Romeni occupano un bosco, scandalo sul Carso

26-07-2012

Gli accattoni e i finti invalidi accampati sul colle della Rocca, sordi finora agli inviti di sgombero dei vigili urbani, non sembrano prendere molto sul serio neanche il giro di vite annunciato dal Comune con un’ordinanza, in vigore da oggi, che vieta di issare sul Carso tende e manufatti, proliferati negli ultimi tempi.

Il gruppo di rumeni che ha scelto la Rocca come sistemazione stabile, diventato progressivamente una piccola colonia, cerca anzi di organizzarsi. E anzichè prepararsi a lasciare la zona boschiva continua a portare addirittura sul Carso vecchi mobili e materassi raccattati qua e là tra le mini-discariche abusive sparse per tutta la città.

Come è accaduto lunedì scorso: due “residenti” della Rocca, passando per viale San Marco, hanno notato un vecchio materasso abbandonato davanti alla libreria Rinascita, l’hanno esaminato e “testato” sul posto, sdraiadosi sopra, e l’hanno quindi arrotolato e caricato su una bicicletta, trasportandolo sul Carso, passando sotto il tunnel che parte da via San Francesco.

Se da un lato l’azione è servita a liberare una strada del centro di un rifiuto ingombrante con una celerità spesso sconosciuta a chi dovrebbe provvedere a ciò ed è pagato per farlo, dall’altro pone seri interrogativi sull’efficacia destinata ad avere l’ordinanza firmata dal sindaco Silvia Altran, il cui obiettivo è quello di liberare la città di una presenza scomoda che è cresciuta negli ultimi mesi a dispetto delle denunce presentate dai cittadini e dagli ordini di sgombero da parte dei vigili urbani, aggirati con semplici spostamenti.

Un fenomeno decisamente preoccupante quello rappresentato dalla colonia di abusivi, gente che non si limita a imbrattare la zona protetta che sovrasta Monfalcone, con il rischio di incendi, ma che mette pure a repentaglio la sicurezza di chi frequenta il colle della Rocca per passeggiate o jogging.

Il gruppo di abusivi si è fatto notare da mesi in città per l’accattonaggio che pratica agli incroci della circonvallazione, nel piazzale dell’ospedale di San Polo, sul sagrato del duomo di Sant’Ambrogio e fuori da centri commerciali e supermercati puntando su menomazioni fasulle e storie strappalacrime. Ai vigili sono pure arrivate denunce per vere e proprie molestie subite da persone, soprattutto giovani donne, che frequentano il colle della Rocca.

Una presenza scomoda, quindi, che il Comune intende eliminare con l’ordinanza firmata giorni fa dal sindaco Silvia Altran e che oggi dovrebbe entrare in vigore.

Si tratta di un provvedimento urgente in materia di sicurezza urbana destinato a restare in vigore fino al 15 novembre che vieta l’installazione di qualsiasi genere di manufatto, anche rimovibile, sul colle della Rocca prevedendo poi l’estensione alla zona carsica circostante del divieto di alloggio anche temporaneo con veicoli o tende. Di fatto dispone quindi lo sgombero immediato dei cinque manufatti, una sorta di camping, che abusivamente sono sorti dalla colonia di rumeni, “difesi” dalla vegetazione, proprio ai piedi della Rocca, sfuggiti finora a qualsiasi ordine di sgombero con rapidi spostamenti in altre zone. Ma il “giro di vite” basterà?

http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2012/07/25/news/gli-abusivi-sul-carso-non-se-ne-vanno-anzi-si-organizzano-1.5455594

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