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Assessore Legnano risponde alle ridicole minacce dell’UNAR


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DIFFIDA RAZZIALE A PARABIAGO: L’ASSESSORE ALLA
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Il recente drammatico episodio che ha visto protagonista l’Avv. Girolami che per difendere la propria famiglia, ha sparato e ferito il ragazzo di Etnia Rom, agli arresti domiciliari in un campo nomade per precedenti, ripropone l’esigenza di sicurezza da parte della nostra cittadinanza.

Come Assessore alla Sicurezza sono impegnato, dall’atto della mia nomina a cercare di garantire la legalità sul territorio, senza la quale, la sicurezza è impossibile. Voglio ricordare i ripetuti sgomberi effettuati nel rispetto della legge e della sensibilità umana (4 sgomberi in meno di un anno), il rafforzamento delle pattuglie della Polizia Locale, il pattugliamento negli orari notturni da parte di un corpo di vigilanza privata e il supporto nell’attuazione del Controllo del Vicinato. Non sono altro che iniziative portate avanti dal sottoscritto atte a limitare appunto il fenomeno principe degli episodi di microcriminalità dei giorni nostri, i furti in abitazione.

Sono azioni dovute, richieste dalla popolazione che vive nella paura e che hanno anche lo scopo di evitare che l’esasperazione porti ad un vero conflitto razziale.

Sono convinto di agire con correttezza, senza fini diversi da quelli che il mio compito di Assessore pretende, ma sia io che il Sindaco Borghi, qualche mese fa, abbiamo ricevuto una diffida dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento Pari Opportunità, che ha ravvisato un comportamento che stimola all’odio razziale, esattamente opposto alle nostre intenzioni.

L’accusa sostiene di aver identificato nei Rom, una comunità esclusa per motivi di “razza”.

A priori, non escludo nessuno, ma non posso accettare chi non si comporta o non accetta le regole della nostra cultura. Se sono di etnia Rom chi occupa abusivamente o commette reati, lo dico e lo scrivo perché ciò corrisponde al vero. Farei lo stesso se gli abusivi fossero di altra Etnia o Nazionalità.

Diffidare lo scrivere la verità è peggio che impedire la libera opinione. Se mia intenzione è allertare o consigliare i miei cittadini su alcuni comportamenti da tenere lo faccio in virtù di informazioni che ricevo e non certo per il gusto di discriminare qualcuno.

Da Amministratore Locale mi aspetto un aiuto dallo Stato, non degli ostacoli.

Lo Stato può legiferare, ha la possibilità concreta per arginare e combattere chi non rispetta la legge. Ma non solo è carente nell’attuare misure restrittive, ma diffida chi , con le poche risorse e con i pochi poteri a disposizione, cerca di fare il possibile per tutelare i propri cittadini. Resta sottinteso che l’attenzione da parte mia continuerà a rimanere alta.

A Parabiago l’illegalità non è tollerata. Questo è ciò che la maggioranza dei miei cittadini richiede a gran voce. Alcuni dati a nostra disposizione dicono che i furti in abitazione nella nostra città sono diminuiti. Sono convinto però che sono molti coloro che hanno rinunciato alla denuncia. Invito quindi tutta la cittadinanza a denunciare qualsiasi episodio di violazione della proprietà privata perché solo in questo modo è possibile avere sotto controllo la situazione e poter agire di conseguenza.

La richiesta di avere una maggiore presenza di forze dell’ordine, ad esempio, dipende soprattutto da questi dati.As

Brescia: grazie al decreto “svuotacarceri” 103 spacciatori, rapinatori e stupratori ai domiciliari

I ministri Riccardi e Cancellieri soddisfatti dagli effetti del decreto "svuotacarceri"

Beneficiano di misure alternative al carcere perché la legge lo prevede o grazie al decreto «svuota carcere» che, con la scusa del sovraffollamento, evita a spacciatori, stupratori e rapinatori di entrare in cella sino alla data della convalida dell’arresto e del processo. Spesso chi è condannato sconta la pena agli arresti domiciliari o si vede imporre l’obbligo di dimora: dalle otto di sera alle sei del mattino non può uscire di casa o lasciare il paese in cui risiede. Le misure alternative al carcere, imposte per diminuire il numero dei detenuti nelle case di pena, hanno una sola controindicazione: impongono controlli giornalieri e spesso ripetuti alle forze dell’ordine. Chi esce di casa viene arrestato per evasione.
CHI È AI «DOMICILIARI» e viene arrestato di notte per evasione, al mattino viene accompagnato in tribunale per la convalida e il processo. E di pomeriggio è torna ai «domiciliari». Le pattuglie della Volante o del Radiomobile dei carabinieri e quelle delle varie «stazioni» talvolta effettuano anche più di un controllo nell’arco delle 24 ore. In orari diversi proprio per evitare che all’ora prestabilita il detenuto si faccia trovare a casa. Proprio per evitare «fughe» e garantire maggiore sicurezza il questore Lucio Carluccio ha disposto l’intensificarsi dei controlli, soprattutto di notte, nei confronti di persone sottoposte a misure alternative alla detenzione. Così, in questi giorni le pattuglie della questura hanno controllato 103 persone, quasi tutte immigrati, con residenza o domicilio in città, che hanno ottenuto gli arresti domiciliari o l’obbligo di dimora. Imposizioni di legge ampiamente rispettate: soltanto in un caso il detenuto era assente. Gli agenti lo hanno rintracciato e segnalato alla magistratura per evasione. Ora lo attendono convalida dell’arresto e processo per direttissima

Zingari sorpresi a rubare in un cantiere

Massa Carrara – I carabinieri della stazione di Aulla hanno arrestato, nella mattinata di ieri, due cittadini romeni, un uomo di 46 anni e una donna di 43, dopo averli sorpresi a rubare all’interno di un cantiere edile.

Poco dopo le 10, i due sono stati sorpresi a bordo di un furgone dal titolare del cantiere, dopo il furto di materiale ferroso. Il titolare li ha invitati a restituire il materiale rubato e a lasciare il cantiere, ma la coppia ha risposto con fare minaccioso: “Fatti gli affari tuoi, altrimenti passerai dei guai“.

Il responsabile ha così chiesto l’intervento dei carabinieri che hanno immediatamente fermato i malviventi e recuperato la refurtiva. La coppia è stata arrestata con l’accusa di rapina e su disposizione dell’autorità giudiziaria è stata sottoposta agli arresti domiciliari.

http://www.lanazione.it/massa_carrara/cronaca/2013/02/08/842873-sorpresi-a-rubare-in-cantiere-arrestati-due-romeni.shtml

Spaccio: marocchino incensurato agli arresti domiciliari – L’Eco delle Valli

Spaccio: marocchino incensurato agli arresti domiciliari
L’Eco delle Valli
Ieri mattina, 4 febbraio 2013, i militari del locale Comando, nel corso di una specifica attività finalizzata alla repressione dei reati inerenti gli stupefacenti, hanno tratto in arresto, colto in flagranza per il reato di detenzione ai fini di

Assalto in villa: lo Zingaro era ai domiciliari. In un Campo Nomadi…

Giù le mani

Milano, 4 febbraio 2013 – «Il rapinatore che è stato colpito dall’avvocato di Parabiago era agli arresti domiciliari al campo nomadi di via Martirano». Sembra una contraddizione in termini. Un nomade costretto alla detenzione domestica in un accampamento rom. Ma così è. Via Martirano è uno dei sette campi cosiddetti «regolari o autorizzati». Fra quelli più antichi, con un centinaio di ospiti, per la maggioranza sinti di origini italiane. Uno dei siti che in questo periodo sono particolarmente monitorati dalle forze dell’ordine soprattutto dopo l’esplosione di violenza nell’insediamento di via Idro di martedì scorso. Per una faida interna, due gruppi si erano fronteggiati a colpi di pistola, e un’auto era stata data alle fiamme. L’indomani i poliziotti si erano presentati ed erano stati accolti a sassate. E torniamo al nomade fuggitivo.

Franco M. K., 29 anni, è sospettato di essere uno dei responsabili dell’assalto in villa di sabato sera a Parabiago: entrato nella casa a due piani con un complice, prima ha immobilizzato la padrona di casa, poi è salito al secondo piano e nel corridoio si è imbattuto nel marito della donna. Che, armato, gli ha sparato addosso cinque colpi. Senza ucciderlo ma mandandolo in rianimazione al San Carlo. Mezz’ora dopo l’assalto, il nomade è stato scaricato da una macchina — forse una piccola Peugeot — al pronto soccorso. Chissà cosa sarebbe accaduto se il professionista non fosse stato armato. In genere, l’obiettivo è estorcere ai padroni di casa la combinazione della cassaforte.
 

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LA POLIZIA ARRESTA SCIPPATORE DI ORIGINI ECUADORIANE – Liguria Notizie


Liguria Notizie

LA POLIZIA ARRESTA SCIPPATORE DI ORIGINI ECUADORIANE
Liguria Notizie
Nelle prima ore della mattinata, agenti della IV Sezione Contrasto al Crimine Diffuso hanno posto agli arresti domiciliari, su ordine del G.I.P. del Tribunale di Genova, Jonathan Quinteros Del Salto, genovese di 20 anni di origini ecuadoriane per furto

Picchia autista del bus, poi evade dai domiciliari – Giornale di Brescia


Giornale di Brescia

Picchia autista del bus, poi evade dai domiciliari
Giornale di Brescia
Una settimana fa era finito agli arresti domiciliari per aver reagito in maniera quanto meno scomposta all'invito di scendere dall'autobus e di portarsi appresso il suo massiccio rottwailer. Non aveva il biglietto per sé e per il suo cane. E se l'era
Picchia autista bus e poi evade dai domiciliariQui Brescia

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Accusato di stupro, la folla lo assedia – Brescia Oggi


La Stampa

Accusato di stupro, la folla lo assedia
Brescia Oggi
Nella tarda serata di venerdì, poche ore dopo l'arresto, si era diffusa la notizia che all'immigrato, dipendente di un'impresa di facchinaggio, sposato e padre di due figli piccoli, la Procura aveva concesso gli arresti domiciliari. Così circa 200
Stuprata a Bergamo arrestato un sospettoLa Stampa
Ai domiciliari dopo stupro: assedio all'abitazioneANSA.it
Ai domiciliari dopo lo stupro, protesta a Borgo Santa CaterinaIl Giorno
Giornalettismo –Milano.OggiNotizie.it –AGI – Agenzia Giornalistica Italia
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Reggono le accuse al “re di via Piave” – Nuova Venezia

Reggono le accuse al “re di via Piave”
Nuova Venezia
gli arresti domiciliari, mentre a Massimiliano Salinetti (difeso dall'avvocato Alberto Fogliata), braccio destro del capo nella gestione dei nuovi immigrati in arrivo e residente a Cannaregio, è stato concesso l'obbligo di dimora invece degli