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Furti nei supermercati a Pescara, arrestati due romeni
IlPescara La Polizia di Pescara ha arrestato ieri due cittadini romeni, P.C. di anni 52 e P.C. di anni 31, con l'accusa di furto aggravato. La coppia, madre e figlio, ha rubato generi alimentari in tre supermercati, fra via Rigopiano, via Arapietra e via di … RUBANO CALZE DELLA BEFANA AL SUPERMERCATO, ARRESTATI Furti in tre supermercati Rubano per fame, famiglia straniera nei guai |
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Furti nei supermercati a Pescara, arrestati due romeni – IlPescara
Pescara, rom arrestato dopo inseguimento: in manette anche … – CityRumors.it
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Pescara, rom arrestato dopo inseguimento: in manette anche …
CityRumors.it carminecirelli Pescara. Far west nella notte a Pescara. I Carabinieri della Compagnia di Pescara, unitamente ai colleghi di quella di Montesilvano e ad agenti della Polizia di Pescara, hanno arrestato Carmine Cirelli (nella foto in alto a sinistra … ROM VS FORZE DELL'ORDINE, TRE ARRESTI A PESCARA Sabato folle a Pescara. Rom sperona auto dei Carabinieri Pescara, inseguimento e botte: arrestati tre rom, ferito poliziotto |
Infermiera sventa furto in un bar. Arrestato un moldavo – abruzzo24ore.tv
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Infermiera sventa furto in un bar. Arrestato un moldavo
abruzzo24ore.tv Un segnalazione di una infermiera, a sua volta avvisata da una donna ricoverata nel reparto di Chirurgia dell'ospedale di Pescara, gli agenti della squadra volante sono riusciti a sventare un furto in un bar che si trova in via Fonte Romana, a Pescara, … |
Romeni arrestati dopo furto di 17 scatole di tonno – abruzzo24ore.tv
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Romeni arrestati dopo furto di 17 scatole di tonno
abruzzo24ore.tv Due romeni di 25 anni sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Pescara, diretti dal luogotenente Antonio Paciullo, per il reato di rapina impropria. Sono un uomo e una donna: Ionut Memet e Tanta Grigore, in Italia senza fissa dimora. La … Ruba 17 confezioni di tonno al Conad Donna e complice arrestati a … Via Rigopiano: rubano 17 barattoli di tonno nel Conad, arrestati due … |
Ruba cosmetici al Conad di Pescara, arrestato albanese – abruzzo24ore.tv
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Ruba cosmetici al Conad di Pescara, arrestato albanese
abruzzo24ore.tv Ha rubato 24 diversi articoli cosmetici nel supermercato Conad di via di Sotto, a Pescara, ma e' stato visto e bloccato e subito dopo arrestato. Il ladro e' un albanese, in Italia senza fissa dimora, di 22 anni, Kola Sarafin. Dopo la scoperta del furto … |
Abissi morali: Marocchino stupra la figlia della convivente e la costringe a tenere il bambino
TERAMO – Violentata e picchiata dal compagno di sua madre, un marocchino 40enne senza scrupoli che l’ha costretta a tenere un figlio nato dalla primo stupro.
Quell’uomo adesso è stato rinchiuso all’interno del carcere di Castrogno, in attesa della convalida del fermo di polizia giudiziaria eseguito venerdì. Nei suoi confronti le accuse sono pesantissime: violenza sessuale aggravata dal rapporto di convivenza, maltrattamenti e violenza privata. Gli agenti della Squadra mobile della Questura hanno agito sulla base di una segnalazione arrivata dai servizi sociali, perché il bimbo di nove anni, fratello della vittima, non veniva mandato a scuola.
Ma in questa vicenda una parte importante per aiutare le due donne, entrambe sopraffatte dal marocchino, l’ha avuta anche un’avvocatessa di Pescara che ha collaborato con gli investigatori perché era venuta a conoscenza di alcuni aspetti di questa storia. Quella che sarebbe dovuta essere una famiglia viveva all’interno di una roulotte lungo la costa, dov’è stato rintracciato l’uomo. Madre e figlia, ucraine, con i rispettivi bambini di 9 e 2 anni, entrambi nati dallo stesso padre, venivano picchiate, minacciate di morte da quell’uomo e ricattate. Per la più giovane delle due donne, oggi 21enne, l’inferno è iniziato appena arrivata in Italia per ricongiungersi a sua madre e trovare qui un lavoro. La speranza per un futuro migliore per lei presto è svanito.
Il primo stupro è avvenuto dopo pochi mesi, a marzo del 2010. Quando si è accorta del ritardo del ciclo lei avrebbe voluto abortire, ma lui non glielo ha permesso, dicendole che sua madre era pronta a perdonarla. E invece quando la mamma ha scoperto tutto se l’è presa con la figlia e così la giovane ucraina ha tentato il suicidio. Ma fortunatamente non c’è riuscita. Ed è nato il figlio al quale ha dato il proprio cognome. Poi, a febbraio del 2011, il secondo stupro ed una seconda gravidanza. Stavolta interrotta all’insaputa di tutti. E poi una terza gravidanza, sempre frutto di una violenza sessuale. Pure questa interrotta nel silenzio. Ma nel frattempo il marocchino ha continuato anche a picchiare sia la convivente, sia la ragazza e, in un’occasione, anche il bambino di 9 anni.
Una storia di estremo degrado familiare, interrotta grazie all’intervento, stavolta, dei servizi sociali. In due occasioni madre e figlia si sono recate in ospedale, a Giulianova e a Sant’Omero, per farsi refertare dopo le botte prese dal marocchino. Calci e pugni dopo i suoi abusi con alcool e droghe. Lui, stando alla denuncia presentata dalla giovane donna, non si sarebbe fatto mai alcuno scrupolo. Quando rimaneva solo nella roulotte con la figlia della sua convivente non esitava a farsi toccare anche se davanti a loro c’era il bambino. Il ricatto negli anni è stata un’arma che ha saputo utilizzare benissimo. Adesso le due donne con i rispettivi bambini sono stati affidati ad una casa famiglia nel teramano.
http://www.ilmessaggero.it/ABRUZZO/teramo_stupro_convivente_violenza/notizie/265327.shtml
Ci sono limiti a quello che può accadere al tempo dell’immigrazione?
Prostituzione: arrestati mandanti tentato omicidio romena – abruzzo24ore.tv
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Prostituzione: arrestati mandanti tentato omicidio romena
abruzzo24ore.tv Quattro romeni, tre uomini e una donna, sono stati arrestati dal personale della squadra mobile di Pescara perche' ritenuti responsabili di essere i mandanti del pestaggio di due prostitue romene, avvenuto la sera del 27 maggio 2012 sulla riviera Nord … Abruzzo/Racket prostituzione: Ordinarono di far fuori le 'lucciole … |
Ai domiciliari spacciava: faceva figli per evitare il carcere
La maternità non le evita il carcere Arrestata mamma-spacciatrice a …
VASTO. La recente maternità non è bastata questa volta ad evitarle il carcere. La magistratura vastese ha ordinato l’arresto di L.G., 40 anni, Rom di Pescara, la donna accusata con altri 4 indagati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti aggravato dall’impiego di minori. «La donna è stata trasferita nel carcere di Teramo per darle l’opportunità di portare con sé e accudire la figlioletta di neppure un anno», fa sapere il dirigente del commissariato, Cesare Ciammaichella. Il vicequestore rivela quindi nuovi particolari sull’operazione denominata “Pincher”, come la razza del cagnolino che faceva la guardia alla donna e ai suoi presunti complici. «Sabato mattina, quando il blitz è scattato, la polizia ha fatto irruzione in diversi appartamenti abitati da famiglie di etnia rom. Alcuni uomini dell’anticrimine sono rimasti fuori dal condominio. Sono stati questi ultimi a vederla che si affacciava a una finestra e lanciava nel cortile del palazzo un bicchiere di plastica. Il bicchierino, finito in una fioriera è stato recuperato grazie a Tar, uno dei cani delle unità cinofile di Ancona. Nel bicchiere c’erano 18 grammi di cocaina purissima e di prima qualità che una volta tagliata avrebbe permesso il confezionamento di numerose dosi», racconta il vicequestore. «L’arresto è stato inevitabile: la donna stava scontando nell’abitazione utilizzata per lo spaccio la condanna a un anno e cinque mesi di reclusione e in passato ha dato filo da torcere alla polizia anche per altri reati: furto, evasione, guida senza patente, danneggiamento, inosservanza delle misure di prevenzione», sottolinea il dirigente del commissariato. E mentre l’anticrimine prosegue le indagini visionando diversi filmati e ascoltando decine di testimoni, la magistratura ha deciso di usare il pugno duro per riportare le regole al quartiere San Paolo e ridare serenità ai tanti residenti che hanno chiesto aiuto. «Si comincia chiedendo alle autorità preposte di sfrattare tutti coloro che usano un alloggio popolare per scopi illeciti. Abbiamo già chiesto la revoca dell’uso dell’alloggio in cui abitava la donna», conferma Ciammaichella. Un capitolo a parte riguarderà i minori che, secondo la polizia, venivano talvolta utilizzati per consegnare o andare a prendere la droga. «Più di un testimone ha confermato questo particolare. La questione è tuttavia delicata e va affrontata tutelando i minori», dice la polizia. E intanto è caccia ai grossisti della droga che riforniscono il Vastese. Su questo punto le bocche sono cucite. «Posso solo ribadire che l’operazione Pincher è solo l’inizio di un filone che potrebbe avere nuovi sviluppi», conclude il vicequestore. |
Violenta e rapina una 40enne pescarese nella Stazione: arrestato – IlPescara
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Violenta e rapina una 40enne pescarese nella Stazione: arrestato
IlPescara Violenta e rapina una 40enne pescarese nella Stazione: arrestato. Un marocchino di 41 anni è stato arrestato dai carabinieri per aver stuprato e rapinato una 40enne all'interno della Stazione Centrale di Pescara. Era già in carcere per un' altra … |
Senegalese ubriaco alla guida: un morto
Incidente mortale di Capodanno: 7 in un’auto e l’autista ubriaco
Saranno le indagini della Polizia municipale di Pescara, tuttora in corso, a dover fare piena luce sul tragico incidente stradale verificatosi in via Alento che la mattina del 1 gennaio ha funestato l’arrivo del nuovo anno.
L’incidente è costato la vita a una giovane di 39 anni, mentre altri tre ragazzi sono ricoverati in ospedale per le varie fratture, e tre sono stati dimessi.
Tutti sono di nazionalità straniera e, peraltro, tre di essi sono piantonati in ospedale e in Questura in quanto privi del permesso di soggiorno e dunque già colpiti da provvedimenti di via obbligatorio.
«Per l’automobilista della vettura, uno dei tre giovani ricoverato in ospedale, è già scattata anche la denuncia per omicidio colposo, dopo che il ragazzo si è anche rifiutato di sottoporsi agli accertamenti per verificare il tasso alcolemico nel sangue subito dopo l’incidente», ha riferito il presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi informato dell’incidente.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, operata dal Nucleo infortunistica della Polizia municipale, coordinata dal maggiore Ballone, l’incidente si è verificato intorno alle 7.55: il veicolo, una Y10, in cui viaggiavano in 7, due sui sedili anteriori, cinque su quelli posteriori, stava percorrendo via Alento, in direzione nord-sud, quando, mentre costeggiava la Casa Circondariale di San Donato, alla semicurva, il mezzo ha inspiegabilmente sbandato, su una strada praticamente deserta visto che la città dormiva ancora dopo i festeggiamenti del Capodanno, e, dopo essersi messa di traverso, si è ribaltata finendo la sua corsa con la fiancata destra, quella del lato passeggero, schiacciata contro un albero.
Sul sedile anteriore del passeggero viaggiava la giovane donna morta sul colpo, Kanyshay Kalilova, 39 anni, originaria della città di Sokuluk, in Kazakistan, ma residente a Silvi.
Dopo i primi interrogatori, alla guida del veicolo è risultato M.N., 32 anni, originario del Senegal, e residente a Bergamo, in via Morino: l’uomo, all’arrivo dei soccorsi e della Polizia municipale, ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, e contro di lui, ora ricoverato nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale civile di Pescara in prognosi riservata, è già scattata l’accusa di omicidio colposo.
Ricoverato in Ortopedia con una prognosi di 40 giorni anche N.M., anch’egli 32 anni, originario del Kenya, senza domicilio, ma in possesso del permesso di soggiorno; ricoverata in Ortopedia anche una seconda donna, S.W.N., 21 anni, originaria del Kenya, con frattura del bacino, una dei tre priva di permesso di soggiorno e ora piantonata in ospedale.
Infine è stato medicato e rimandato a casa, a Pescara, con una prognosi di 7 giorni, N.N., originario del Kenya, di 26 anni; mentre sono piantonati in Questura in quanto privi di permesso di soggiorno, una terza ragazza, G.K., di 26 anni, ed E.M.N., uomo, 23 anni, entrambi del Kenya, usciti illesi dal drammatico incidente, e ora colpiti da provvedimento di Via.
Intanto la Polizia municipale ha rintracciato tramite la Farnesina e il Consolato del Kazakistan i parenti della giovane donna deceduta: la sorella, che conviveva con lei a Silvi, e la madre, che era venuta in Italia per trascorrere il Natale con le due figlie, sono già venute all’ospedale civile per il triste rito del riconoscimento della salma, mentre le Autorità hanno già eseguito la prima ricognizione cadaverica.
http://www.primadanoi.it/news/cronaca/536349/Incidente-mortale-di-Capodanno–auto.html