Roma: ‘nomadi’ questuanti guadagnano 6mila euro al mese

02-07-2014

Elemosina, scippi, minacce. Il “lavoro” delle ragazzine rom alla stazione Termini di Roma è piuttosto redditizio.

A fine giornata, dopo aver infastidito e spaventato centinaia di turisti, portano a casa tra i 150 e i 200 euro. Il ché a fine mese fa uno stipendio di tutto rispetto, circa seimila euro. A fare i conti in tasca alle nomadi è il Tempo con un’inchiesta che mette a nudo una piaga romana, ma che è anche comune alla gran parte delle stazioni ferroviarie d’Italia. “Puntano il turista disorientato, lo scortano fino alla biglietteria o all’edicola, si fanno consegnare i soldi per il pagamento e poi pretendono la mancia, altrimenti scattano le minacce – scrive Erica Dellapasqua – l’elemosina diventa estorsione alla stazione Termini di Roma, dove il traffico di arrivi e partenze è gestito da tre bande che si dividono (e si litigano) la clientela guadagnando con la cresta su biglietti o altri acquisti”.

È un vero e proprio stalking. Le rom, quasi tutte minorenni, prendono di mira le biglietterie self service. È qui che la maggior parte dei turisti si ferma per comprare i biglietti. “Arriviamo a scambiare 150, 200 euro al giorno ciascuna”, spiega una edicolante. Si dividono in bande: c’è chi sta nel mezzanino della metropolitana, chi si piazza davanti alle scale mobili che portano ai binari, chi appunto ha il monopolio delle macchinette fai-da-te. È quest’ultimo gruppo, circa una trentina, che riesce a portare a casa la maggior parte dei soldi. C’è chi, per esempio, “aiuta” gli stranieri a cambiare i soldi e ne requisisce una parte. Chi, invece, si limitare a dare istruzioni nell’uso delle biglietterie. E, per questo, pretendono una elemosina. Se qualcuno osa rifiutarsi, ecco apparire immediatamente un rom di qualche anno più grande. Si passa alle minacce. E il turista – immancabilmente – sgancia i soldi.

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/elemosina-scippi-minacce-cos-zingare-stazione-sintascano-1033894.html

EVIDENZA, Roma

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