Profugo nigeriano rapisce minore e la segrega al Cara di Mineo per giorni

24-10-2015

E’ stato arrestato ed è adesso recluso nel carcere di Caltagirone un profugo nigeriano di 29 anni, Lucky Edoro, perché, come denunciato da una minorenne, l’avrebbe sequestrata a Canicattì e condotta al Cara di Mineo, in provincia di Catania, e nel centro di Mineo, segregandola in una stanza, avrebbe più volte tentato di violentarla, ma lei ha resistito, è scappata, e si è rivolta ai Carabinieri.

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Alcuni uomini di colore l’avevano prelevata a forza dalla comunità per minori di Canicattì dove si trovava e l’avevano condotta al Cara di Mineo. I fatti si erano verificati lo scorso 18 ottobre. A denunciare il tutto era stata una sedicenne nigeriana. Agli agenti di polizia la minorenne ha raccontato di essere stata rinchiusa in un alloggio per consumare rapporti sessuali, ma fortunatamente era riuscita a scappare.

Immediatamente sono scattate le indagini che hanno portato oggi all’arresto di Lucky Edoro, nigeriano di 29 anni, rintracciato al Cara di Mineo.

La minore ha raccontato alle forze dell’ordine di essere stata avvicinata da una piccola auto di colore blu scuro mentre passeggiava da sola per le vie di Canicattì. A bordo del mezzo c’erano due uomini di chiara origine nigeriana. Uno di loro, il passeggero, con un pretesto ha fatto avvicinare la ragazza all’auto per poi trascinarla all’interno minacciandola di morte. Dopo due ore di viaggio l’auto si è fermata nei pressi di una stradina attigua al Cara di Mineo dove il giovane arrestato è sceso dall’auto trascinando con sé la minorenne mentre l’autista si allontanava senza fare più ritorno.

Il nigeriano ha superato la recinzione del centro di accoglienza di Mineo, nel catanese, entrando nella struttura. La giovane è stata rinchiusa in un alloggio al piano terra privo di bagno. Secondo il racconto della vittima, l’arrestato aveva tentato di abusare sessualmente di lei per due volte, ma aveva desistito dopo una sua reazione istintiva, continuando comunque a tenerla rinchiusa minacciandola di ritorsioni nel caso avesse attirato l’attenzione degli altri ospiti del Cara.

Mercoledì scorso, eludendo la sorveglianza del suo carceriere, la ragazzina è riuscita a scappare fermando l’auto dei poliziotti a cui ha raccontato l’accaduto, dichiarando inoltre di essere in grado di riconoscere l’uomo dal database dell’amministrazione del Cara.

L’uomo è stato rintracciato nel proprio alloggio e sottoposto in stato di fermo di indiziato di delitto per sequestro di persona, tentata violenza sessuale e minacce gravi. Per lui si sono spalancati i cancelli del carcere di Caltagirone.

http://www.ecodisicilia.com/2015/10/23/catania-tentata-violenza-sessuale-sequestro-di-persona-arresto/

Catania, EVIDENZA

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