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Società multietnica: pizzaiolo contro kebabbaro

Anche una banale contesa, diviene rissa, nella società multietnica. E’ successo davanti alla kebaberia ambulante di via Bologna alle 22.30.
Un giovane pakistano dalla kebaberiad aveva ordinato un pizza alla pizzeria d’asporto nei pressi, ma poi aveva richiamato dicendo di non volerla più.
Il pizzaiolo adirato gli ha risposto che l’aveva già pronta e che l’avrebbe portata ugualmente
La consegna però si fa movimentava: il pizzaiolo la porta, il pakistano non la vuole e così il pizzaiolo la consegna in faccia.
Ne nasce uno scontro, con sedie e altro che volano.
A mediare le ire dei due intervengono altre due persone: anche loro però si feriscono al polso e alla mano.
Ala fine tutti medicati e visitati al pronto soccorso, con prognosi tra i 10 e i 20 giorni,
4 feriti per una pizza spalmata in faccia.
E’ intervenuta la polizia, una volante dell’Upg che ora sta svolgendo accertamenti e valuterà i provvedimenti da prendere.
 

Famiglie islamiche: mega rissa per donna contesa

Jesi 14 mag 2013 – È finita al pronto soccorso la rissa scoppiata nella notte tra sabato e domenica a Jesi, a Campo Boario: due delle persone coinvolte –cittadini marocchini di 32 e 35 anni, residenti rispettivamente a Chiaravalle e Jesi – sono infatti finiti in ospedale con ferite su corpo e viso guaribili in pochi giorni.

La polizia è arrivata sul posto attorno alle due del mattino, dietro la segnalazione di alcuni automobilisti che avevano notato la zuffa in corso: non appena hanno visto gli uomini in divisa molte delle persone presenti se la sono data a gambe, ma gli agenti sono comunque riusciti a bloccare i due e ad identificare una terza persona, un marocchino di 19 anni, fratello del 35enne.

E proprio il ragazzo è all’origine della rissa: secondo la ricostruzione degli inquirenti il giovane avrebbe infatti intrecciato una relazione sentimentale con una parente del connazionale 32enne, fatto che avrebbe scatenato le ire della  famiglia di appartenenza della ragazza che avrebbe deciso di “punire” l’innamorato, difeso in quel frangente dal fratello.

http://www.anconatoday.it/cronaca/rissa-campo-boario-jesi-relazione-famiglie.html

 

Perugia: scontri tra bande di “nuovi italiani”, anziani terrorizzati

Inserisci Titolo: Perugia, trenta ragazzini si sfidano Inserisci Link e Articolo: Perugia, trenta ragazzini si sfidano con le spranghe per gelosia

PERUGIA – «Correte, si stanno affrontando una trentina di ragazzi. Sta scoppiando una rissa». L’allarme è arrivato a polizia e carabinieri ieri sera qualche minuto prima delle sette. La gente ha chiamato, allarmata, da Castel del Piano. E tra quelle chiamate c’era anche quella del titolare di un bar che si è visto la scena da dietro al bancone. Poche minuti di tensione, ma che sono bastati per disegnare la scena della paura. Le forze dell’ordine sono arrivate utilizzando lampeggianti e sirene. C’è chi è fuggito, chi ha fatto finta di nulla. E chi è rimasto a presidiare il territorio come un vero boss. I controlli di squadra volante e reparto prevenzione crimine della polizia hanno permesso di individuare tre ragazzi di origine albanese. Sono tutti minorenni, stavano su una panchina e avevano addosso le armi per la battaglia: coltelli, tirapugni e una spranga di ferro. Quando la polizia li ha controllati non hanno fatto una piega. I poliziotti li hanno messi in auto, li hanno portati in questura e li hanno denunciati per il possesso di oggetti atti a offendere. A fine serata li hanno riconsegnati alle famiglie. Hanno tra i 16 e i 17 anni e da tempo, ormai vivono in Italia. Praticamente ci sono nati, ma questo non li rende Italiani. La polizia andrà oltre alla denuncia. Gli agenti, infatti, stanno indagando per capire i motivi che hanno portato trenta minorenni sul filo della resa dei conti in un parcheggio di periferia. Al fondo potrebbe esserci una storia di gelosia, per una ragazza contesa tra uno dei tre albanesi e lo spasimante che si è portato dietro un gruppo di amici.

Le bande di immigrati si sfidano. Gli anziani finiscono nel mirino. L’ultima storia la racconta Francesco S. In una lettera (inviata anche al sindaco Boccali e alla procura della Repubblica) arrivata in redazione che dà il polso della tensione che si vive in città. L’interlocutore del cittadino preoccupato è il sindaco: «Seguo con apprensione gli accadimenti della nostra sempre più abbandonata città che non riesce a trovare le misure per contenere la delinquenza. Torno nuovamente sull’argomento per sottolineare che bisogna mettere fine a questa insicurezza che i cittadini vivono quotidianamente e lo dico perché proprio questa mattina ho vissuto due momenti che confermano lo stato di pericolo che i perugini più indifesi subiscono costantemente. Il primo riguarda la mia persona (70 anni) che è stata minacciata con il segno del taglio della gola per ben due volte da un venditore di colore al quale avevo rifiutato l’acquisto della merce che mi proponeva o in alternativa un’offerta in denaro. Il secondo riguarda la forzatura della porta dell’abitazione di mia figlia, posto sullo stesso pianerottolo dove ho il mio appartamento, da dove sono stati asportati soldi e oggetti in oro e argento…». La lettera chiude chiedendo più controlli e meno parole. Intanto, l’altra notte, due persone sono finite in ospedale dopo due distinti lite in pieno centro. Una ragazza si è ritrovata con un braccio rotto.

http://www.ilmessaggero.it/umbria/perugia_bande_rissa/notizie/272532.shtml