Tag: Carabinieri

Carabinieri ‘osano’ entrare in quartiere di Zingari: aggrediti

Diversi Carabinieri sono rimasti contusi stamattina durante il blitz nel quartiere Timpone Rosso di Lauropoli, regno del potente clan dei nomadi, dove è stato arrestato Celestino Abbruzzese, detto Asso di bastoni, reggente della cosca. In base a quanto trapelato i militari hanno riportato feriti e lesioni per la reazione dei congiunti del boss che hanno tentato di impedirne l’arresto. Abbruzzese, figura carismatica del clan, era latitante da mesi, in seguito al suo allontanamento dall’ospedale “Pugliese” di Catanzaro in cui era ricoverato.

http://www.cn24.tv/news/52812/diversi-carabinieri-aggrediti-durante-l-arresto-di-celestino-abbruzzese.html

Perugia: non si fermano gli assalti in villa

I Carabinieri del Comando provinciale di Perugia hanno arrestato due extracomunitari accusati di aver rapinato un imprenditore. I militari sono sulle tracce dei due complici che sono riusciti a dileguarsi.
Armati di pistole e coltelli hanno bloccato l’imprenditore che rientrava nella sua villa isolata. Quindi si sono fatti consegnare oro e contanti. Poi sono fuggiti con il fuoristrada della vittima, con cui hanno speronato l’auto dei Carabinieri intervenuti.

http://www.studioconsulenzaromano.net/news-online/perugia-rapina-in-villa-due-arresti/53900/

Latitante albanese in manette ad Anagni


il punto a mezzogiorno

Latitante albanese in manette ad Anagni
il punto a mezzogiorno
Nella tarda serata di ieri ad Anagni (FR), i Carabinieri della locale Compagnia e personale della Squadra Mobile della Questura di Frosinone hanno tratto in arresto Gentjan Babajun, 32enne latitante albanese. Il predetto è stato intercettato nel corso
Anagni, carabinieri arrestano latitante albaneseFerentino24

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Eboli: Santa Cecilia, controlli dei Carabinieri con unità cinofile, due … – Salernonotizie.it

Eboli: Santa Cecilia, controlli dei Carabinieri con unità cinofile, due
Salernonotizie.it
Nella serata di ieri, i militari della Stazione di Santa Cecilia di Eboli hanno arrestato F.N. 32enne e N.E.H. 33enne, entrambi di nazionalità marocchina, irregolari sul territorio nazionale, sorpresi con 50 grammi di hascish suddivisi in dosi. L

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Blitz dei Carabinieri sulla SS 189. Un arresto per resistenza e sette … – Magaze

Blitz dei Carabinieri sulla SS 189. Un arresto per resistenza e sette
Magaze
MUSSOMELI – Mohamed Trabilse, classe 1984, tunisino, nullafacente, pregiudicato e senza fissa dimora, è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I fatti sono accaduti nella mattinata di sabato 30 giugno, quando i Carabinieri

Carabinieri attivi in provincia: numerosi arresti e denunce – Agenfax

Carabinieri attivi in provincia: numerosi arresti e denunce
Agenfax
Venerdì 29 Giugno i Carabinieri della Compagnia di Acqui Terme hanno arrestato Gheorge Dumbrava, pregiudicato 31enne di nazionalità Romena, trovato in possesso di generi alimentari appena rubati da un supermercato del posto. Hanno inoltre

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“Profughi” minorenni stuprano ragazza: li assisteva nella casa famiglia

ECCO I FIGLI DEGLI IMMIGRATI

POZZUOLI –  Quei tre ragazzini venuti dal Terzo Mondo, strappati alla fame, alle guerre, per lei erano come dei fratellini minori ai quali si dare affetto e protezione. Claudia (nome di fantasia), 32 anni, di Pozzuoli, credeva in quello che faceva, l’amore per il prossimo era più forte della delusione per un lavoro che forse non era quello desiderato dopo tanti anni trascorsi a studiare per diventare psicologa. Ma lei non si scoraggiava, e come tutti i giorni anche quell’ultimo mercoledì di febbraio per poche centinaia di euro al mese era andata ad aiutare quei tre ragazzini che improvvisamente si trasformarono in mostri.  Tentarono di violentarla in una casa famiglia per extracomunitari minorenni nel giuglianese nella quale lavorava come assistente sociale

IL RACCONTO SHOCK –  “Erano come indemoniati, uno di loro aveva un coltello in mano. Mi dissero “tu da questa stanza non esci”. Quella mezz’ora durò 10 ore”. Trenta lunghissimi minuti di terrore, le urla, la disperazione, la richiesta per un aiuto che non arrivava  “In quei momenti pensavo a mamma e papà.  Stavo per buttarmi giù pur di farmi violentare”. Claudia oggi, a distanza di 4 mesi, ricorda quei drammatici momenti con tanta amarezza.

LE MINACCE DEGLI XENOFILIMi sono ripresa ma non completamente. La cosa che più mi ha ferita è stata l’indifferenza della mia titolare e di alcuni colleghi. Mi hanno abbandonata, nemmeno una telefonata, nessuno che mi ha dato appoggio o sostegno. Dopo quella sera sembrava che avessi la lebbra. Addirittura mi hanno intimorita dicendo che sarei stata devastata professionalmente qualora avessi denunciato tutto ai carabinieri. La titolare mi disse “Non pensavo che tu andassi a denunciare”. E’ una cosa assurda, questa è gente alla quale ho dato tanto amore, energia, e che non ha speso una sola parola per me”.

BESTIE   Ma al mio rifiuto impazzirono. Quello che mi ha aggredito ha 17 anni, era il più bravo, il più tranquillo voleva andare con le prostitute, disse che di ritorno da scuola aveva visto una prostituta con il cartello gratis e voleva farsi accompagnare. Quando gli dissi si no uno iniziò ad avvicinarsi a me insieme ad un altro mentre ero seduta al tavolo. Mi disse tu da questa stanza non esci. Intanto quello che stava facendo le pizze venne da me, mi prese da dietro, io opposi resistenza urlai ma lui riuscì a prendermi in braccio e portarmi sopra. Poi spensero le luci. Venni palpeggiata, mi strapparono i vestiti, improvvisamente non so come mi ritrovai fuori al balcone a vomitare mentre la mia collega cercava di farli desistere. Chiusero la porta a chiave della stanza al primo piano, uno aveva dei coltelli in mano. Pensai al peggio, stavo per buttarmi giù, in quel momento pensavo a mia mamma e mio padre”

LA VIOLENZA –  Ha ancora la forza di denunciare nonostante la delusione, l’abbandono da parte di chi avrebbe dovuto difenderla durante e dopo quei tragici momenti  “Meno male che c’era la testimone, altrimenti chissà che fine avrei fatto”. Quel giorno era nella casa famiglia insieme ad una collega, con loro c’erano gli 8 minorenni extracomunitari che da mesi assistevano. “L’altra fu risparmiata – racconta –perché è sposata ed ha figli, io no, io ero buona”.Poi parte con il ricordo di quei 30 minuti, li racconta quasi tutto d’un fiato, quasi a voler buttare fuori per l’ennesima volta quel dramma “Tutto nacque  da una condizione di frustrazione nella quale vivevano. Iniziai già a capire qualcosa quando pretesero che gli pulissi i mandarini. Mi trovai in una condizione subordinata, chiamai a mia mamma dicendo che avevo paura. Poi mi chiesero di accompagnarli dalle prostitute. Dissero accompagnaci da Madame Bagascia, che è il soprannome che usano per chiamare le prostitute.

L’ARRESTO –  Ad un certo punto però la violenza dei tre si ferma, dopo che la collega che è con lei riesce a contattare la coordinatrice. I tre desistono, si fermano “Intanto io continuavo a piangere e vomitare fuori al balcone. Riesco a prendere la borsa e regalo 20 euro a uno di loro dicendo vai da madame bagascia. Lui la prese e andò a masturbarsi tra le scale”.Fortunatamente la violenza sessuale non si consumò, i tre furono arrestati la notte dopo dai Carabinieri della Compagnia di Pozzuoli grazie alle testimonianze delle vittime e di altre due colleghe. Ora quei minorenni venuti dall’Africa sono ancora in galera, ma Claudia nonostante la ferita ancora aperta riesce ad avere parole dolci nei loro confronti.

Il lavaggio del cervello buonista ha, non ostante il dramma vissuto, lasciato le sue scorie cheperiscono impediscono alla ragazza un ragionamento realista.

“Spesso sogno tutti e tre sorridenti a Città della Scienza dove una volta andammo insieme. Poi ad un certo punto dalla felicità sogno che loro mi dicono vogliamo ucciderti. I primi giorni li odiavo, ora no. Spero facciano un percorso integrativo. Il carcere è un inferno e spero che non escano peggio di come sono entrati”.

Tre Africani entrano in Italia e vengono mantenuti perche’ sono ‘bambini’. Questi bambini stuprano e lo fanno sotto gli occhi degli xenofili che, come raccontato dalla ragazza, cercano di impedire la denuncia che potrebbe danneggiare la loro propaganda integrazionista. Abbiamo giá trovato questo comportamento, in Inghilterra, riguardo gli stupri coperti da assistenti sociali e polizia perchè commessi da immigrati.

Questa ragazza e’ la ennesima vittima del lavaggio del cervello che impone l’adorazione del diverso, il servilismo verso l’immigrato.

http://www.cronacaflegrea.it/tentato-stupro-in-casa-famiglia-il-racconto-shock-della-vittima/

Operazione antidroga dei Carabinieri di Viareggio: 7 arresti tra … – Adnkronos/IGN


Adnkronos/IGN

Operazione antidroga dei Carabinieri di Viareggio: 7 arresti tra
Adnkronos/IGN
(Adnkronos) – Si e' conclusa con l'arresto di sette persone tra la Toscana e la Liguria l'operazione antidroga 'Principe', condotta dai carabinieri di Viareggio (Lucca), e iniziata nell'ottobre del 2011. In manette sono finiti 5 marocchini e due
Spaccio in pineta: cinque arrestiLa Nazione
Spaccio di droga in pineta: 'venditori' in bici e vedette pronte a gonews
Sventato giro di spaccio nella Pineta di Ponente: sette arresti Lo Schermo

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Magrebino ubriaco aggredisce i Carabinieri. Bloccato, dovrà … – Informazione.Tv


Informazione.Tv

Magrebino ubriaco aggredisce i Carabinieri. Bloccato, dovrà
Informazione.Tv
Nella notte appena trascorsa, all'interno di un bar di Porto Sant'Elpidio, tre magrebini, in concorso fra loro, si erano appropriati del telefonino di una cliente del locale, costretta a richiedere l'intervento dei Carabinieri.

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