Tag: 10mila

Cinesi esportano capitali nei pannolini dei figli

Banconote di grosso taglio nascoste tra scatole di cioccolatini e pannolini: viaggiavano così i soldi portati all’estero da cinesi che tornavano a casa per la ‘festa di primavera’, che coincide con il loro Capodanno. I meccanismi per violare la norma che consente di portare all’estero più di 10mila euro sono stati scoperti della guardia di finanza di Catania che all’aeroporto internazionale di Fontanarossa hanno emesso sanzioni per una violazione da 700mila euro.

http://www.corrieredisciacca.it/?id=25297&fb_source=message

Zingari: rapinano incasso e lo trascinano per metri con l’auto sull’asfalto

CORREGGIO – Rapinato di 10mila euro e trascinato sull’asfalto dall’auto dei banditi. Una domenica bestiale per un 45enne nativo di Carpi, figlio del titolare del bar Lorys che si trova in via della Costituzione a Correggio.
Malconcio e arrabbiato, racconta: «Sono stati momenti terribili e ho sempre davanti quel viso, quel giovane, uno zingaro che mi ha guardato fisso, come per sfidarmi. È lui che mi ha preso il borsello dal sedile della macchina e poi è scappato, io gli sono corso dietro e stava quasi per afferralo ma è stata una questione davvero di centimetri. Per due volte ho provato ad afferralo. Poi lui si è infilato dentro la sua macchina, una Lancia Y nuovo modello di colore grigio. Dentro c’era uno alla guida e altri due dietro. La portiera era già aperta, lui si è infilato e ha tenuto le gambe rivolte all’esterno, per scalciarmi via. Ha urlato in italiano “vai , vai, vai!!» e in quel momento sono partiti, hanno sgommato di brutto. Io mi sono aggrappato, mi sono attaccato alla macchina e mi hanno trascinato per alcuni metri. Quello che avevo afferrato, penso una maniglia o un manicotto si è rotto, mi è rimasto in mano e così mi sono sganciato. Ma prima ho fatto alcuni metri trascinato sull’asfalto di quel parcheggio Ora ho ferite dappertutto, mi fa male ovunque soprattutto al gomito destro che è gonfio, non si piega. Un disastro insomma».
Il 45enne domenica verso l’una era andato alla Metro, la grande rivendita di prodotti all’ingrosso in via Virgilio, al quartiere fieristico, per fare qualche acquisto per il suo locale.
«Questi malviventi, a mio avviso- continua – mi hanno seguito, tenuto d’occhio a lungo sia dentro che fuori. Io sono andato dentro alla Metro, ho fatto la mia spesa e nel borsello avevo circa 10mila euro. Erano i soldi dell’attività, del bar. Li avrei depositati lunedì mattina, quando aprivano le banche. Una volta uscito dalla Metro ho messo il borsello sul sedile al lato del guidatore e ho caricato il baule con la spesa. È in questo frangente che mi è venuto contro quel giovane. A mio avviso era uno zingaro, carnagione non tanto scura. Ho visto che l’avevo notato, ma non si è fermato e ha afferrato lo stesso il borsello iniziando a correre. Io ho reagito d’istinto, rincorrendolo. Volevo recuperare i soldi, lo smartphone, le chiavi. Ora invece mi ritrovo a pezzi, derubato e con il fabbro da pagare per aver dovuto cambiare tutte le serrature del locale e di casa».
Sul posto è arrivata una Volante della polizia: agli agenti il figlio del barista ha consegnato il “pezzo” della Lancia Ypsilon che si era staccato dalla vettura.
Sono in corso indagini negli “ambienti” dei nomadi ed è caccia alla Lancia col pezzo mancante per risalire ai malviventi.

http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/09/24/news/rapinato-e-trascinato-dall-auto-dei-ladri-1.7796355

Il villaggio abusivo serve a Expo, risarciti i rom – La Repubblica Milano.it

Il villaggio abusivo serve a Expo, risarciti i rom
La Repubblica Milano.it
Il villaggio abusivo serve a Expo, risarciti i rom Dai 10mila ai 50mila euro a famiglia. È l'indennizzo che Infrastrutture Lombarde spa – società regionale al 100 per 100 – sta consegnando ai rom che abitano le villette abusive in via Monte Bisbino a

Emergenza zingari a Prato: epidemia di scippi

Prato, 12 apr.  – ”Credo che il fenomeno degli scippi in citta’ stia diventando quasi un’emergenza. Gli autori di questi reati predatori e odiosi sono sempre i soliti (evito di menzionare l’etnia perche’ e’ nota a tutti) che, grazie alle nostre leggi, riescono quasi sempre a farla franca”. Lo denuncia l’assessore alla sicurezza del Comune di Prato, Aldo Milone.

”Tra l’altro – aggiunge – la maggior parte sono clandestini e la mancanza di un Cie in Toscana aggrava sicuramente il problema sicurezza in citta’. Le Forze di Polizia stanno svolgendo un lavoro straordinario per evitare l’aggravarsi di questa situazione e per loro parlano gli arresti quotidiani che effettuano in citta’. Purtroppo la maggior parte di questi arrestati e’ gia’ libera il giorno successivo e scorrazza tranquillamente rendendosi autori degli stessi reati per i quali erano stati arrestati il giorno prima. Spesso sento giustificazioni come il sovraffollamento delle carceri, sicuramente un dato di fatto, pero’ continuando di questo passo il problema sicurezza subira’ un’accentuazione, non solo a Prato ma in tutta Italia, e chi si rende autore di questi reati sa di essere impunito”.

”Ormai, come ho gia’ detto ripetute volte – sottolinea l’assessore – la certezza della pena in Italia e’ diventata una vera e propria chimera. La situazione di Prato, proprio per l’alto numero di immigrati, deve essere portata, ancora una volta, all’attenzione del nuovo Governo la cui nascita e’ ancora incerta. Penso che il problema non si risolva solo con un aumento dell’organico ma rivedendo i criteri, che devono essere ancora piu’ stringenti, di applicazione della custodia cautelare preventiva e, come gia’ detto, la creazione di un Cie in Toscana. Per questi motivi e’ opportuno sensibilizzare i parlamentari locali perche’ si facciano portavoce presso il Governo e porre alla sua attenzione queste problematiche che, ripeto, non sono solo pratesi”.

http://notizie.tiscali.it/regioni/toscana/feeds/13/04/12/t_16_02_ADN20130412194201.html?toscana

Immigrati si fingevano minori, 3 arresti – ANSA.it


ANSA.it

Immigrati si fingevano minori, 3 arresti
ANSA.it
Immigrati si fingevano minori, 3 arresti (ANSA) – ROMA, 11 APR – Pagavano fino a 10 mila euro per 'tornare' minorenni e ottenere assistenza in Italia. Truffa al Comune di Roma scoperta dalla polizia municipale che ha arrestato 3 bengalesi per
IMMIGRAZIONE, TRUFFA A SERVIZI SOCIALI CON DOCUMENTI La Repubblica
Sfruttamento dell'immigrazione e truffaCorriere della Sera
Maxi truffa ai servizi sociali: 10mila euro per tornare minorenni e Il Messaggero

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Padova: pensionato umiliato, derubato e ridotto in schiavitù da due immigrati

CATTIVI MAESTRI

PADOVA – Arrestati dalla squadra mobile di Padova due romeni responsabili di vessazioni nei confronti di un pensionato padovano, di cui sfruttavano le condizioni di inferiorità fisico-psichica e solitudine con continue violenze ed angherie. Della vittima ora si stanno occupando i servizi sociali. I due arrestati, secondo quanto è emerso nelle indagini della polizia, costringevano il pensionato a prelevare in loro favore la sua modesta pensione, prosciugandogli il conto in banca, e occupando persino la sua abitazione.D’intesa con il pubblico ministero euganeo, Benedetto Roberti, a tutela della persona offesa, la squadra mobile ha compiuto un blitz arrestando i due romeni per estorsione pluriaggravata e circonvenzione di incapace. «Ho per le mani una gallina dalle uova d’oro» diceva George Constantin Buruiana, 31 enne al telefono con i familiari, vantandosi della sua condizione di supremazia psicologica sul pensionato padovano, di fatto ridotto al ruolo di cameriere dell’arrestato, finito in carcere assieme al connazionale 36enne Mari Mugurel. Dal conto corrente dell’anziano sarebbero spariti nel giro degli ultimi sei mesi almeno 10mila euro, e il pensionato era costretto a tollerare la presenza in casa sua di banchetti a cui partecipavano fino a una ventina di romeni. Il blitz degli uomini della polizia è scattato quando il pensionato è andato a ritirare la pensione in posta. Il denaro, fotocopiato preventivamente dagli investigatori, è stato trovato, 800 euro in tutto, addosso ai due arrestati poche ore dopo il prelievo. Dell’assistenza dell’anziano si stanno occupando i servizi sociali del comune di Padova. Il pensionato vive da solo senza nessun familiare prossimo, a quanto risulta, che si prenda cura di lui.

http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2013/4-febbraio-2013/pensionato-prigioniero-due-romeni-arrestati-2113835914700.shtml

Tentata evasione dal carcere di Rebibbia: scoperti due assassini romeni

Avevano preparato minuziosamente un piano di fuga realizzando, in diversi mesi di lavoro, un foro di 50 centimetri dal quale poi calare un lenzuolo ed evadere da Rebibbia. L’episodio, reso noto dal sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe, ha per protagonisti due detenuti romeni condannati per omicidio e la cui pena scadrà nel 2031. Grazie ad un lavoro di mesi, i due erano riusciti a realizzare il foro ed erano pronti a fuggire se non fossero stati fermati nella tarda serata del primo febbraio da un’ispezione dei poliziotti, al termine di una attenta attività investigativa.

POLEMICHE – In sostanza un’evasione che avrebbe preceduto di poche ore quella clamorosa avvenuta a Parma. “La vigilanza dinamica dei penitenziari voluta per alleggerire l’emergenza carceraria è un vero flop – commenta il segretario generale del Sappe, Donato Capece -. Pensare a un regime penitenziario aperto, a sezioni detentive sostanzialmente autogestite da detenuti previa sottoscrizione di un patto di responsabilità, favorendo un depotenziamento del ruolo di vigilanza della Polizia Penitenziaria, relegata ad un servizio di vigilanza dinamica, che vuol dire porre in capo ad un solo poliziotto quello che oggi lo fanno quattro o più agenti, a tutto discapito della sicurezza e mantenendo il reato penale della ‘colpa del custode’. Ebbene, tutto questo è fumo negli occhi e chi l’ha pensata (il Capo Dap Giovanni Tamburino ed il vice Capo Luigi Pagano) dovrebbe essere subito avvicendato dalla guida del Dap. Altro che l’aumento di 10mila euro in busta paga dato qualche giorno fa…“. (Fonte Ansa)

 

http://www.romatoday.it/cronaca/tentata-evasione-rebibbia-1-febbraio-2013.html

Un rene in cambio di 10mila dollari, un arresto – TicinOnline.ch


TicinOnline.ch

Un rene in cambio di 10mila dollari, un arresto
TicinOnline.ch
KIEV – Contattava dei giovani ucraini con gravi problemi economici e li faceva arrivare fino in Ecuador, Costa Rica e Sri Lanka perché si facessero espiantare un rene, in cambio di 10mila dollari in contanti. A lui, che organizzava tutto il necessario