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Anzio: blitz fino a tarda notte contro prostituzione e immigrazione … – RomaToday


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Anzio: blitz fino a tarda notte contro prostituzione e immigrazione
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Anzio: blitz fino a tarda notte contro prostituzione e immigrazione clandestina. Quindici prostitute fermate, clienti multati, patenti ritirate e un arresto. Giro di vite per la malativa del litorale laziale. di Redazione – 11 marzo 2013. Invia ad un

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Prato: puttana spacciatrice immediatamente scarcerata da magistrato compiacente

 

Ufficialmente faceva la massaggiatrice ma ai clienti offriva anche un servizio extra a base di sostanze stupefacenti

Magistratura eversiva

Nel corso del pomeriggio di ieri i carabinieri del Nucleo Investigativo di Prato hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di tali sostanze una 37enne cinese clandestina ma domiciliata a Prato.
Nell’abitazione della donna i militari hanno trovato dieci dosi di stupefacente per complessivi 12 grammi di ketamina e due pasticche di ecstasy, materiale vario per il confezionamento delle dosi stesse, una bilancina di precisione e 670 euro in contanti ritenuti provento dell’attività di spaccio. Parte della droga era nascosta sotto la soletta di alcune scarpe.
La donna è stata anche denunciata a piede libero per possesso di banconote falsificate.
Stamani la donna è comparsa davanti al giudice per la direttissima ed è stata condannata a un anno di reclusione e 3mila euro di multa con la sospensione condizionale della pena e l’immediata scarcerazione.

http://www.notiziediprato.it/2013/03/droga-nascosta-anche-sotto-le-scarpe-arrestata-massaggiatrice-clandestina-il-giudice-la-condanna-e-la-scarcera-subito/

Minaccia e rapina anziano, arrestato rom minorenne – Il Giorno


Il Giorno

Minaccia e rapina anziano, arrestato rom minorenne
Il Giorno
San Giorgio su Legnano, 28 gennaio 2013 – Attendeva la sua vittima nel parcheggio del Penny Market, supermercato dove dozzine di rom fermano e disturbano i clienti che entrano a fare la spesa. Questa volta però dal disturbo si è passati subito alla rapina.

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Terni, infastidisce clienti fuori della discoteca e picchia Carabinieri … – tuttoggi.info


tuttoggi.info

Terni, infastidisce clienti fuori della discoteca e picchia Carabinieri
tuttoggi.info
Terni, infastidisce clienti fuori della discoteca e picchia Carabinieri. Arrestato dai militari. commentipdfstampainvia. Terni, infastidisce clienti fuori della discoteca e picchia Carabinieri. Arrestato dai militari
Terni, albanese ubriaco infastidisce i clienti di un locale del centro e Umbria 24 News

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TERNI/ ARRESTATO ALBANESE: IMPORTUNA CLIENTI E SI DA … – Terni Magazine


Terni in rete

TERNI/ ARRESTATO ALBANESE: IMPORTUNA CLIENTI E SI DA
Terni Magazine
Radiomobile hanno tratto in arresto per Resistenza a P.U e violazione dell'obbligo di dimora un albanese 20enne, residente a Terni, pregiudicato. I militari operanti sono intervenuti, a seguito di richiesta, presso una discoteca del centro poiché un
TERNI: CARABINIERI ARRESTANO ALBANESE PER RESISTENZATerni in rete
Terni, albanese ubriaco infastidisce i clienti di un locale del centro e Umbria 24 News

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Abusivi con fare sospetto tra le auto in sosta: uno aggredisce agenti

Un nigeriano di venti anni e’ stato denunciato ieri dai carabinieri di Citta’ Sant’Angelo (Pescara), per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identita’ personale.
Il giovane, che e’ un ambulante, e’ stato notato con altri stranieri nel parcheggio del centro commerciale Pescara Nord di Citta’ Sant’Angelo.
Si aggiravano con fare sospetto tra le auto in sosta, infastidendo i clienti, e quando i carabinieri – arrivati sul posto – gli hanno chiesto di fornire le proprie generalita’ e i documenti di riconoscimento, ha tentato di darsi alla fuga, spintonando i militari che lo hanno bloccato e denunciato dopo averlo condotto in caserma.

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Aggredisce-militari-davanti-centro-commerciale-denunciato/109283.htm

Terrore a Milano, gruppo di immigrati assalta gioielleria. Proprietario spara.

L'assessore si felicita di questa nuova manifestazione di "cambiamento"

Appena si è accorto che non erano clienti ma banditi, non ha esitato ad estrarre la pistola e a far fuoco. Uno, due, tre colpi non andati a segno, ma che hanno comunque messo in fuga i malviventi. La tentata rapina è avvenuta ieri sera poco prima delle 18. 30, nel negozio «Valentino Gioielli», in piazzale Corvetto 7.
In quel momento all’interno della gioielleria c’erano due clienti e la dipendente. Mentre al piano superiore c’era il titolare, Valentino Z., 67 anni. Fuori, ancora tanta gente che faceva shopping o attendeva l’autobus. In quel momento, un uomo e una donna, nordafricani, abbracciati, hanno suonano il campanello del negozio. La dipendente, dopo aver dato un’occhiata a quei due, ha premuto il tasto che apre non sospettando di nulla: sono sembrati normali clienti.

Appena dentro, però, l’uomo ha estratto un cuneo che teneva nascosto sotto il cappotto e lo ha appoggiato sul pavimento, non permettendo così alla porta di richiudersi. Una manovra che ha permesso ad altri tre complici, anche loro nordafricani, armati di mazze da baseball, di entrare. I rapinatori, sotto gli occhi terrorizzati dei presenti, hanno infranto la vetrina espositiva per appropriarsi dei gioielli. Ma, a questo punto, il proprietario, che ha visto tutto attraverso il monitor interno, ha deciso di intervenire. Ha afferrato il suo revolver calibro 38 ed è sceso per le scale con l’arma in pugno. Il primo colpo lo ha esploso in aria, ma nessuno è scappato. Allora ha premuto di nuovo il grilletto in direzione dei rapinatori. Uno, due pallottole che non sono andate a segno, ma che, stavolta, hanno messo in fuga i banditi.

Una volta fuori, il gruppetto di nordafricani è salito su una Toyota probabilmente rubata e ha dato gas, facendo perdere le tracce.

Lanciato l’allarme, sul posto sono intervenute diverse Volanti. Con loro anche i colleghi della Scientifica, nel tentativo di catturare qualche impronta o indizio utile alle indagini. Non lontano da lì, gli agenti hanno trovato l’auto utilizzata dai banditi. Nè all’interno della vettura, nè nel negozio sono state trovate tracce di sangue, un elemento che lascia supporre che nessuno sia rimasto ferito. La polizia ha quindi recuperato i filmati di alcune telecamere della zona e ha raccolto le testimonianze dei presenti: i due clienti e la dipendente.
Nessuno, nonostante gli attimi di vera paura, ha voluto farsi accompagnare in ospedale. Anzi, uno dei due acquirenti, ha trovato persino la battuta per sdrammatizzare: «È stata una giornata diversa, esplosiva».

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_novembre_17/gioielliere-corvetto-spara-fuga-rapinatori-2112754653961.shtml

“Profugo”: da Lampedusa al supermercato per molestare i clienti

ANCORA STORIE DI “PROFUGHI” CHE PROFUGHI NON SONO MA RIMANGONO IN ITALIA

Sfruttano la “pietà” per arricchirsi

Disturba i clienti del Conad Appennino, denunciato un nigeriano
Durante un servizio di controllo finalizzato a prevenire lo stazionamento di persone che molestano i clienti nei pressi dei supermercati, una pattuglia della Polizia Municipale ha sorpreso una persona straniera al Conad Appennino che, alla vista degli agenti, tentava inutilmente di allontanarsi. Raggiunto dalla pattuglia, ha esibito come documenti delle semplici fotocopie; pertanto è stato accompagnato per il fotosegnalamento presso la locale Questura.
Dagli accertamenti è emerso a suo carico un diniego alla richiesta di protezione internazionale presentata presso una Questura del nord Italia oltre ad una denuncia per minaccia e resistenza a Pubblico Ufficiale nei confronti di un militare dell’Arma nella stessa località. Il ‘protagonista’, un cittadino nigeriano di 31 anni, è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di clandestinità.

Potrebbe interessarti: http://www.forlitoday.it/cronaca/controlli-municipale-forli-conad-appennino.html

Distrugge due locali, aggredisce clienti e due bariste: libero!

PREGANZIOL. Ha distrutto due bar, minacciato due bariste, spaccato il timpano a un avventore che cercava di difenderle sfogando poi la sua follia anche sugli agenti di polizia che alla fine sono riusciti ad immobilizzarlo e ammanettarlo. Una notte di follia quella di M.A., 42 anni, origini marocchine ma in Italia ormai da anni. Tutto inizia poco dopo mezzanotte quando i clienti dell’Andy’s bar di Frescada lo vedono scendere di casa scalzo, in canottiera e pantaloni della tuta. Il bar è sotto la loggia, al fianco della farmacia.
L’uomo vive in quel complesso da tempo, con la moglie e figlio. I clienti lo vedono uscire di casa velocemente, passo da automa. Suona tutti i campanelli del portone vicino poi con la testa bassa e il passo svelto si dirige verso il bar dove si stanno facendo le pulizie. Entra. «Ha parlato solo arabo stretto» racconta choccata la titolare Tatiana Ignat, «si è avvicinato al banco, poi lo ha aggirato ed è entrato dove io e la mia collega stavamo lavorando». Il marocchino sproloquia, urla, ha gli occhi vitrei e sconvolti, «improvvisamente si gira, inizia a prendere e spaccare sul banco tutte le bottiglie di vino, una alla volta, una dopo l’altra».
Nel locale è il panico. Le immagini dell’impianto di videosorveglianza inquadrano la fuga delle due bariste e la pazzia dell’uomo che continua a spaccare tutto. Mentre le due bariste scappano verso il Terraglio nel bar entra un avventore; mentre chiama la polizia cerca di fermare il marocchino che di contro, furioso, gli lancia contro un sacco di immondizia, lo aggredisce a pugni e schiaffi e poi inizia a inseguire le due bariste in fuga.Queste si sono rifugiate nel «Fermata 21», un altro bar sul lato opposto del Terraglio. Entrano urlando, chiedono aiuto. Di lì a poco nel locale entra anche il marocchino. «Si è diretto subito come un folle verso il bancone» racconta Davide Gislon, il titolare, «lì ha iniziato a spaccate le bottiglie una alla volta, poi se l’è presa con i clienti». Rovescia sedie e tavoli, urla, semina il panico. Gli si oppone ancora una volta il ragazzo che aveva tentato di fermarlo nel bar delle ragazze e che l’ha seguito per proteggerle. Lui lo colpisce all’orecchio con una manata violentissima lasciandolo a terra, poi viene affrontato anche da altri clienti. In quell’istante il Terraglio diventa un crepitare di sirene.
Sul posto tre pattuglie delle volanti. Il Terraglio si paralizza nello scintillìo dei lampeggianti azzurri che bloccano la strada. Gli agenti cercano di fermarlo ma il marocchino è impazzito. Reagisce e a pugni e calci fino a quando non viene immobilizzato e arrestato. Portato in questura, viene denunciato per lesioni, minacce, danneggiamenti, resistenza. Ma rimandato a casa, libero, in attesa del processo. «Assurdo» commentavano ieri pomeriggio i gestori dei due locali, «se oggi torna cosa facciamo? Come ci difendiamo?». Se quanto accaduto sabato notte lungo il Terraglio non ha avuto un epilogo tragico lo si deve forse solo al fatto che l’uomo, ha deciso di non usare come un’arma una delle bottiglie rotte. L’avesse fatto, forse ora il bilancio dei feriti sarebbe ben diverso.

http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2012/10/29/news/e-insegue-le-bariste-terrore-sul-terraglio-1.5936790

Gli Zingari prostituiscono figlie e mogli: fino a 30 clienti per notte

EUROPA SENZA FRONTIERE: SOGNO DEI TRAFFICANTI

ZURIGO – Le prostitute che battono i marciapiedi a Zurigo – per la maggior parte giovani ungheresi di etnia rom – lavorano fino a 10 ore al giorno, subiscono continue violenze e pagano affitti esorbitanti. Sono alcuni degli aspetti che emergono da uno studio realizzato dai servizi sociali della città di Zurigo in collaborazione con tre ong ungheresi.

I risultati dell’indagine, basata su interviste a 120 prostitute rom effettuate fra maggio e luglio di quest’anno a Zurigo e in Ungheria, sono stati presentati ieri a Budapest.
Da alcuni anni, ed in particolare in seguito all’estensione della libera circolazione con i nuovi paesi dell’UE, il Sihlquai di Zurigo – un tratto di strada dove la prostituzione da strada è tollerata – è letteralmente preso d’assalto da giovani donne ungheresi di etnia rom.

Le “lucciole” provengono per la maggior parte da regioni povere dell’est dell’Ungheria. Stando allo studio, quasi la metà di queste donne inizia a prostituirsi prima dei vent’anni. Il 59% delle intervistate ha almeno un figlio e a spingerle sul marciapiede è in molti casi la necessità di sostentare la famiglia.

Le autrici dello studio – operatrici sociali ungheresi che hanno avuto la possibilità di effettuare stage a Zurigo – hanno raccolto anche testimonianze di minorenni portate a Zurigo con documenti falsi: un metodo che fa almeno sorgere il sospetto della tratta di esseri umani.
I due terzi si prostituivano precedentemente in altri paesi – Due donne su tre (il 62%) hanno peraltro dichiarato che prima di arrivare a Zurigo si sono prostituite in altri paesi europei: in particolare in Austria, in Italia, in Olanda e in Germania.

Fino a 30 uomini a notte – Nei periodi passati a Zurigo, le “lucciole” ungheresi lavorano almeno sei giorni a settimana, con una media di 7,3 ore e picchi di 10 ore a notte. Ogni ragazza offre in media i suoi servizi a 6 clienti per notte, con punte che vanno fino a 30 uomini a notte.

Violenze e stupri – Oltre che dure, le condizioni di lavoro sono spesso pericolose: aggressioni verbali, lanci di oggetti, clienti che non pagano, furti, violenze fisiche e stupri sono all’ordine del giorno. Alle donne non rimane del resto granché dei soldi guadagnati: in molti casi devono consegnare tutti i proventi ai magnaccia, con i quali sono indebitate, o alle “capò”: donne che le accompagnano sul marciapiede per controllarle.

Il rapporto con i protettori – Stando allo studio, le ragazze hanno un rapporto “ambivalente” con i protettori, che fanno parte della cerchia familiare. Sui marciapiedi zurighesi vige inoltre una concorrenza sfrenata che spinge i clienti a fare pressione sui prezzi e a chiedere sempre più spesso rapporti non protetti.

 

http://www.tio.ch/Svizzera/News/703390/La-dura-vita-delle-prostitute-rom-fino-a-30-uomini-a-notte