Senza lavoro, ma criminali col permesso di soggiorno: da gennaio “liberi tutti”

19-12-2012

Un'altra sanatoria mascherata dal duo tragicomico

CONEGLIANO – Per due anni sono vissuti sulle spalle dei contribuenti in attesa che fosse loro riconosciuto il permesso di soggiorno per motivi umanitari: per loro vitto e alloggio gratuiti in hotel o strutture della Caritas. Si tratta dei 128 profughi arrivati nel 2010 dalla Libia (anche se sono tutti di svariate altre nazionalità) dopo la scoppio della guerra.

A metà di loro è già stato riconosciuto il permesso di soggiorno, mentre per l’altra metà, cui in un primo momento la domanda era stata respinta, dovrebbe probabilmente essere concesso a breve, come auspicato dal Ministero.

Tanto che dal primo di gennaio saranno sospese le convenzioni con le strutture che li ospitano, in pratica vitto e alloggio per loro non saranno più garantiti dai contribuenti italiani (e ci volevano due anni?). Il problema è che ora questi cittadini, in regola col permesso di soggiorno, saranno a tutti gli effetti liberi di girare sul territorio italiano, ma non hanno uno straccio di lavoro: di che cosa vivranno? Dal loro arrivo hanno dato prova, o almeno parecchi tra loro l’hanno fatto, di non essere tanto inclini ad integrarsi e a cercarsi un lavoro onesto.

Sono stati svariati gli arresti e le denunce per i reati più vari, e ci sono stati pure continui disordini soprattutto nella zona di Conegliano, dove, in particolare per quanto riguarda l’Hotel Parè, si è parlato in più occasioni di un vero e proprio ghetto. Persino un prete della Caritas che si è speso per gli immigrati è stato più volte picchiato perché si era messo in mezzo, pur con l’intento di far loro del bene.

Dalla Questura di Treviso emerge particolare preoccupazione per quanto accadrà ora che non saranno più spesati dai contribuenti italiani: «Un problema di ordine pubblico, ma anche sociale», sottolinea un portavoce.

Ieri intanto è avvenuto l’ennesimo arresto. Un ghanese di 23 anni, tra l’altro uno di quelli a cui il permesso di soggiorno era stato riconosciuto al primo colpo, è stato fermato perché spacciava all’interno dell’Hotel Parè di Conegliano, dove viveva appunto spesato in tutto e per tutto.

Il giovane, Issacka Fusseini, era diventato il punto di riferimento di giovani e giovanissimi, stranieri ma pure italiani, che entravano ed uscivano dalla struttura per comprare marijuana a tutte le ore. Il commissariato di polizia di Conegliano ha documentato almeno duecento cessioni di stupefacente.

L’africano è finito in carcere, mentre la sua fidanzata, una connazionale di due anni più giovane, che spacciava insieme a lui, è stata denunciata a piede libero.

http://www.oggitreviso.it/senza-lavoro-ma-col-permesso-di-soggiorno-da-gennaio-%E2%80%9Cliberi%E2%80%9D-128-profughi-55504

Ora saranno “liberati” come animali selvaggi, avranno un permesso umanitario senza averne alcun diritto. Andranno ad aggiungersi ai loro connazionali criminali e aumenterà ogni genere di reato.

 

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