Si divertiva a devastare i bar: arrestato marocchino

07-11-2015

http://www.quilivorno.it/news/cronaca-nera/devasta-bar-arrestato-il-re-delle-denunce-non-ha-15-anni-ma-e-maggiorenne/

a notizia è arrivata nella serata del 5 novembre. Arrestato il giovane delle 7 denunce in 17 giorni, il 15enne marocchino, in realtà maggiorenne, in Italia dall’agosto scorso.
I fatti. Il pomeriggio del 5 novembre, intorno alle 15.30 – dopo essere scappato per la seconda volta dalla casa famiglia “La casa di Bastian” a Villafranca Lunigiana, forse grazie ad un amico che lo è andato a prendere – era di nuovo in città, dove ha distrutto insieme ad alcuni complici un bar in via della Posta. Secondo una prima ricostruzione della polizia a far scoppiare la rabbia sembra sia stato il rifiuto del proprietario di dar loro da bere. Lui e i complice hanno quindi sradicato dei pali dal marciapiede scagliandosi contro la vetrina e l’interno del locale. Quando le volanti sono arrivate in via della Posta hanno riconosciuto il quindicenne. Portato in questura e sottoposto ad alcune radiografie e alle analisi delle ossa è emerso che non aveva 15 anni ma 18. Ottenuto il via libera dal pm Ciavattini adesso si trova nel carcere delle Sughere dove resterà almeno fino a processo per direttissima. In fase di individuazione altri due componenti del gruppo che ha operato.

Casco contro gli agenti: la settima denuncia – Incredibile, ma vero, non sono “solo” 6 le udenunce che si è beccato il 15enne marocchino negli ultimi giorni, 17 per l’esattezza. Nell’elenco mancava quella verbalizzata dalla polizia municipale il 3 novembre. Sì, il 3 novembre, poche ore prima dell’una del 4 novembre quando il giovane ha poi pensato bene, dopo essere stato rilasciato, di rubare e sparare razzi di segnalazione contro le barche ormeggiate sugli scali delle Ancore (leggi qui).
La settima denuncia, dunque, ha visto lo straniero protagonista, il 29 ottobre, del furto di un motorino rubato. Quando quel giorno gli agenti della municipale lo hanno fermato per un normale controllo lui è scappato a piedi lanciando il casco contro i vigili. Loro lo hanno visto bene e descritto ai colleghi. Il 3 novembre, transitando in piazza Grande, una pattuglia lo ha riconosciuto e portato al comando di piazza del Municipio per identificarlo e denunciarlo, a piede libero, per i reati di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Alle 20,30 è stato rilasciato e alle una, la storia è nota, lo hanno preso i carabinieri.

La sfilza – Le denunce come detto sono arrivate a 7 nell’arco di una ventina di giorni. Di lui si ricorda bene la prima scattata per la “spaccata”, e conseguente furto, nella notte tra il 18 e il 19 ottobre al Carolina Cafè in via Cairoli e la seconda risalente a mercoledì 28 ottobre quando è stato fermato alla guida di quell’auto che ha distrutto una panchina di pietra in piazza Grande. E poi la terza, per furto di un cellulare a un connazionale. La quarta e la quinta per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Infine la sesta, quella dei vigili urbani: ricettazione di un motorino rubato e resistenza, e la settima: razzi lanciati contro le barche.

Crimini Immigrati, Livorno

RSS Feed Widget

Lascia un commento