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Decine di zingari rom assaltano azienda, sassaiola contro guardie

Pisa, 23 settembre 2013 – VENTI Rom assaltano per due notti consecutive la ditta Carlo Colombo Spa di Ospedaletto – leader nel mercato dei semilavorati in rame – e vengono messi in fuga dagli agenti del Corpo Guardie di Città. L’episodio è accaduto nelle notti di sabato e domenica scorsi, quando un gruppo di ladri ha tentato di penetrare all’interno della ditta di Ospedaletto, nella quale si trovano grosse quantità di rame, o “Oro rosso” visto il suo valore sul mercato nero. Per fortuna nei mesi scorsi sono state scoperte tracce di possibili sopralluoghi da parte dei malviventi, così da mettere in allerta i vigilanti, che hanno approntato misure di prevenzione per i furti. La notte di sabato, passate le 22, una quindicina di ladri hanno scavalcato le recinzioni della ditta, nella speranza di portare via le matasse di rame messe in una zona periferica dello stabile industriale in attesa dello smaltimento. L’intervento delle pattuglie del Corpo Guardie di Città ha fatto scappare i ladri, che per coprire la propria fuga hanno lanciato grossi sassi contro le auto e gli uomini intervenuti.

Non erano ancora passate 24 ore dal primo assalto che i malviventi – questa volta venti – sono entrati di nuovo in azione. Questa volta in una zona diversa dell’impianto industriale di Ospedaletto. Quando i vigilanti si sono resi conto della situazione, alcune lastre di rame da 70kg ciascuna erano già state portate all’esterno della recinzione. Ancora una volta, avvertite le forze dell’ordine, gli uomini del Corpo Guardie di Città sono intervenuti sul posto. I ladri si erano preparati a tale eventualità e, oltre a delle passerelle in legno posizionate per agevolare il passaggio sui fossati dei campi limitrofi al punto in cui si trovavano, avevano preparato dei mucchi di sassi, da adoperare in caso di intervento dei vigilanti. Ancora una volta gli uomini del tenente Daniele Paolicchi si sono trovati di fronte una situazione di forte rischio, ma per fortuna sono riusciti a svolgere il proprio compito in sicurezza. I ladri sono riusciti a fuggire in entrambi i casi, ma gli uomini intervenuti sul posto nelle due sere hanno fornito le descrizioni dei malviventi alle forze dell’ordine che stanno indagando sulla vicenda.

http://www.lanazione.it/pisa/cronaca/2013/09/23/954756-doppio_colpo_deposito_rame.shtml

Degrado, in città record di reati Anche i rom attaccano la giunta – il Giornale

Degrado, in città record di reati Anche i rom attaccano la giunta
il Giornale
A più riprese il sindaco Giuliano Pisapia ha fatto passare Milano per «una città sicura», in cui non servono ronde per le strade. Ma i dati del Viminale fotografano una situazione ben diversa. Secondo il ministero dell'Interno, infatti, dopo Roma e

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Treviso: 78enne pesta rapinatori, un viado brasiliano e il suo “amico” xenofilo

Nuovo episodio di violenza in pieno giorno a San Zeno, tra via Dandolo e il Terraglio. Un settantottenne è stato aggredito da due malviventi a scopo di rapina. Ma non si è fatto prendere dal panico e ha reagito assestando due pugni. In quel momento stava anche passando una pattuglia delle Volanti della questura che, grazie anche all’aiuto di un passante, è riuscita a mettere le manette ai polsi dei due aggressori: si tratta di Luca Michielan, pregiudicato di 34 anni,e di un viado brasiliano di 38 anni. La vittima è il pensionato Rino Bettiol, che non ci ha pensato due volte a difendersi: «Pensavo fosse una semplice coppietta, non certo una coppia di rapinatori. Non ho avuto paura ad affrontarli, ad uno ho dato un cazzotto, l’unica cosa da fare di questi tempi».
Erano le 14.30 circa quando Bettiol ha parcheggiato la sua automobile sotto il cavalcavia della stazione, a San Zeno. L’uomo aveva raggiunto l’abitazione di un amico tra via Dandolo e via Terraglio, dove doveva fare alcuni lavoretti in giardino. In quel momento è scattato l’agguato: Il trevigiano e il brasiliano avevano notato il portafogli del pensionato che usciva dalla tasca. A questo punto l’hanno assalito, pensando si trattasse di un colpo facile. La realtà è stata però ben diversa.
La vittima della rapina si è infatti divincolato dalla presa e con un pugno all’uomo ed un secondo fendente al transessuale, che aveva inutilmente cercato di sfilare il portafogli dalle tasche del malcapitato, li ha messi a terra. I due rapinatori sono stati quindi costretti alla fuga, per poi essere bloccati dalla polizia nei pressi del cavalcavia, tra via Dandolo ed il Terraglio. Ad avvertire una volante che si trovava in zona di quanto era accaduto poco prima è stato un passante. Per entrambi è scattato l’arresto con l’accusa di tentata rapina aggravata.
Per il pensionato si è invece trattato solamente di un grande spavento, affrontato però con grande prontezza di spirito. «Pensavo fosse una semplice coppietta, non certo una coppia di rapinatori», ha spiegato poi Rino Bettiol, «non ho avuto paura ad affrontarli, ad uno ho dato un cazzotto, l’unica cosa da fare di questi tempi».
Il quartiere di San Zeno torna quindi al centro della cronaca e l’arresto di ieri dimostra come la polizia stia presidiando il territorio a caccia di qualsiasi indizio utile a ricostruire l’identità del mistrioso piromane che sta tenendo sotto scacco San Zeno da metà marzo, da quando andò a fuoco la prima auto, quella di un agente di commercio parcheggiata in via Rizzi. Da allora è stata un’escalation: altre quattro vetture sono state distrutte dalle fiamme dolose insieme a un cassonetto delle immondizie e, ultima in ordine di tempo, alla cabina telefonica tra via Bregno e via Palladio. L’ipotesi che si tratti della stessa mano è sostenuta dal fatto che la tecnica è identica: un sacchetto di rifiuti incendiato sistemato sotto la vettura alla scopo di scatenare il rogo. Il moltiplicarsi degli episodi ha indirizzato le indagini verso un piromane con le caratteristiche della serialità. A rendere complicata la ricerca è l’assenza di immagini dal momento che nel quartiere, come denunciato dai residenti, non ci sono videocamere.
Quelle telecamere annunciate all’indomani dello stupro di via Dandolo: in quel caso c’erano le immagini e si rivelarono preziosissime per incastrare il colombiano Zuluaga. La restante parte del quartiere risulta però scoperta.

http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2013/05/16/news/a-78-anni-pesta-e-fa-arrestare-i-rapinatori-1.7078872