Reggio Emilia: “Nuovi italiani” escono da scuola e rapinano negozio

06-05-2013

Hanno anticipato l’uscita da scuola e hanno pensato bene di fare una sosta all’Oviesse per rifarsi il guardaroba, ma senza passare per la cassa. Una volta scoperti, però, la reazione è stata piuttosto violenta: uno ha mandato in ospedale una commessa colpendola con una gomitata al volto; l’altro ha cercato di fuggire, ma una volta intercettato dai carabinieri ha reagito colpendo i militari.

E’ l’epilogo della vicenda che vede come protagonisti due giovanissimi, ora arrestati dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Reggio. Si tratta di Rafael Lima De Sales, 19enne di nazionalità brasiliana residente a Bagnolo: è accusato di rapina impropria. E dell’amico Nana Quainoo Obed, ghanese di 20 anni abitante in città: deve rispondere del reato di tentato furto e resistenza a pubblico ufficiale.

Tutto è accaduto venerdì, verso le 13.

Nel negozio di abbigliamento in via Emilia San Pietro i due sono alla ricerca di alcuni capi di abbigliamento. Li scelgono, li provano. Poi, però, invece di andarli a pagare li nascondono in uno zaino.

La mossa, però, non sfugge all’occhio del personale preposto alla sicurezza che interviene. Il giovane ghanese riesce a fuggire, mentre il brasiliano viene bloccato: non prima, però, di riuscire a rifilare una violenta gomitata al naso della responsabile dell’esercizio commerciale, causandole un trauma che le richiede di passare al pronto soccorso dell’ospeldae Santa Maria Nuova: ne avrà per un paio di giorni.

Dall’Oviesse, intanto, parte la chiamata al 112. Sul posto interviene una pattuglia del Radiomobile.

Sul posto i militari hanno modo di accertare quello che è accaduto: il tentato furto di abbigliamento sportivo per un valore di quasi 100 euro.

I carabinieri si sono subito messi alla caccia del ragazzo ghanese. Non c’è voluto molto: poco dopo lo hanno rintracciato nei pressi del parco del Popolo. La descrizione corrispondeva esattamente a quella fatta dai gestori dell’Oviesse.

Il giovane, in un ultimo tentativo di scappare dai carabinieri, non ha esitato a ribellarsi alla stretta del militare che lo aveva fermato, causandogli una lesione al braccio – tre i giorni di prognosi – prima di essere comunque bloccato definitivamente dai colleghi. Per lui è scattato l’arresto per furto aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Ieri mattina i due, difesi dall’avvocato Marco Pinotti, sono comparsi davanti al giudice, Cristina Beretti. L’arresto è stato convalidato e, in attesa del processo, sono stati rimessi in libertà.

"I "nuovi italiani" sono una risorsa"

EVIDENZA

RSS Feed Widget

Lascia un commento