ciò che fanno. E quello che è capitato a te, tacendo, gli consenti di farlo a qualcun altro. E questo non è giusto».
La seconda ragione è pratica e sensata. «Se stai zitto, se subisci, si accaniranno contro di te. I bulli ragionano così. Se la prendono con quello debole, con quello che resta in silenzio. Così può accadere che, se credono tu sia così la prima volta pretendono dieci euro, poi ne vorranno venti , poi ti minacceranno per avere il cellulare» prosegue Marco. E così via.
Alcune delle aggressioni registrate nel corso dei mesi hanno lasciato le vittime in mutande. Letteralmente.
Nel senso che i baby rapinatori tra minacce e botte oltre a cellulari e denaro si sono fatti consegnare anche vari capi di abbigliamento firmati. «Io ho superato quello che mi è successo – racconta Marco – Non ho minimamente cambiato le mie abitudini o smesso di frequentare i posti che di solito frequento. Non ho paura. E cambiare il modo di comportarsi, essere apprensivi sarebbe come dar loro soddisfazione».
«È successo, ho denunciato, è superato. Continuo per la mia strada: gente così non va nemmeno calcolata». Sulla denuncia Marco insiste: «Anzi faccio appello a chiunque si trovi in questa situazione:ditelo. Rivolgetevi alle forze dell’ordine. Altrimenti – conclude il ragazzo – è come se vi avessero aggredito due volte».

http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/io-vittima-di-una-baby-gang-ho-reagito-denunciando-tutto_1038426_11/

Pescara assediata dagli zingari: boom di furti, +100%

Crescono i furti in appartemento nella zona di Pescara, un fenomeno ancor più evidente durante i mesi estivi, nei quali la percentuale aumenta del 10,15 %.
Un aumento esponenziale, dovuto al tradizionale esodo per le ferie ed alle scarse precauzioni prese da gran parte delle persone. Secondo il questore di Pescara Paolo Passamonti, tuttavia, “un altro dei fattori che ha comportato tale incremento di furti negli appartamenti é la progressiva scomparsa della figura del portiere di palazzo, che conosca chiunque vi abiti e provveda quindi a prevenire l’ingresso di estranei”.
Le cifre evidenziano in maniera limpida come il fenomeno sia in costante aumento: se nel 2012 gli episodi di furto registrati sono stati 484, nel 2013 ne sono stati sinora segnalati 783, con grande incidenza nei mesi estivi, quando a compierli sono stati per lo più rom, provenienti anche da altre regioni, che in diversi casi hanno agito in coppia (un uomo ed una donna incinta).
La zona della città più soggetta a tale piaga é sempre il centro cittadino, dove rispetto al 2012 i furti in appartamento sono passati da 97 a 115, mentre i furti di auto in sosta da 64 sono divenuti 159 e quelli di motorini sono passati da 26 a 52.
I furti in villa, un vero e proprio “classico” del genere, sono invece in calo, anche se é sempre buona norma assicurarsi al meglio circa l’affidabilità di eventuali collaboratori domestici.
Mutata anche la tipologia di merce rubata, con i soldi liquidi che sono sempre più preferiti rispetto a titoli, oggetti tecnologici o artistici, mentre la categoria maggiormente presa di mira continua ad essere quella degli anziani, ritenuti più facilmente raggirabili.
Una fonte di potenziale pericolo, al giorno d’oggi, può essere rappresentata anche dai social network, in cui anche una foto delle vacanze potrebbe permettere ad un malvivente di sapere che una determinata abitazione é vuota.

Sarzana, giro di vite contro il ‘fenomeno rom’ – Citta della Spezia

Sarzana, giro di vite contro il 'fenomeno rom'
Citta della Spezia
A Tavolara sequestrata una roulotte, nel mirino le zone rosse dell'ospedale e della stazione. Sarzana – “Intervenire sul fenomeno dei rom in città è una priorità della nostra amministrazione. Lo testimonia il piano della sicurezza e l'ordinanza

Furti del Ferragosto, arrestati in flagranza due extracomunitari – ilCiriaco.it

Furti del Ferragosto, arrestati in flagranza due extracomunitari
ilCiriaco.it
Nell'ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Avellino finalizzati a prevenire e a reprimere l'odioso fenomeno dei furti in abitazione, nella mattinata di ieri, 15 agosto, personale dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha

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Passoscuro: abusivi aggrediscono bagnino


Il Faro – quotidiano telematico
 “Ho appreso che a Passoscuro, nella spiaggia libera attrezzata Moai Beach, un bagnino è rimasto vittima di un aggressione solo per aver tentato di sedare una rissa scoppiata tra ambulanti che si spartivano il territorio. Il problema sta ormai superando i livelli di guardia”. Lo afferma William De vecchis, capogruppo del pdl in comune. “Quello che accade in tutti i 24 chilometri di costa da quest’estate tra parcheggiatori abusivi, tendopoli piantante sulle spiagge e ambulanti che si picchiano per vendere un costume contraffatto, arrivando persino a colpire un bagnino, è preoccupante. A Passoscuro, dalle segnalazioni che ho ricevuto dai cittadini, la situazione è anche peggiore. Da quanto riferito sembra sia stata occupata una vasta area della riserva a nord della cittadina, con tendopoli abusive. Un vero e proprio campo nomadi “estivo”.

Come capogruppo del Pdl sarò presente questo pomeriggio alle 16 sul lungomare della Salute, di fronte al chiosco abbandonato Peter Pan, al sit promosso dall’associazione 2punto11 che protesterà contro il commercio abusivo e il degrado. Nel prossimo consiglio solleverò personalmente la questione al sindaco Montino, delegato al turismo, chiedendo maggiori controlli sui permessi, per tenere sotto controllo un fenomeno che rischia di dare il colpo di grazia al commercio regolare e ledere l’immagine di una città che punta molto sul turismo. Al bagnino aggredito va tutta la mia solidarietà e dei gruppi consiliari di opposizione”.

Perugia: 90enne scippata e gettata per terra da maghrebino

Perugia 04 luglio 2013 – Era stato buon profeta purtroppo il Capo della Mobile di Perugia, Marco Chiacchiera, che 24 ore fa aveva fortemente voluto parlare con i giornalisti non solo per annunciare l’arresto di uno della banda degli scippi, ma per lanciare un appello ai perugini a stare attenti alle proprie mamme e nonne, bersagli di questi balordi che ha definito i “cassa integrati dello spaccio “. Oggi pomeriggio – 4 luglio – ancora una volta i criminali stranieri hanno colpito. La vittima è stata una donna di quasi 90 anni che stava tornando a casa in  Corso Cavour. A lei si avvicinato da dietro uno straniero – probabilmente magrebino – che in pochi secondi le ha strappato la collana con il ciondolo.

L’anziana è stata sbattuta con violenza a terra riportando ematomi e graffi al volto. E’ stata immediatamente soccorsa da alcuni passanti (tra cui la badante) mentre il vigliacco, forse con un complice, se l’è data a gambe cercando magari un compro oro oppure un acquirente senza scrupoli. La donna è stata portata al Pronto Soccorso dove è stata visitata dal dottor Ugo Gariazzo: il bollettino medico parla di ferite guaribili in 15 giorni. “Come abbiamo dimostrato siamo in grado di prenderli” ha spiegato a Perugiatoday.it Marco Chiacchiera “Chiediamo che ogni attacco sia denunciato e che i testimoni ci diano una mano per cercare di identificare gli scippatori. Purtroppo sappiamo che questo fenomeno sta crescendo: in questi giorni ci sono stati altri episodi. Non ci arrendiamo ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti”. Forse è giunta l’ora di non indossare più collanone e collanine. Un po’ come è successo quando dalle nostre porte sono sparite un bel giorno quelle chiavi che erano un simbolo di civiltà di una comunità perbene.

http://www.perugiatoday.it/cronaca/corso-cavour-scippata-anziana-ferita.html

O forse è giunta l’ora di espellere gli immigrati e ripristinare quella comunità perbene di un tempo.

 

 

Firenze: bus pieni di immigrati senza biglietto e clandestini da rimpatriare

Firenze 25 apr 2013 – Sono 169 le persone che sono state multate mercoledì mattina a Firenze poiché viaggiavano sui bus senza biglietto. Le multe sono state elevate dai verificatori Ataf sui mezzi pubblici e alle fermate nella zona di piazza Puccini, nell’ambito di un controllo congiunto del territorio a cui hanno partecipato anche circa 15 agenti di polizia. Una ventenne di origine marocchina, che si è rifiutata di scendere dal mezzo su cui viaggiava senza biglietto, è stata denunciata per interruzione di pubblico servizio.

I controlli sono stati effettuati fermando i passeggeri in salita e in discesa dai mezzi: a operare i verificatori Ataf, che chiedevano l’intervento dei poliziotti quando i viaggiatori sorpresi senza biglietto non volevano fornire i propri documenti. Sei cittadini stranieri, tra cui due romeni, un indiano, un senegalese e un albanese, sono stati sottoposti a fermo d’identificazione. Secondo quanto spiegato, il servizio di controllo, partito alle 7 del mattino e durato fino alle 13, è stato disposto dalla questura per contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina.

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2013/25-aprile-2013/sul-bus-senza-biglietto-169-multati-212838945326.shtml

 

Condannata gang di nigeriani: costringevano malata di cancro a prostituirsi, è morta

TERAMO. Lilian, 23 anni, costretta alla strada con un linfoma all’ultimo stadio e catapultata sul palcoscenico della cronaca. Un momento prima nome anonimo e silenzioso, un momento dopo vittima di una storia che incrocia l’abisso dei marciapiedi e, in tempi di escort ed olgettine, obbliga a vedere l’inferno della tratta delle nigeriane. Nel giorno in cui una Corte d’assise condanna a 45 anni di carcere cinque nigeriani per tratta e morte come conseguenza di altro reato perchè, sostiene l’accusa, le avrebbero impedito di curarsi, in aula per Lilian non c’è nessuno. La madre avrebbe voluto, ma la Nigeria non è dietro l’angolo e i soldi non sono per tutti. Parte civile per questa ragazza di 23 anni è l’associazione On The Road. I volontari l’hanno raccolta per strada, l’hanno vista morire. «Non ha avuto giustizia da vita, l’ha avuta da morta» dice il pm David Mancini, magistrato della procura distrettuale antimafia dell’Aquila. Ha firmato decine di inchieste sulla riduzione in stato di schiavitù, conosce bene il fenomeno della tratta e sa quanto alimenti un mercato illegale che nel volume d’affari è dietro solo al traffico di stupefacenti e di armi. Un mercato in continua evoluzione. Un business ignobile quanto diffuso favorito dalla miseria, dalla fame, dalla povertà e dall’ignoranza di chi non sa neanche di essere una vittima, di chi è sicura che si può far male con i riti woodoo . Un business che non conosce crisi e che, giorno dopo giorno, incrementa il suo fatturatoperchè i clienti ci sono sempre. Uno scenario su cui si staglia la storia di Lilian, raccolta sulla Bonifica dagli operatori dell’associazione On The Road con un linfoma all’ultimo stadio, morta nel 2011 all’ospedale di Pescara. Il suo testamento, quello di una ragazza che era stata una miss, è un’intervista, agli atti del processo, fatta tre mesi prima di morire in un documentario girato dal regista Giuseppe Laganà. Lilian, come molte altre ragazze sue connazionali, era stata comprata dai suoi aguzzini che l’avevano fatta arrivare in Italia dalla Nigeria. Era stata a Milano, a Crema e poi, dopo un aborto illegale che le aveva provocato emorragie continue, era arrivata in Val Vibrata, chiusa, dice l’accusa, in casa di quelli che sono finiti a processo. Di quelli che, ripete Mancini, non l’hanno aiutata. Sono stati condannati per morte come conseguenza di altro reato, oltre che di riduzione in schiavitù e favoreggiamento della prostituzione. Per Victoria Ofiebe la sentenza più pesante: 15 anni e 6 mesi. Per l’accusa è lei che l’avrebbe ospitata. Evans Aimerohe è stato condannato a 12 anni, mentre Rose Mary Damisah a 9 anni. Per tutti la sospensione della potestà genitoriale. Quattro anni ciascuno a Edith Aiyuduebie e Evans Aiwekhoe. Assolto il tassista Gino Schiavoni, unico teramano del gruppo, accusato di favoreggiamento per aver portato alcune ragazze sulla Bonifica. Il collegio difensivo (composto dagli avvocatiFelice Franchi, Maria Chiaria Bianchi, Francesco Silvestri, Odette Frattarelli e Umberto Gramenzi),in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza annuncia ricorso in appello.

I giudici della Corte d’Assise (presidente Roberto Veneziano, a latere Carlo Saverio Ferraro) hanno riconosciuto una provvisionale di 15mila mira all’associazione On The Road.

«La scienza ci dice che se fosse stata curata», ha detto in aula il consulente medico del pm, «avrebbe avuto una buona probabilità di sopravvivenza». Ma la vita, anche e soprattutto quei pezzi di vita che finiscono nei processi, è molto più complicata della scienza. La vita non è ordinata e non risponde alla nostre regole. Nella vita ci sono i colpi di fortuna e le disgrazie: si vince al Superenalotto e si muore a 23 anni perchè sei nigeriana, fai la prostituta e se sei malata non ti fanno curare perchè devi lavorare sulla strada per guadagnare i soldi da dare a chi ti tiene in ostaggio. Tutto il resto sono solo vuote parole.

http://ilcentro.gelocal.it/teramo/cronaca/2013/04/16/news/fatta-prostituire-col-cancro-cinque-condanne-a-teramo-per-la-vicenda-del-film-schiavi-1.6894290

Fusignano, 21enne marocchino arrestato per spaccio – Lugonotizie.it

Fusignano, 21enne marocchino arrestato per spaccio
Lugonotizie.it
I carabinieri della stazione di Fusignano, in un servizio mirato al contrasto del fenomeno dell'uso e dello spaccio di sostanze stupefacenti effettuato nei pressi di un locale pubblico, hanno tratto in arresto un giovane marocchino di anni 21