Tag: Africana

Blitz in campo nomadi contro l’abusivismo

LUCCA, 19 marzo – Controlli a tappeto da parte della polizia questa mattina a Lucca. Con il coordinamento dall’alto dell’elicottero dell’8° Reparto Volo della polizia, alle 7 sono iniziati i controlli: il primo obiettivo era quello di contrastare l’abusivismo commerciale: a questo scopo le pattuglie si sono recate in due importanti snodi, piazzale Verdi – arrivo degli autobus – e la stazione ferroviaria.

Qua sono stati fermate numerose persone, per lo più straniere, di origine africana, che sono risultate essere in possesso di regolare permesso di soggiorno e licenza per la vendita ambulante.

http://www.loschermo.it/articoli/view/61881

«Vuoi droga?» Poi lo rapina – Il Giornale di Vicenza

«Vuoi droga?» Poi lo rapina
Il Giornale di Vicenza
GLI ARRESTI. Ieri pomeriggio, in manette, sono finiti i due stranieri Banse Ganio di 19 anni e Coulibaly Bassane di 26. Spariti invece gli altri tre complici, un italiano e due immigrati, sempre di origine africana. Uno dei due fermati, durante la fuga

Aiuta africano: donna capotreno massacrata di botte

Bagnolo Mella, 30 luglio 2013 – L’ha visto in difficoltà, buttato a terra nella prima carrozza del treno regionale 5234 da Cremona a Brescia delle 12,33, e ha chiesto se avesse bisogno di aiuto.
Ha fatto il suo dovere il capotreno donna, di contro è stata aggredita fisicamente e verbalmente. Non solo lei. L’uomo, di origine africana, in evidente stato di alterazione psicofisica, solo sentendosi rivolgere la parola ha iniziato prima a inveire e poi a menare le mani. Pronto l’intervento di un militare della Guardia di Finanza, ma questi, nonostante l’esperienza, non è riuscito a immobilizzarlo compiutamente. Né lui, né altri passeggeri uniti in soccorso e che, per questo, hanno pure rimediato escoriazioni.

Il quadro di una situazione potenzialemente molto dannosa è cambiata quando il treno ha effettuato la sua fermata alla stazione di Bagnolo Mella. Qui, avvisati dal capotreno, sono saliti nell’ordine una vigilessa e dopo poco due carabinieri di zona. Solo questi ultimi, e non senza fatica, sono riusciti a placare la furia dell’uomo, a mettergli le manette ai polsi e a farlo scendere dal mezzo in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale a cui si aggiunge anche la denuncia di interruzione di pubblico servizio. Sì perché il treno, per questa vicenda, ha subìto un ritardo di mezzora sul tragitto prefissato.

Comprensibilmente sotto choc la capotreno: fisicamente illesa è però stata protagonista di due fatti incresciosi nel giro di ventiquattro ore. Il giorno prima, infatti, a Meleo (Lodi), il macchinista del convoglio – su cui la donna era a bordo sempre come capotreno – è stato aggredito a colpi di catene da due uomini. Questi, prima hanno invaso i binari e poi hanno attaccato il ferroviere non appena sceso dalla motrice per chiedere aiuto.

http://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/2013/07/30/927232-capotreno-aggredita-bagnolo-mella.shtml

Ormai, i capotreno, soprattutto se donne, dovrebbero girare armati. E’ la società multietnica.

Rissa tra tribù rivali: somala accoltellata al Cara di Mineo – BlogSicilia.it (Blog)


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Rissa tra tribù rivali: somala accoltellata al Cara di Mineo
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L'accoltellamento della venticinquenne africana è avvenuto a distanza di pochi giorni da svariate risse che hanno coinvolto altri somali e ripropone con forza la questione del sovraffollamento della struttura che ospita al momento quasi tre mila persone.
Romeo e Giulietta in salsa somala lei ospite del Cara viene La Sicilia

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Cenerentola a Vicenza: Matrigna africana picchia e tratta da sguattera la figliastra

Matrigna picchia e tratta da sguattera la figliastra: patteggia 8 mesi

VICENZA – Maltrattava la figliastra di 11 anni, sottoponendola anche a violenze psicologiche, per favorire la figlia naturale: per questo la matrigna, una donna ivoriana di 32 anni, ha patteggiato una pena ad otto mesi nel processo a suo carico, che vedeva imputato anche il padre della piccola.

Anche l’uomo, accusato di non aver protetto la figlia, ha patteggiato la stessa pena. La ragazza, è emerso nel dibattimento in aula del tribunale di Vicenza, veniva picchiatainsultata costretta ai lavori di casa dalla donna sposata in seconde nozze dal padre, anch’egli ivoriano. La donna lavava gli abiti della ragazzina a parte perché non sporcassero quelli della sorella.

I soprusi sono cominciati poco dopo il matrimonio del padre con la matrigna. La piccola veniva picchiata con schiaffi e calci e almeno in una occasione anche con una cintura. Inoltre era costretta a fare i lavori domestici dai quali era esentata la sorella, figlia naturale della donna. La matrigna aveva accusato anche la ragazzina di essere una ladra e di essere portatrice di uno spirito cattivo, responsabile del suo licenziamento dal lavoro. La difficile situazione della bimba, appena undicenne, era stata scoperta dai servizi sociali di un comune vicentino che avevano poi fatto una segnalazione alla magistratura. Per la piccola vittima è stato nominato un curatore speciale.

Furia “migrante”: Italiano salva Africana da pestaggio

PORDENONEUna quarantenne di origine africana è stata minacciata e picchiata in largo San Giovanni a Pordenone da un uomo, anche lui di colore (eufemismo per NEGRO, dal latino niger/nigru[m]). A salvarla, è stato un avvocato pordenonese.

Era da poco passata la mezzanotte del 12 giugno quando il legale Ennio Maria Carrozzini, che era in casa e stava leggendo, è stato richiamato dalle urla della donna, il cui aggressore la stringeva al collo e la colpiva alla schiena. E’ prontamente sceso in strada e si è messo in mezzo, riuscendo a liberare la donna.

Carrozzini ha, quindi, chiesto l’intervento di un’ambulanza e dopo ha segnalato la situazione alla sala operativa del 113.

La donna è stata accompagnata in pronto soccorso (non ha subito gravi traumi, ma soprattutto un grande spavento) dal personale dell’ambulanza e sottoposta ad accertamenti. Poco dopo sono arrivate due macchine della Squadra Volante. L’aggressore, però, si era già allontanato.

http://www.pordenoneoggi.it/notizie/quarantenne-africana-picchiata-interviene-un-avvocato-pordenonese-005569