Costretta a prostituirsi e a consegnare i guadagni ai suoi aguzzini, una ragazza romena di 22 anni ha trovato il coraggio di sporgere denuncia ai carabinieri, che hanno eseguito cinque fermi. E’ successo a Roma questa mattina.
A finire in manette, durante il blitz dei militari, due uomini e tre donne, connazionali della vittima. La ragazza circa otto mesi fa era stata attirata in Italia con la promessa di un lavoro stabile e sicuro, ma una volta a destinazione è stata privata dei documenti, intimidita con minacce di morte e costretta a prostituirsi sulle strade della capitale. La 22enne veniva accompagnata sul posto di lavoro da uno dei due connazionali, di 26 e 32 anni, e controllata durante l’attività, a turno, da altre tre ragazze che si prostituivano con lei nella zona. Al termine della giornata la ragazza doveva consegnare i soldi guadagnati ai suoi aguzzini per non incorrere in punizioni severe.
Stanca dei continui soprusi la giovane, ieri notte, ha provato a ribellarsi non consegnando l’incasso ma è stata malmenata dalle tre che la controllavano sulla strada. I carabinieri, avvisati dalla vittima, a seguito di indagini, questa mattina hanno individuato e fermato i cinque. Dagli accertamenti è emerso che uno di loro dava disposizioni e gestiva le ragazze nonostante si trovasse già agli arresti domiciliari per reati contro il patrimonio.
I due uomini sono stati portati a Regina Coeli mentre le donne sono state condotte a Rebibbia. Dovranno rispondere a vario titolo di sfruttamento della prostituzione, estorsione e lesioni aggravate.
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