Scontri tra immigrati a bastonate per posto alla mensa

30-05-2014

PAKISTANI, ALBANESI E SERBI SI SCONTRANO PER ESSERE MANTENUTI DAGLI ITALIANI

 

Como 29 maggio 2014 – Da una parte un nutrito gruppo di pakistani.  Dall’altra gli slavi, ovvero kosovari, serbi e albanesi. Nel mezzo, cuore della contesa, la precedenza nella fila alla mensa. Il risultato, tra bastoni sequestrati, sampietrini lanciati e feriti trasportati in ospedale, è di ben 12 arrestati e processati con l’accusa di rissa aggravata e lesioni personali. Teatro dello scontro è stato il centro di accoglienza “Intesa sociale” in via Sacco e Vanzetti a Prestino. Gli animi si accendonoalle 19.40 quando i due gruppi etnici sono in fila per mangiare. Da una parte un gruppo di stranieri in arrivo dal Pakistan, dall’altro gente del Kosovo, della Serbia, dell’Albania. C’è tensione su chi abbia o meno la precedenza. Un 36enne addetto del centro invita i pakistani ad uscire all’esterno della struttura per aspettare il proprio turno. La reazione è però imprevista. Gli stranieri, tutti giovanissimi e di età compresa tra i 18 e i 30 anni, rientra nelle camere per poi tornare fuori con assi e bastoni ad attendere i rivali. Ne nasce così un violento scontro che costringe gli addetti della struttura a chiamare le volanti della Questura.

All’arrivo della polizia, tra il fuggi fuggi generale, rimangono sul posto 12 persone che vengono identificate e arrestate. Si tratta di 9 pakistani, di un serbo, di un kosovaro e di un albanese. Sono due i feriti, trasportati in ospedale per le contusioni riportate. Il primo viene dimesso poche ore dopo con la prognosi di 10 giorni. Il secondo rimane ricoverato all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia nel reparto di chirurgia maxillo facciale. La polizia intanto sequestra anche parte delle armi utilizzate nello scontro. Nelle mani degli agenti rimangono tre bastoni, due della lunghezza di un metro e 30 centimetri (due centimetri di diametro) e uno di 80 centimetri (6 centimetri di diametro). Ma nella rissa i partecipanti non avrebbero lesinato nemmeno l’uso di sampietrini. I dodici arrestati – altri sarebbero riusciti ad allontanarsi prima dell’arrivo delle volanti – sono stati processati ieri mattina in tribunale. L’arresto è stato convalidato e, dopo la richiesta dei termini a difesa, l’udienza è stata rinviata al 12 giugno. Nel frattempo tutti sono tornati liberi e di nuovo al centro di accoglienza di Prestino, nella speranza che gli animi si siano definitivamente placati. Da segnalare infine che nelle mani delle forze dell’ordine è finito anche un minorenne, la cui posizione è stata segnalata al Tribunale competente di Milano.

Sul tema è intervenuto ieri durante il telegiornale di Etv anche l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Como. «Da tempo stiamo monitorando il fenomeno anomalo della migrazione di giovani stranieri su Como – ha spiegato Bruno Magatti – provenienti soprattutto dall’Albania e dal Pakistan, Paesi distanti geograficamente e culturalmente. La diversità crea tensioni, anche perché si tratta di adolescenti spesso molto vicini alla maggiore età». «Già da dicembre noi cerchiamo di dirottare diversi giovani su altre strutture lombarde, a Brescia e Vigevano ad esempio, pur provvedendo economicamente al loro sostentamento e questo ha fatto calare i numeri degli arrivi – dice ancora Magatti – C’è poi un gruppo di pakistani, ospiti di Prestino, che ha chiesto asilo politico». Una potenziale polveriera, quindi, che rischia di scoppiare come è avvenuto l’altra sera. «Noi vogliamo anche dare il messaggio che qui esistono delle regole – prosegue Magatti – e che vanno rispettate. Così, entro giugno, non vi saranno più minori a Prestino, ma soltanto chiedenti asilo, come prevede il regolamento della struttura».

http://www.corrierecomo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=62168:prestino-maxi-rissa-tra-immigrati-pakistani-sfidano-slavi-12-gli-arresti&catid=14:prima-pagina

 

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