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Operazione “erotikus”: immigrata gestiva bordello di prostitute e trans

Bordello con puttane e trans in corso del Popolo a Mestre

Ha favorito e sfruttato la prostituzione di tre ragazze ungheresi di età compresa tra i 28 e i 34 anni, una ragazza romena di 38 anni e due transessuali ungheresi di 20 e 25 anni: sono queste le accuse mosse a H.N., cittadina ungherese di 28 anni, arrestata mercoledì pomeriggio dagli agenti del Nucleo di polizia giudiziaria della polizia municipale. Le operazioni denominate “Sito Erotikus” erano iniziate verso la fine dello scorso anno. Gli inquirenti, infatti, avevano iniziato proprio a dicembre a tener d’occhio il via vai di persone davanti all’appartamento in corso del Popolo 58, preso in affitto per 720 euro mensili dalla proprietaria, residente a Chioggia, del tutto ignara delle attività illecite consumate all’interno.

Le prostitute coinvolte esercitavano sia in strada, nei pressi di via Fratelli Bandiera e via Piave, sia nell’appartamento. Ma le segnalazioni dei condòmini fioccavano: arrivavano clienti a ogni ora del giorno e della notte. C’erano sei numeri telefonici che pubblicizzavano la struttura, che venivano inseriti negli annunci a pagamento su giornali e siti internet. Si promettevano “prestazioni preliminari al naturale”. Era la donna ungherese arrestata ad aggiornare personalmente le inserzioni e il sito “Erotikus”, che ha dato poi il nome all’indagine. Da dicembre, quindi, sono scattati i pedinamenti e i servizi di appostamenti, oltre che lo stretto monitoraggio dei siti finiti nel mirino.

L’irruzione del 30 gennaio scorso, avvenuta verso le 18.30 a seguito dell’uscita dell’ennesimo cliente, ha quindi portato all’arresto della tenutaria e al sequestro preventivo dell’appartamento. Sono inoltre stati requisiti una decina di telefoni cellulari e tre personal computer. Nell’abitazione a luci rosse sono stati trovati anche 300 euro, ritenuti provento dell’attività di sfruttamento della prostituzione. Com’è normale che sia gli agenti hanno requisito anche creme, centinaia di preservativi, materiale pornografico e tutti gli oggetti di piacere che si possono immaginare in un luogo del genere.

Dalle dichiarazioni delle prostitute, sentite fino a notte fonda, grazie all’aiuto delle operatrici linguistiche e delle psicologhe della Direzione politiche sociali del Comune, è emerso che le stesse dovevano pagare ciascuna un affitto giornaliero di 15 euro, oltre a versare il 50% dell’importo della prestazione. È la prima volta, hanno dichiarato gli agenti, che viene registrata in città la presenza di trans di nazionalità ungherese i quali, tra l’altro, esercitavano in casa di giorno e in via Piave di notte.

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