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Rimini: sudamericani aggrediscono e feriscono poliziotti a coltellate

Un poliziotto accoltellato, l’altro preso a pugni. Paura sul lungomare: presi due sudamericani

Due poliziotti aggregati da Torino a Rimini come rinforzi estivi , liberi dal servizio, sono stati aggrediti nella nottata tra sabato e domenica a Rimini

Due poliziotti aggregati da Torino a Rimini come rinforzi estivi , liberi dal servizio, sono stati aggrediti nella nottata tra sabato e domenica a Rimini. Un agente di 32 anni è stato accoltellato a un fianco ed è ricoverato in ospedale, ma non in pericolo di vita. Il collega di 43 anni è stato invece colpito a un occhio con un pugno. L’episodio si è consumato intorno alle 4.30 a Marina Centro, nel parco che circonda la fontana dei Quattro Cavalli, vicino al Grand Hotel

I due poliziotti avevano appena trascorso la serata in un locale del lungomare e mentre stavano attraversando la piazza sono stati aggrediti da alcuni stranieri sbucati fuori all’improvviso da un cespuglio. L’agente più giovane si è preso una coltellata a un fianco, il collega invece diversi pugni al volto. Le indagini lampo della Squadra Mobile ha permesso in tempi rapidi di fermare due sudamericani. Si tratta di due giovani di 30 e 31 anni, residenti fuori provincia e con precedenti specifici. Entrambi sono ora detenuti nel carcere dei Casetti a Rimini.
http://www.riminitoday.it/cronaca/rimini-poliziotti-aggrediti-notte-sabato-14-luglio-2013.html

Gli Zingari e le corse clandestine: centinaia di perquisizioni

Scommesse sui cavalli e corse clandestine: blitz dei Nas al Nucleo, indagini in corso
I carabinieri coordinati dal comandante provinciale dei Nas Forciniti irrompono nel Consorzio termolese dove domenica mattina oltre duecento persone appartenenti a famiglie di origine rom del Molise e delle regioni limitrofe si sono dati appuntamento per quella che, hanno ribadito, “è una mostra equina”. Ma i militari stanno indagando su un giro di scommesse illegali e procedendo a una serie di verifiche che nelle prossime ore potrebbero portare a denunce e arresti.
Termoli. Il sospetto, rafforzato da indagini avviate da oltre un anno, è che il Nucleo Industriale di Termoli funga da teatro, la domenica, per corse clandestine di cavalli e scommesse illegali. Qui, sulle larghe strade asfaltate che nei giorni festivi sono deserte per via delle fabbriche ferme, si svolgerebbero competizioni equine che nasconderebbero un giro di soldi e forse anche trattamenti dopanti per spingere gli animali a correre il più possibile.

Il condizionale è d’obbligo, in quanto le indagini sono ancora in piena fase di svolgimento e bisogna accertare cosa sia davvero accaduto oggi – 16 settembre – quando i carabinieri del Nas coordinati dal comandante provinciale Antonio Forcini hanno fatto irruzione nel Nucleo Industriale di Rivolta del Re, guastando la “festa” in corso. Oltre duecento persone, tutte appartenenti a famiglie di origini rom sia di Termoli che di altri centri molisani e perfino di regioni limitrofe, si erano date appuntamento nella zona con decine di cavalli. I militari hanno interrotto quello che stava accadendo mettendo a segno un blitz in piena regola. L’intervento, infatti, è avvenuto proprio nel mentre era in corso di svolgimento la manifestazione che, a quanto pare, era in fase di preparazione già da ieri sera. Un evento non autorizzato. Ma gli organizzatori si sono giustificati: «Stiamo solo facendo una mostra di cavalli, i nostri cavalli hanno tutti i microchip, potete controllare».

Ma gli investigatori sospettano che dietro ci sia ben altro, anche se prima di procedere a denunce e ulteriori controlli bisogna verificare una presunta richiesta di svolgimento della manifestazione che i rom hanno giurato di aver inoltrato al Comune di Termoli. Una richiesta alla quale l’Amministrazione non avrebbe dato risposta, e che tuttavia costituisce un elemento da verificare prima di arrivare a un punto di svolta nell’inchiesta.

Inchiesta partita già l’anno scorso, quando i carabinieri del Nas fecero irruzione in otto maneggi gestiti prevalentemente da famiglie di etnia rom. Era il 27 marzo, e in quell’occasione vennero sequestrati diversi esemplari di cavalli, insieme a numerose confezioni di farmaci che stando ai carabinieri non si trovano in commercio, e sarebbero dunque illegali. Il sospetto è che si trattasse di prodotti in grado di stravolgere le prestazioni dei cavalli, anche se loro, i proprietari, avevano smentito: «solo antidolorifici, non abbiamo mai fatto corse e scommesse». L’operazione aveva lo scopo di reprimere qualsiasi iniziativa di preparazione dei cavalli alle gare clandestine. E qualcosa di simile era già accaduta nel 2005, quando i carabinieri fecero una retata nel Nucleo Industriale di Termoli irrompendo nel bel mezzo di una corsa clandestina e scoprendo un vasto giro di corse illegali e scommesse clandestine, denunciando quaranta persone – gli organizzatori del business – per maltrattamento di animali e scommesse illegali.

Intanto le indagini, circa la “competizione” odierna andranno avanti anche nei prossimi giorni. Resta infatti da accertare eventuali responsabilità, in particolare di Enti quali comune e consorzio industriale, che non avrebbero dato risposta alla richiesta di svolgimento della manifestazione. Sul posto, per controllare gli animali coinvolti nella “competizione”, verificando lo stato degli stessi e la presenza di eventuali microchip, è intervenuto anche un veterinario dell’Asrem.

http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/articolo.php?id=11716