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“Nuovi italiani”: il pregiudicato, il ladro, lo spacciatore e lo Zingaro

Se fosse in vigore la legge targata Pd, questo crimine sarebbe stato commesso da "italiani"

La presenza dei sei giovanissimi, in preda all’alcol e dediti a imbrattare nel modo più vario muretti e sede stradale non è passata inosservata e, intorno alle 10,30, qualcuno ha deciso di intervenire chiamando il 113. La mattina di sballo è finita lì e per i giovani, in particolare per le due studentesse, sono iniziati i guai. Seri. È accaduto l’altra mattina nei pressi del centro commerciale Il Grifone in via Capitelvecchio. Una segnalazione al Commissariato parlava di sei ragazzi impegnati a trascorrere il loro tempo libero sottratto allo studio schiamazzando, urinando, bevendo e spaccando bottiglie di vetro nelle immediate vicinanze del centro commerciale. In via Capitelvecchio sono giunte due volanti del Commissariato e gli agenti si sono trovati davanti a due ragazzine di 14 e 16 anni e quattro ragazzi, tutti fra i 16 i 17 anni, piuttosto alterati, bottiglia di vodka alla mano, che avevano sparso i cocci di vetro di una bottiglia di rum sulla strada e sporcato di urina il muretto che delimita le pertinenze del centro commerciale. Le due ragazze, studentesse di Asolo, erano in evidente stato di ebbrezza. È risultato che il più grande, 17enne, marocchino residente in città, era un pregiudicato noto per furti, rapina e ricettazione; un 16enne, italiano di origini marocchine, pure residente in città, era già noto per furto; un tunisino di 16 anni, di San Nazario, è stato recentemente trovato in stazione in possesso di cellulari rubati; l’unico incensurato era un nomade di 17 anni, residente in città. Tutti più o meno frequentanti con zoppicante costanza la scuola, uno pure sospeso dal proprio istituto. I giovani sono stati subito accompagnati in Commissariato, identificati e segnalati alla Procura dei minori che ne ha convalidato l’accompagnamento in viale Pecori Giraldi e il successivo affidamento alle famiglie. Gli agenti si sono subito preoccupati di accertarsi dello stato di salute della quattordicenne, stordita dall’alcol. La ragazza è stata trasportata al San Bassiano. Aveva un tasso alcolemico pari a 184 mg/dl, quasi 4 volte il limite di legge per gli adulti. Per la sua incolumità è stata trattenuta in ospedale. La sedicenne aveva 112 mg/dl di alcol nel sangue. Facile immaginare lo stupore e l’ira dei genitori, in particolare delle due ragazze, ignari del fatto che le figlie, anziché essere a scuola, fossero a gironzolare e a ubriacarsi con alcuni pregiudicati. Gli agenti del Commissariato hanno pure dovuto pulire la strada dai vetri. Per gli imbrattamenti i ragazzi rischiano la querela da parte della proprietà del muretto su cui hanno tranquillamente urinato.

 

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Bassano/472696_a_14_anni_si_ubriaca_di_vodka/

Pestato a morte da due stranieri

ROCCASTRADA – È stato picchiato a morte colpito ripetutamente, in maniera brutale e selvaggia. Così è morto un uomo di 54 anni, trovato cadavere dai Carabinieri in un agriturismo di Roccastrada. L’uomo era stato trovato nella notte tra venerdi e sabato disteso sul letto. All’apparemnza si trattava di una morte naturale, ma qualcosa ha insospettito il comandante della stazione: era tutto troppo ordinato, troppo preciso, troppo controllato. Come se qualcuno avesse rimesso a posto, come se ci si fosse accordati per dare una certa versione dei fatti.

La successiva ricognizione cadaverica non ha fatto altro che avvalorare tali dubbi: sul corpo sono state riscontrate ecchimosi ed escoriazioni che costituivano il segno di una lotta che, dalle prime ricostruzioni, potrebbe aver coinvolto la vittima e due parenti, il cognato di 37 anni e il nipote di 33 di cui l’uomo era ospite. Dai primi riscontri sembra che gli uomini avessero bevuto troppo.

Dalle ricostruzione fatta dai carabinieri è emerso che l’uomo, un musicista di nazionalità polacca, era giunto in Italia da poche ore assieme al figlio, era andato a salutare alcuni conoscenti e poi si era recato a casa dei parenti, tutti polacchi, dove avrebbe trascorso la notte. Dopo cena tra l’uomo e il nipote era esplosa una lite, dalle parole si era passati ai fatti e nipote e cognato, forse alterati dall’alcol, avevano aggredito la vittima fino ad ucciderla. Al termine degli interrogatori i due sono stati sottoposti a fermo presso il carcere di Grosseto con l’accusa di omicidio preterintenzionale.

http://www.ilgiunco.net/2013/02/17/omicidio-in-un-agriturismo-lo-picchiano-fino-ad-ucciderlo/