Tag: Bimba

Bimba stuprata per due anni dal padre romeno

Cornate d’Adda, 13 maggio 2013 – Violentava la figlioletta di 11 anni. Lo faceva ripetutamente da almeno 2 anni. Fino a sabato scorso, quando la piccola è riuscita a sfuggire alle grinfie del padre-orco scappando di casa nel cuore della notte.

L’ha trovata e soccorsa una pattuglia dei carabinieri mentre vagava disperata nella zona industriale di Cornate d’Adda. Dal racconto della bimba, ascoltata in “audizione protetta” con l’aiuto di psicologi e personale specializzato, è emerso l’orrore che si consumava in un appartamento di Cornate dove il padreromeno 37enne nullafacente, in Italia dal 2008, viveva con la moglie e un’altra figlia più piccola, ora affidata temporaneamente ad alcuni parenti, mentre la sorella 11enne si trova in una comunità protetta.

L’uomo è rinchiuso nel carcere monzese del Pm Manuela Massenz che ha coordinato le indagini.

http://www.ilgiorno.it/monza/cronaca/2013/05/13/887720-cornatedadda-bambina-vuiolentata-padre-arrestato.shtml

Roma, bimba rom sotto il sole per due ore – Il Messaggero


Il Mattino

Roma, bimba rom sotto il sole per due ore
Il Messaggero
ROMA – Gli occhi restano socchiusi, sotto il peso di un dramma vissuto ogni giorno. Le gambe, minuscole, sono abbandonate, i piedini segnano l'asfalto caldo. Le testa ciondola, un lamento interrompe la litania di una voce di donna chiamata «mamma» che
Roma, bimba rom sotto il sole per due ore: sfruttata dalla madre per l Il Mattino

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A nove anni urta con la biciclettina immigrato: massacrata a pugni

Pordenone, 13 aprile 2013 – Massacrata a pugni in faccia perché con la sua biciclettina ha urtato un immigrato.
E’ la terribile esperienza vissuta da una bimba di nove anni, nel centro di Maniago (Pordenone). La bimba si trovava in sella alla bicicletta, a passeggio assieme alla sorellina e al padre, lungo una pista ciclabile, quando, intorno alle ore 9:30.

Lo straniero senza proferire parola si è scagliato sulla bambina colpendola con due pugni al volto e procurandole profonde ferite lacero-contuse. Ne è nata una colluttazione con il padre della piccola, che nel tentativo di difenderla ha lanciato sull’uomo la propria bicicletta. Sono intervenuti anche alcuni passanti che hanno cercato di bloccare l’aggressore.
Poi sono arrivati i carabinieri che dopo una seconda colluttazione sono riusciti a bloccare l’uomo a terra, e ad arrestarlo. L’aggressore non aveva documenti e ha detto soltanto qualche incomprensibile parola.

La bambina, trasferita d’urgenza all’ospedale di Pordenone, ha perso molto sangue ma non versa in pericolo di vita.

http://voxnews.info/2013/04/13/urta-pedone-con-biciclettina-bimba-massacrata-di-botte/
http://qn.quotidiano.net/cronaca/2013/04/13/873092-bimba-nove-anni-aggredita-pordenone-pugni-in-faccia.shtml

L’aggressore è stato identificato come Marian Stefan Buican, cittadino romeno di 33 anni. In città con la madre, una badante.
Buican è accusato di lesioni personali gravi – la piccola guarirà in trenta giorni – violenza e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, capo d’imputazione che nasce dall’aver rotto nella foga il primo paio di manette che gli era stato stretto ai polsi. Nel trasporto a Pordenone ha dato nuovamente in escandescenze, costringendo l’autorità a disporre un trattamento sanitario obbligatorio. Ora è piantonato all’ospedale di Pordenone: sarà trasferito in carcere quando le condizioni di salute lo consentiranno.

Servizio ginecologico per mogli di criminali in “attesa”

Canicattì, i carabinieri arrestato tre rumeni e aiutano la moglie di uno di questi a partorire pubblicato da Redazione su12 marzo 2013 | 0 Comment I carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Canicattì hanno arrestato per ricettazione e interruzione di pubblico servizio Viorel Munteanu, 26 anni, ed altri due suoi connazionali incensurati M.G., 28 anni e S.V., 23 anni. Intorno alle 4 della notte i rumeni notati dai militari a bordo di un’autovettura, su una strada di campagna, hanno cercato di fuggire, ma, dopo un breve inseguimento, sono stati fermati e controllati. A bordo del veicolo sono stati rinvenuti 140 chili di cavi di rame, 2 cesoie di grandi dimensioni, ed un kit per la lavorazione dei vetri. Gli accertamenti hanno consentito di accertare che il materiale in rame era stato sottratto dalla tratta ferroviaria Canicattì – Montedoro e da una linea elettrica dell’Enel in contrada “Cannemasche” di Canicattì. Accompagnati in caserma, durante gli accertamenti, è giunta al telefono di uno degli arrestati una telefonata di aiuto da parte della moglie che stava per partorire. Pertanto, una pattuglia del Nucleo Radiomobile si è portata immediatamente presso l’abitazione della donna, che è stata accompagnata all’Ospedale di Canicattì, dove ha dato alla luce una bimba.

http://www.agrigentotv.it/canicatti-i-carabinieri-arrestato-tre-rumeni-e-aiutano-la-moglie-di-uno-di-questi-a-partorire/#comment-4396

Guida ubriaco, ferisce mamma e bimba, aggredisce anziano e agenti: ma il giudice lo libera!

Magistratura marcia

ANCONA – Il pirata della strada provoca un incidente, poi aggredisce una donna e un anziano. E’ successo ad Ancona dove, arrestato, ha patteggiato a 6 mesi ed è tornato libero. L’uomo, ubriaco, era andato a sbattere contro un’auto a bordo della quale viaggiavano una donna con la figlioletta di 2 anni e mezzo e il nonno, per poi schizzare via in mezzo al traffico di via Giordano Bruno. Inseguito dalla conducente della macchina tamponata, viene bloccato e dà in escandescenze. Protagonista Lulzim Hepaj, albanese di 42 anni, è finito in manette dopo aver aggredito la vittima, 33 anni, il papà di lei, 77, che ha reagito mollandogli un paio di ceffoni, e preso a calci e pugni i carabinieri della stazione di Brecce Bianche intervenuti sul posto.

Erano le 18 di martedì, quando la donna, dopo aver imboccato al volante della sua Audi A 3 via Marconi, ha avvertito un colpo alla fiancata. Così ha rincorso l’auto investitrice e l’ha costretta a fermarsi. L’uomo al volante, visibilmente ubriaco, si è visto costretto a scendere. Ha iniziato a urlare dicendomi che non aveva combinato nulla di male. Poi ha iniziato a strattonare la donna.

A quel punto dall’Audi A 3, a dar man forte alla figlia, è sceso il padre. L’anziano ha cercato di calmare Hepaj, ma l’albanese lo ha aggredito. Il nonnino però non si è lasciato intimorire, picchiandolo a sua volta per difendersi. Arrivati i carabinieri, il dipendente di Conerobus, con un tasso alcolemico in circolo quattro volte superiore al livello consentito, si è divincolato colpendo i militari prima di finire in manette. Mandato agli arresti domiciliari, è comparso ieri in Tribunale, dove, difeso dall’avvocato Marco Pacchiarotti, ha patteggiato a 6 mesi ed è tornato libero.

http://www.ilmessaggero.it/marche/ancona_incidente_pirata_strada/notizie/258095.shtml

Bimba messa in lavatrice era viva: badante Moldava rimane in carcere

CARPI. Poche tracce di aria nei polmoni della neonata ma sufficienti, almeno secondo una prima indagine anatomopatologica, per dire che la bimba ha compiuto un ciclo respiratorio. Quindi, è altamente probabile che sia nata viva. E in questo modo trova conferma l’ipotesi accusatoria per la madre: omicidio aggravato. Per questi motivi ieri il gip Domenico Truppa ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere per la madre, moldava 21enne residente a Carpi con il marito e la figlia di 6 anni nella casa dove sua madre è badante di una anziana carpigiana. Il primo referto dell’Istituto di medicina legale – perito incaricato dalla Procura la dottoressa Laura Santunione, consulente per la difesa il dottor Lorenzo Segre – dovrà trovare un sostengo scientifico-forense (a spese nostre) molto più solido nell’esame istologico dei tessuti prelevati alla piccina; un’analisi di laboratorio che, svolta in tempi compressi, dovrebbe concludersi tra circa un mese. Solo da questo esame si potrà avere una certezza se, come pare allo stato attuale, è morto poco dopo il parto. Non prima, come sosteneva la madre anche davanti al magistrato, il pm Guerzoni, che l’ha interrogata in ospedale prima dell’intervento per fermare l’emorragia.

La situazione dunque si fa più complicata e la difesa, avvocato Luca Brezigar, ha già fatto iniziare ieri pomeriggio un accertamento tecnico irripetibile di natura psichiatrica sullo stato di salute mentale della donna per verificare se allora e anche ora era in grado di intendere e di volere. L’esito della prima autopsia e dalla ordinanza del Gip ha colto di sorpresa il legale che ieri sera si è recato di nuovo al braccio carcerario del Policlinico per incontrare la moldava ricoverata agli arresti e piantonata dai carabinieri. Brezigar ha detto solo che la difesa sta valutando le carte e le loro implicazioni alla luce del primo esito autoptico. La moldava 21enne resterà ricoverata fino a questa mattina poi sarà portata alla sezione femminile del carcere di Sant’Anna.

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Famiglie “migranti”: aiuto, papà picchia la mamma" , bimba di 11 anni


La Nazione

"Aiuto, papà picchia la mamma" , bimba di 11 anni chiama il
La Nazione
Il peruviano, colto sul fatto dai carabinieri, è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti in famiglia. La donna è stata portata in ospedale, qui i medici le hanno riscontrato un trauma cranico: ne avrà per cinque giorni. Anche la bambina in stato