Studenti barricati in classe: perché i ‘nomadi’ bruciano la plastica

04-03-2015

Una coltre di fumo nero, così alta e dall’odore così forte che ha tenuto svegli e in allarme i residenti per tutta la notte. Non è la prima volta che i cittadini denunciano roghi e fumi tossici provenienti dal campo nomadi attrezzato di via Cesare Lombroso, ma quella appena trascorsa è stata una nottata decisamente caotica e movimentata per tutto il quartiere di Monte Mario e Torrevecchia.

Il primo allarme è stato dato ieri sera intorno alle 21:00. “Tutte le settimane è la stessa storia” denunciava su facebook un cittadino seguito da tanti altri subito pronti a contattare la municipale e i vigili del fuoco. Il rogo ha continuato a bruciare “tra fortissimi odori di plastica, gomma e chissà quali altre schifezze” e ancora “l’aria è assolutamente tossica e irrespirabile” riportavano i residenti.

“E’ dalle 4 di questa notte che non faccio altro che ricevere segnalazioni. I cittadini sono molto preoccupati e adesso è davvero arrivato il momento di finirla” racconta a RomaToday il consigliere di opposizione Stefano Oddo che aggiunge: “Questa mattina dopo ore e ore di intervento non sono ancora riusciti a spegnere l’incendio”.

Criticità questa mattina anche per gli studenti dei tre istituti che confinano proprio con il campo. “Mi ha chiamato adesso mia figlia e dice che sono tappati in classe e non possono aprire le finestre per la puzza – segnalava poco fa un cittadino – possibile che l’unica alternativa per proteggere mia figlia è quella di trasferirla in un altro istituto?”.

“La situazione ormai è una vera emergenza. Sto preparando una interrogazione da presentare al Presidente del Municipio per chiedere spiegazioni come mai a fronte di ripetute segnalazioni ancora non è stato fatto e non viene fatto nulla. Noi siamo per la legalità e questi sono proprio delinquenti” conclude Oddo.

Potrebbe interessarti: http://montemario.romatoday.it/monte-mario/fumi-tossici-campo-nomadi-notte-di-caos-a-monte-mario.html

EVIDENZA, Roma

RSS Feed Widget

Lascia un commento