Roma: allarme Tubercolosi tra i nomadi. E li portano nelle scuole!

05-06-2012

(Ciampino) – Un nuovo caso di tubercolosi in una scuola del decimo Municipio di Roma scatena e riaccende la polemica intorno al campo nomadi “La Barbuta” riguardo non solo all’ampliamento e alla permanenza di quel malsano insediamento ma più specificatamente il fallimento delle strategie di inclusione Rom. «Siamo tutti a conoscenza – ha detto il Segretario e Capogruppo in Consiglio comunale dell’Udc ciampinese Elio Addessi nonché Vicepresidente di Anci Lazio – dei risultati delle statistiche relative alla diffusione del morbo della Tbc nel Lazio, statistiche dalle quali già 4 anni fa emergeva un dato allarmante: oltre il 70% dei casi di tubercolosi veniva riscontrato su soggetti alloggiati nei campi rom. Siamo qui nuovamente a chiedere al Sindaco di Roma Alemanno un’assunzione di responsabilità visto che è innegabile che la tubercolosi costituisce tuttora un rilevante problema di sanità pubblica, per il cui controllo è necessario un intervento organico di riduzione della diffusione della malattia nella popolazione a rischio, come lo è quella accampata a “La Barbuta”». «Chiediamo anche alla collega Belviso – ha aggiunto il Vicepresidente vicario di Federsanità nonché Presidente delle Donne Anci Gabriella Sisti – se il Comune di Roma sta rispettando le linee guida per il trattamento antitubercolare predisposte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e se, come più volte da lei stessa pubblicizzato con slogan, abbia effettuato i test di Mantoux sulle popolazioni Rom».

Tutte “parole”, non esiste altra soluzione al “problema Nomadi” che non sia il totale smantellamento dei Campi. Il resto è solo fuffa.

Quando sentite il politico di turno, come in questo caso, voler risolvere il problema Zingari “includendo”, questo significa che i loro figli andranno a scuola con i vostri. Con questi bei risultati.

http://www.castellinews.it/index.asp?act=v&id=23140&20120605

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