Tag: coperto

Anziani escono di casa: aggrediti e picchiati

BIELLA – Una coppia di pensionati del Torinese è stata aggredita e rapinata oggi mentre stava facendo un pic nic nella zona di sala Biellese. I due erano su un prato quando due sconosciuti col volto coperto da un casco si sono presentati davanti a loro, minacciandoli con un coltello a serramanico e parlando con accento straniero. Il pensionato ha tentato di reagire ma ha avuto la peggio. I due rapinatori sono poi fuggiti su uno scooter.

http://voxnews.info/2013/09/02/anziani-aggrediti-durante-pic-nic/

Rapine in villa: finalmente tocca ai parlamentari

Fregene,rapina nella villa di Angelucci
Rapina a mano armata nella villa del
parlamentare del PdL Antonio Angelucci,
a Fregene, sul litorale romano.

Quattro uomini, romeni, armati e
a volto coperto, sono entrati nell’abi-
tazione,sorvegliata da una guardia pri-
vata. Questi è stato tramortito e lega-
to con delle catene. All’interno della
casa si trovavano la figlia di 4 anni
di Angelucci e la tata romena, che è
stata malmenata. Mentre facevano razzia
di preziosi, un vicino di casa ha chia-
mato i carabinieri. I rapinatori sono
fuggiti con la Ferrari di Angelucci.

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=920146&pagina=801&sottopagina=01

Ecco perché vogliono più immigrazione, per loro è manodpopera low-cost. Ma finalmente la Nemesi colpisce, hanno la ‘tata’ romena e vengono rapinati dai suoi ‘parenti’. Non mi si dica che non potevano trovarne una italiana perché è un lavoro che le ‘italiane non vogliono fare’. E il fatto che sia stata malmenata è piuttosto sospetto.

Banda di immigrati irrompe in casa e terrorizza coppia

Mugnano del Cardinale. Terrore in casa per una coppia del posto, aggredita e rapinata. Il bottino è di ottocento euro. L’episodio è avvenuto poco prima delle venti.
Secondo una prima ricostruzione, i banditi erano due, avevano il volto coperto da passamontagna e impugnavano un’arma, probabilmente una pistola.
L’intento dei due rapinatori era quello di introdursi nell’appartamento, che si trova in una posizione isolata, e portare via quanto potevano.

Al contrario, si sono imbattuti nel padrone di casa, che forse credevano fuori. I due lo avrebbero tenuto sotto scacco con l’arma da fuoco per il tempo necessario per mettere a soqquadro l’abitazione e portare via quello che potevano. Hanno portato via all’incirca settecento euro in denaro, il resto in oggetti di valore. Sono fuggiti a bordo di una automobile su cui li aspettava un complice ed hanno fatto perdere le proprie tracce.

Poche ore dopo il raid, è scattata la denuncia ai carabinieri della Compagnia di Baiano, diretta dal capitano Raffaele Iacuzio, che ieri mattina hanno inviato sul posto gli uomini della Scientifica dell’Arma, i quali hanno effettuato i primi rilevamenti sul luogo della rapina alla ricerca di tracce, soprattutto impronte.
Secondo la versione più accreditata dei fatti, i due malviventi erano stranieri ed avrebbero agito con una conoscenza dei luoghi forse costruita precedentemente.

La violenza e la rapidità con cui hanno agito confermerebbero questa tesi, e non è escluso che si tratta di una banda che ha già colpito in altre abitazioni del comune mandamentale, e nei paesi limitrofi.
Negli ultimi tempi infatti si è assistito ad una escalation di furti in casa che hanno determinato un esponenziale incremento delle richieste di maggiore sicurezza da parte dei cittadini. Nel mandamento si chiede una intensificazione della presenza delle forze dell’ordine sul territorio. La paura e l’insicurezza ormai la fanno da padrone, visto che i malintenzionati non si fermano neppure di fronte all’eventuale presenza in casa dei proprietari.

Donna massacrata da banda dell’Est: zigomo e quattro costole fratturate, volto tumefatto, sei punti alla nuca

I ministri Riccardi e Cancellieri soddisfatti dagli effetti della loro Sanatoria

Lecco, 23 febbraio 2013 – «Non c’è stata una logica, mia mamma è stata picchiata al limite dell’umanità». Emanuele Cruciani ancora non capisce perché la notte tra mercoledì e giovedì i malviventi abbiano fatto irruzione nella casa popolare di sua madre a Calolziocorte, malmenandola e rapinandola. Per ora Anna Maria Pia, 62 anni a settembre, si trova ancora all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, nel reparto di chirurgia, probabilmente fino ai primi giorni di settimana prossima. «È ancora molto provata – spiega il figlio – ci vorrà del tempo prima che riesca a superare questo brutto momento. È sotto choc, ma siamo fiduciosi perché sta migliorando. Però quando è arrivata in Pronto soccorso aveva parecchie ferite, tra cui una seria ferita all’occhio, infatti si pensava potesse rischiare la vista. Fortunatamente invece è meno grave del previsto».

La donna ha riportato la frattura di quattro costole, uno zigomo, il volto tumefatto e sei punti di sutura alla nuca, oltre a varie escoriazioni su tutto il corpo, il tutto dovuto alla brutalità con la quale i delinquenti l’hanno immobilizzata, picchiata e minacciata per farsi consegnare oggetti di valore. «Mia mamma è stata sorpresa di notte – prosegue Emanuele –: loro avevano il volto coperto, infatti non li ha visti in faccia, e le hanno chiesto del denaro, urlavano e chiedevano soldi». Secondo quanto raccontato dal figlio i tre malviventi erano stranieri, due con accento dell’Est, mentre uno parlava uno stentato italiano. La signora Pia non aveva soldi e lì sono iniziati i minuti più brutti della sua vita, un vero incubo fatto di calci e pugni su ogni parte del corpo per farla desistere e cercare di incrementare un misero bottino.

«L’hanno picchiata e immobilizzata in qualche modo, con le lenzuola che hanno trovato – continua il figlio –. Lei ha provato a chiedere aiuto, ma essendo anche imbavagliata nessuno l’ha potuta sentire negli appartamenti vicini. Ha cercato quindi di dare ai ladri quello che poteva: il portafogli, una catenina che aveva indosso e le chiavi della sua auto in garage per poterli allontanare. Loro sono scesi, ma non riuscendo ad aprire il cancello sono risaliti chiedendo istruzioni e mia mamma gli ha spiegato come uscire. Poi fortunatamente se ne sono andati definitivamente». In pochi minuti Anna Maria è riuscita a liberarsi e ha citofonato a un vicino, Luigi Fumagalli, che subito ha contattato Croce rossa e carabinieri. «Io sono andato subito a casa sua insieme ai carabinieri, mentre mia sorella è stata con lei in Pronto soccorso – conclude Emanuele Cruciani –. Siamo arrabbiati e confidiamo nelle indagini degli inquirenti, che stanno svolgendo un ottimo lavoro. Abbiamo totale fiducia in loro e speriamo che i malviventi vengano presi e puniti, non lasciati andare subito, vanificando così il lavoro degli investigatori».

http://www.ilgiorno.it/lecco/cronaca/2013/02/23/849590-lecco-caloziocorte-emanuele-cruciani-madre-pestata-legata-rapina-appello.shtml

Picchiato e sequestrato in casa da una banda di immigrati

Effetto sanatoria

VICENZA – Picchiato e sequestrato nella sua villa per una catenina d’oro. E’ accaduto ieri sera a Brendola, Vicenza, nella frazione di San Vito, una zona isolata nel cuore del bosco.

Ampelio Ziggiotto, 60 anni, imprenditore titolare della “Autobren srl”, azienda produttrice di macchinari per la nettezza urbana, si trovava solo all’interno della sua villa quando veniva affrontato da due sconosciuti con accento dell’Est Europa introdottisi nell’abitazione, con volto coperto da passamontagna ed indossanti guanti.

Dopo avergli legato le mani con fascette in plastica, gli chiedevano l’ubicazione della cassaforte. Convinti dalle affermazioni della vittima, che ne negava l’esistenza, l’hanno colpito con un calcio allo sterno ed asportandogli una collanina in oro che indossava. Si sono allontanati a piedi dopo aver tentato di danneggiare la consolle dell’impianto di videosorveglianza. Ziggiotto, che non ha riportato gravi lesioni, riusciva a liberarsi dopo 2 ore dando l’allarme. Indagini in corso. Sul posto i carabinieri di Brendola con il comandante di stazione e le autoradio del nucleo radiomobile di vicenza.

http://www.vicenzatoday.it/cronaca/rapina-sequestro-villa-vicenza.html