Minacciano e rapinano un ragazzo di 11 anni. Arrestati
In manette tre giovani marocchini autori di una serie di rapine tra la fine di dicembre e il mese di gennaio. L’ultimo colpo effetuato ieri pomeriggio ai danni di un ragazzino cinese di 11 anni è stato fatale alla banda. Il piccolo è stato avvicinato alla fermata dell’autobus in via Pistoiese, due l’hanno immobilizzato mentre l’altro gli ha appoggiato un coltello a serramanico contro la gamba. “Non abbiamo paziena – ha minacciato – dammi tutto o ti ammazziamo”.
I malviventi si sono impossessati del telefono cellulare e del portofagli con pochi euro. Il ragazzo in lacrime ha fermato un’auto e ha chiesto aiuto al conducente, che ha subito allertato la polizia. Le volanti coordinate dal dirigente Roberto Sbenaglia, già in zona per i servizi di prevenzione, hanno raggiunto i nordafricani all’angolo con via di Maragliano e li hanno bloccati. Si tratta di tre giovani poco più che ventenni, tutti marocchini, regolari in Italia. Avevano addosso gli oggetti appena rubati, oltre a due telefoni cellulari provento di altre rapine precedenti, risalenti alla notte di capodanno e al giorno successivo.
Sono al vaglio degli inquirenti altri casi in cui sono state utilizzati le stesse modalità, coltello a serramanico e minacce di morte a minori e soggetti deboli. |
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Albanese assalta due connazionali per rapinarli: arrestato a Racconigi – targatocn
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Albanese assalta due connazionali per rapinarli: arrestato a Racconigi
targatocn D.M., 17enne albanese, probabilmente immaginava che, approfittando dell'oscurità e dell'ora tarda, il colpo che aveva progettato gli sarebbe facilmente riuscito, ma non aveva fatto i conti con una pattuglia della stazione dei carabinieri di Racconigi … Armato di pistola rapina una donna, ma viene bloccato |
Allarme rapine a Verona: immigrato rapina e massacra tre anziane in pochi giorni
Verona. E fanno tre. Scippata un’altra donna. Questa volta è accaduto in via Giacomo Camozzini, a Borgo Trento. Alle 19.30, per cui in un orario non «a rischio». Mercoledì sera la signora che ha quasi 85 anni stava rientrando nella sua abitazione quando un immigrato le ha strappato la borsetta dalla spalla. L’anziana è stata trascinata a terra per alcuni metri, e ha mollato la borsetta. La vittima ha dato l’allarme fermando un passante, anche perchè data l’ora di cittadini in giro ce n’erano. Sul posto è arrivato il 118 che ha accompagnato l’anziana in pronto soccorso. Per fortuna nessuna grave conseguenza, fatto salvo un trauma alla spalla e un picco di ipertensione facilmente comprensibile. Dentro alla borsetta c’erano il bancomat, le chiavi di casa e 20 euro. Questo è il terzo scippo che accade in pochi giorni nella nostra città. Il modo di operare del delinquente che scippa le donne è sempre lo stesso. Agisce a piedi, affianca le vittime e strappa loro le borsette, quindi scappa, sempre a piedi, anche se è probabile che in zona abbia un motorino. Le descrizioni su di lui sono generiche: giovane, carnagione olivastra. È probabile che si tratti sempre della stessa persona che mette a segno un colpo dopo l’altro spostandosi da un quartiere all’altro. Scippi sono stati denunciati in via Provolo, quindi in via Zambelli e via Camozzini, appunto. In via Zambelli la signora ha riportato la lussazione della spalla e una prognosi di un mese perchè ha cercato di trattenere la borsetta ed è stata trascinata a terra. La squadra Mobile sta seguendo le indagini, visionando i filmati delle telecamere delle zone alla ricerca di qualche particolare utile che possa portare all’individuazione del responsabile, anche perchè la sequenza degli episodi rischia di creare allarme tra le donne. Un suggerimento per cercare di tutelarsi è quello di portare le borse non a mano o a tracolla, ma di traverso, per limitare la possibilità di scippo. Non mettere la chiavi di casa in borsa, ma tenerle in tasca, così almeno dopo lo scippo non si dovrà cambiare la serratura. E mai lasciare il codice segreto del bancomat assieme alla tessera. Se si va in bici non tenere la borsa a spalla e neanche metterla «libera» in una cestino davanti. Nons ervirebbe a nulla, meglio utilizzare cestini chiusi. I delinquenti puntano sull’effetto sorpresa e a essere veloci, quindi elimineranno le vittime più sprovvedute.
Furti in appartamento, arrestate due donne in pieno centro – SalernoToday
SalernoToday |
Furti in appartamento, arrestate due donne in pieno centro
SalernoToday Stavano per mettere a segno un colpo in un appartamento in pieno centro cittadino quando sono state fermate e tratte in arresto dagli agenti di polizia. E' accaduto ieri mattina: due donne nomadi di etnia rom sono state sorprese dagli agenti all … In trasferta da Napoli per rubare nelle case Salerno: furti in abitazioni, arrestate due donne rom. Una delle due … |
Test DNA inchioda tre immigrati per furto
LATISANA. Edmond Zefi di 22 anni, Fatjon Frroku di 26 anni e Arian Ghenade di 37 anni, i primi due albanesi, il terzo di origine serba, sono stati raggiunti in carcare a Venezia da un’altra ordinanza di custodia cautelare, stavolta per il furto al supermercato Eurospar di Latisana, avvenuto il 30 giugno scorso.
Senegalese ubriaco alla guida: un morto
Incidente mortale di Capodanno: 7 in un’auto e l’autista ubriaco
Saranno le indagini della Polizia municipale di Pescara, tuttora in corso, a dover fare piena luce sul tragico incidente stradale verificatosi in via Alento che la mattina del 1 gennaio ha funestato l’arrivo del nuovo anno.
L’incidente è costato la vita a una giovane di 39 anni, mentre altri tre ragazzi sono ricoverati in ospedale per le varie fratture, e tre sono stati dimessi.
Tutti sono di nazionalità straniera e, peraltro, tre di essi sono piantonati in ospedale e in Questura in quanto privi del permesso di soggiorno e dunque già colpiti da provvedimenti di via obbligatorio.
«Per l’automobilista della vettura, uno dei tre giovani ricoverato in ospedale, è già scattata anche la denuncia per omicidio colposo, dopo che il ragazzo si è anche rifiutato di sottoporsi agli accertamenti per verificare il tasso alcolemico nel sangue subito dopo l’incidente», ha riferito il presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi informato dell’incidente.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, operata dal Nucleo infortunistica della Polizia municipale, coordinata dal maggiore Ballone, l’incidente si è verificato intorno alle 7.55: il veicolo, una Y10, in cui viaggiavano in 7, due sui sedili anteriori, cinque su quelli posteriori, stava percorrendo via Alento, in direzione nord-sud, quando, mentre costeggiava la Casa Circondariale di San Donato, alla semicurva, il mezzo ha inspiegabilmente sbandato, su una strada praticamente deserta visto che la città dormiva ancora dopo i festeggiamenti del Capodanno, e, dopo essersi messa di traverso, si è ribaltata finendo la sua corsa con la fiancata destra, quella del lato passeggero, schiacciata contro un albero.
Sul sedile anteriore del passeggero viaggiava la giovane donna morta sul colpo, Kanyshay Kalilova, 39 anni, originaria della città di Sokuluk, in Kazakistan, ma residente a Silvi.
Dopo i primi interrogatori, alla guida del veicolo è risultato M.N., 32 anni, originario del Senegal, e residente a Bergamo, in via Morino: l’uomo, all’arrivo dei soccorsi e della Polizia municipale, ha rifiutato di sottoporsi all’alcoltest, e contro di lui, ora ricoverato nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale civile di Pescara in prognosi riservata, è già scattata l’accusa di omicidio colposo.
Ricoverato in Ortopedia con una prognosi di 40 giorni anche N.M., anch’egli 32 anni, originario del Kenya, senza domicilio, ma in possesso del permesso di soggiorno; ricoverata in Ortopedia anche una seconda donna, S.W.N., 21 anni, originaria del Kenya, con frattura del bacino, una dei tre priva di permesso di soggiorno e ora piantonata in ospedale.
Infine è stato medicato e rimandato a casa, a Pescara, con una prognosi di 7 giorni, N.N., originario del Kenya, di 26 anni; mentre sono piantonati in Questura in quanto privi di permesso di soggiorno, una terza ragazza, G.K., di 26 anni, ed E.M.N., uomo, 23 anni, entrambi del Kenya, usciti illesi dal drammatico incidente, e ora colpiti da provvedimento di Via.
Intanto la Polizia municipale ha rintracciato tramite la Farnesina e il Consolato del Kazakistan i parenti della giovane donna deceduta: la sorella, che conviveva con lei a Silvi, e la madre, che era venuta in Italia per trascorrere il Natale con le due figlie, sono già venute all’ospedale civile per il triste rito del riconoscimento della salma, mentre le Autorità hanno già eseguito la prima ricognizione cadaverica.
http://www.primadanoi.it/news/cronaca/536349/Incidente-mortale-di-Capodanno–auto.html
Colpo all’Orsa Maggiore, in manette un albanese e recuperati oltre 150 mila euro di refurtiva
Lecco – Jurgen Vogli, albanese di 35 anni pluripregiudicato senza fissa dimora, è stato arrestato nella notte tra lunedì e martedì scorsi dai Carabinieri di Agrate. L’uomo era a capo della banda che, prima ha svaligiato l’abitazione della famiglia Sormani proprietaria della discoteca Orsa Maggiore di Lecco, e poi si è introdotta nel noto locale notturno lecchese eludendo le telecamere di sorveglianza e riuscendo a rubare la cassaforte. Un “colpo grosso” che doveva fruttare ai malviventi un bottino di oltre 150 mila euro. Ma i Carabinieri, fortunatamente, erano già sulle tracce dell’albanese che stavano pedinando addirittura dal sabato precedente. Ad Agrate Brianza, dopo i due furti, è scattato l’arresto. Sequestrato anche l’incredibile arsenale del malvivente, tra cui c’erano un costosissimo flessibile da cemento armato e numerosi congegni elettronici per l’individuazione delle combinazioni delle casseforti. Sull’auto, un Audi A3 risultata rubata, sono stati trovati una cassaforte con numerosi orologi Rolex, oggetti preziosi, titoli di pagamento e buoni fruttiferi postali; una seconda cassaforte con 50 mila euro e altri orologi e gioielli d’oro. Il malvivente è stato portato in carcere a Monza, mentre le indagini proseguono perchè i Carabinieri sarebbero vicini alla cattura del suo complice.