Romagna: immigrati scatenati contro le donne

26-01-2012

RIMINI – Si fanno sempre più frequenti i casi di violenza familiare e di stalking nel riminese nei confronti delle donne. Nelle ultime 48 ore infatti sono state tante le segnalazioni arrivate al “112”. Una persona è finita ai domiciliari, un’altra è stata denunciata.

Un 24enne romeno residente a Rimini è stato arrestato per atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Il ragazzo infatti si è reso responsabile per quasi tre anni di maltrattamenti, minacce e violenza sessuale nei confronti della fidanzata romena di 22 anni, con ha avuto una relazione. Una volta troncata, il 24enne ha cominciato a perseguitare la ex e il suo nuovo fidanzato (un giovane russo coetaneo della ragazza), rendendo loro la vita impossibile.
Dopo la denuncia della giovane coppia, sono così partite le indagini dei militari, dalle quali sono emersi i comportamenti violenti del 24enne romano da circa 3 anni maltrattava, ingiuriava, pedinava e molestava la ragazza rumena cui, durante la relazione sentimentale, aveva spesso usato violenza, sia fisica che verbale, procurandole a volte anche ad assumere sostanze stupefacenti.
Al termine della relazione, dopo che la ragazza era andata via di casa, il romeno l’aveva perseguitata per costringerla a tornare insieme a lui, minacciando e malmenando inoltre il 22enne cameriere russo, attuale fidanzato della giovane rumena. La coppia era dunque costretta a vivere in un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, anche per la loro incolumità fisica, fino a farli mutare le loro abitudini di vita.
Così ieri pomeriggio i militari della stazione carabinieri di Rimini hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa il 23 gennaio dall’Ufficio del gip del Tribunale di Rimini. Il 24enne romeno si trova ora a casa sua agli arresti domiciliari.

Nella serata di martedì i militari di Morciano hanno ricevuto una richiesta di aiuto da Monte Colombo, in via Molino Tonti, dove una donna incinta era stata costretta a rifugiarsi dai vicini perché inseguita dal marito. Arrivati sul posto, i carabinieri trovato l’uomo, un muratore 33enne di origine albanese (con) permesso di soggiorno) e la moglie 34enne: tra i due poco prima si era accesa una discussione per futili motivi seguita da reciproche offese ai parenti e dalle urla dell’uomo, che avrebbe anche minacciato la compagna con un coltello. La 34enne era quindi scappata inseguita dal marito, che nel vano tentativo di trattenerla, le aveva anche strappato leggermente la manica del giubbotto.
L’uomo a sua discolpa ha negato l’atteggiamento violento, ma di aver solo discusso per problemi di budget familiare. Ulteriori approfondimenti hanno anche evidenziato cause legate alla gelosia. Alla fine la versione dell’uomo è stata in qualche modo confermata, dopo che la donna ha dichiarato di non aver bisogno dell’ambulanza non essendo stata picchiata.

Caso analogo questa notte, in via Bergamo, dove una coppia di ventenni (27 lui e 20 lei) ha messo in scena un’accesa discussione a causa della gelosia. Una 33enne russa domiciliata in un residence vicino, sentendo la richiesta di aiuto dell’amica, ha chiamato il “112”. Ma quando i militari sono arrivati sul posto, l’appartamento era vuoto.
Dagli accertamenti effettuati in tarda mattinata i carabinieri hanno poi scoperto che i due giovani, dopo aver litigato per motivi connessi a gelosie reciproche, si erano riappacificati ed erano tornati nell’appartamento. La 20enne rumena, successivamente interpellata, ha riferito di di non essere stata aggredita dal fidanzato, precisando di aver chiesto aiuto poiché temeva che questi la volesse picchiare.

Ieri mattina a Novafeltria, i militari sono intervenuti in via XXIV Maggio, dove una cittadina straniera ha raccontato di essere stata malmenata poco prima dal convivente, connazionale, a seguito di litigio scaturito per futili motivi, precisando che questi le avrebbe rotto una mano. Sul posto, assieme ai carabinieri, si è presentata anche un’ambulanza che ha trasportato la donna all’ospedale per le cure del caso. Prognosi di 15 giorni per lei.
Il convivente, un 34enne nigeriano, è stato invece accompagnato in caserma per le formalità di rito e sottoposto a fotosegnalamento. Dopo gli accertamenti all’uomo, senza permesso di soggiorno, è stato notificato un decreto di espulsione dal territorio nazionale emesso dal Questore di Rimini.

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