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Udine, vietato andare al pronto soccorso: immigrati scatenano risse furiose

UDINE 06 mag 2013 – Prima la rissa e le coltellate, poi il ricovero al pronto soccorso dove però gli animi non si placano. Sei stranieri, tutti di origine magrebina – quattro marocchini e due tunisini, e tutti pregiudicati – sono stati arrestati a Udine dai carabinieri per rissa aggravata. Si tratta di nomi conosciuti per i loro precedenti di polizia: Mohammed Er Rachidi, di 30 anni, Assou Mguil (39), Aziz Mguil (43), Bouchaib Mguil (48), tutti con passaporto marocchino, e dei tunisini Moez Rezgui (39) e Mouhmed Hannechi (30).

I sei sono stati arrestati nel pronto soccorso dell’ospedale, dove erano stati portati per le lesioni da armi da taglio subite durante la violenta rissa di poche ore prima. Le aggressioni reciproche sono continuate anche nei locali del pronto soccorso fino all’arrivo dei carabinieri, chiamati dai sanitari spaventati dal pericolo per l’incolumità anche degli altri pazienti.

http://www.gazzettino.it/nordest/udine/coltellate_e_poi_rissa_al_pronto_soccorso_i_sei_litiganti_arrestati_in_ospedale/notizie/276778.shtml

 

Ruba alla Coop e picchia due dipendenti – Gazzetta di Reggio

Ruba alla Coop e picchia due dipendenti
Gazzetta di Reggio
Comincia a urlare, spintonare e picchiare perché lo lascino andare. Durante la scomposta reazione barattoli e confezioni di creme e shampoo precipitano dalle sue tasche e dall'interno della giacca dove erano stati nascosti, confermando in questo modo

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Preso il palpeggiatore di studentesse: è il solito immigrato

PADOVA. Preso il «palpeggiatore» degli autobus. A conclusione di una breve indagine la Polizia di Padova ha identificato l’autore di numerose molestie sessuali nei confronti di studentesse, anche minorenni, che ogni mattina utilizzavano l’autobus 9 per andare a scuola.

Lo stesso bus preso dall’uomo, un sudanese di 32 anni, con un permesso di soggiorno per motivi umanitari. All’interno del mezzo, sfruttando anche la calca dell’ora di punta, il giovane ha più volte palpeggiato le studentesse e spesso si appoggiava insistentemente cercandone le zone sessuali.

Dopo tutte le segnalazioni delle giovani sono intervenuti i poliziotti di quartiere e della squadra mobile con servizi mirati sulla linea di Aps che hanno permesso di identificare e fermare il molestatore. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Orietta Canova, non è ancora conclusa, anzi gli inquirenti chiedono a tutte le giovani che hanno subito molestie di denunciare i fatti in questura.

http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2013/03/09/news/preso-il-molestatore-della-linea-9-e-un-giovane-sudanese-di-32-anni-1.6667332

Profugo devasta il centro per disabili che lo ospitava

Il profugo devasta il centro disabili a Mantova

MANTOVA. Due euro e cinquanta: il pocket money, la paghetta giornaliera per i profughi. Diciassette e cinquanta ogni sette giorni, anche se i vertici della cooperativa sociale Isidora di Largo 1° Maggio agli Angeli di euro gliene sganciavano almeno venti a settimana. Evidentemente non gli sono bastati e il 31 dicembre quando l’emergenza profughi è scaduta portandosi via anche la diaria giornaliera si è trovato senza un euro in tasca. Un pasto e un letto garantiti grazie alla convenzione rinnovata tramite la prefettura, ma senza più soldi. Così ha visto il baratro davanti a sè e si è abbandonato alla disperazione, oltre che all’alcol. Ventinove anni, del Niger, ospite da mesi nella struttura della cooperativa a Curtatone in via Parri, è piombato come una furia alla trattoria Isidora agli Angeli, gestita dai soci disabili e dai volontari su iniziativa dell’associazione DonneExtrà. Lì, ha raccolto i sassi dal parcheggio e li ha scaraventati contro la vetrata del locale. Brandendo una scopa come arma ha finito per infrangere tutti i vetri, ha danneggiato il furgoncino per il trasporto dei bimbi disabili e ha rotto il parabrezza dell’auto della presidente della cooperativa, Monica Perugini. Lei è fuggita, mentre i soci e i volontari che ogni giorno lavorano nella trattoria si sono barricati dentro la cucina. Voleva altri soldi, nonostante gli avessero garantito un altro posto dove andare, la struttura di Buscoldo, dove in passato era già stato e dove aveva avuto un diverbio con altri migranti fuggiti dalla Libia. «Lì non voglio tornare – ha detto – mi prendono in giro e voglio altri soldi, datemeli e me li gestisco io». Niente da fare: ci hanno provato tutti a riportarlo alla ragione, ma la disperazione e l’alcol hanno avuto il sopravvento. E ad un certo punto è stato necessario far intervenire la forze dell’ordine. «Le abbiamo provate tutte – racconta Monica Perugini, sull’auto della quale è finita anche una mountain bike scagliata dal profugo – qualche giorno fa gli abbiamo proposto di gestire noi i 17,50 euro che gli davamo a settimana, in modo da creare un piccolo gruzzolo da utilizzare nel momento in cui sarebbe scaduta la convenzione, ma lui non ne voleva sapere». La trattoria Isidora ha subito danni per migliaia di euro. Con l’anno nuovo è chiusa per lavori di ristrutturazione (ampliamento e rifacimento del bagno) che dureranno un paio di mesi, ma ora ai soldi già accantonati per l’intervento occorrerà aggiungere anche quelli per riparare la vetrata, la porta e il furgoncino. «Non sappiamo che cosa gli abbia preso – raccontano la vicepresidente della cooperativa Aysha Dominelli e il cuoco Dino Carasi – in precedenza si era sempre comportato bene. Gli abbiamo sempre assicurato tutto quello che gli serviva per vivere in maniera decorosa e quando gli abbiamo comunicato che la convenzione con noi era scaduta e che doveva andare a Buscoldo è andato su tutte le furie». La polizia lo ha rintracciato poco distante dalla trattoria ancora su di giri e lo ha portato in questura. Qui è stato denunciato a piede libero e poi rilasciato.

«Ci dispiace tantissimo per quello che è successo – conclude la Perugini – ma noi con le scarse risorse che abbiamo non potevamo più ospitarlo nella nostra struttura, trovandogli comunque un’alternativa tra la Caritas e Buscoldo. Ora ci restano tutti i danni da pagare e per questo lanciamo un appello alla popolazione. Chi vuole darci una mano può rivolgersi alla Cassa Padana, filiale di Curtatone presso la quale abbiamo aperto un conto corrente».

Link : http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2013/01/03/news/profugo-devasta-la-trattoria-dei-disabili-1.6291972

Farsa: arrestato di nuovo il marocchino proclamato “eroe” dai media, spacciava morte

 
Spacciava dagli arresti domiciliari!

Secondo arresto, in tre mesi, per detenzione a fine di spaccio di stupefacenti, per il marocchino proclamato eroe dai media di disinformazione di massa dopo dopo non aver fatto altro che una cosa normale, ma si sa, ormai l’immigrato è “eroe” se solo non massacra un passante e lo lascia andare.

Adoiou Abderrahim, 48 anni, che si trovava agli arresti domiciliari per essere stato sorpreso a spacciare agli inizi di novembre, è stato bloccato dai carabinieri mentre si trovava con il fratello Rachid (35) e una ragazza, Salima Jarrar, di 20 anni. Due grammi e mezzo di cocaina, circa 48 di hashish e un bilancino di precisione hanno determinato questa volta l’arresto. Erano nascosti vicino una recinzione nei pressi dell’abitazione. Proprio Abderrahim è uscito dal palazzo dove era agli arresti domiciliari per recuperarli ed i carabinieri lo hanno bloccato. In casa sono stati trovati 4.000 euro, in banconote di vario taglio che gli investigatori ritengono provenire dall’attività di spaccio. Ad Abderrahin Adoiou è stata contestata anche l’evasione.

Arrestato Marocchino che salvo’ famigliaeuronews

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