“Profughi”: scandalo continuo. Altro arresto di “profugo spacciatore” nella stessa struttura

21-09-2012

Massa Marittima: Scrive il presidente della Società della Salute Colline Metallifere Luciano Fedeli dopo la notzia che due profughi rifugiati nel nostro Paese sono stati scoperti dalla polizia a spacciare droga: “I fatti accaduti il 13 settembre sono gravi e non tollerabili – dice Fedeli – A seguito di una verifica effettuata dalla Polizia in prossimità della stazione di Grosseto due ospiti delle strutture delle Piane e di Gerfalco sono stati sorpresi a spacciare droga. Sono state quindi messe in atto le conseguenti perquisizioni alle strutture di accoglienza e un ragazzo richiedente asilo è stato arrestato. La Società della Salute, che si occupa del progetto di accoglienza e integrazione migranti nelle Colline Metallifere, ha immediatamente inviato le opportune segnalazioni a tutte le autorità competenti avvertendo i sindaci dei territori interessati, la protezione civile, la Prefettura e i responsabili della Regione Toscana. Allo stesso tempo sono state avviate le procedure giudiziarie e, da parte del Consorzio con tutti gli enti locali e le istituzioni, verranno messe in atto le misure necessarie per dare un chiaro segnale a tutti gli altri ospiti di intransigenza verso questi comportamenti. Non possiamo accettare infatti che si verifichino reati di alcun genere all’interno del gruppo di rifugiati. Proteggiamo chi è fuggito dalle atrocità della guerra e con umiltà ha richiesto il nostro aiuto impegnandosi per entrare a far parte della comunità ma non serbiamo nessuna tolleranza per chi non rispetta le leggi del nostro Paese. Non abbiamo bisogno infatti di aumentare la criminalità in Italia. Nonostante si tratti di una episodio isolato abbiamo provveduto ad accrescere il controllo grazie anche all’aiuto e alla collaborazione della rete istituzionale. Auspichiamo però che i cittadini non commettano l’errore in cui è facile cadere in queste circostanze: non bisogna generalizzare e un comportamento sbagliato non deve infangare le buone pratiche messe in campo nel lungo e complicato percorso di accoglienza. Ci sono persone all’interno delle strutture che con passione e sacrificio stanno provando a ricostruirsi una vita e loro meritano rispetto” conclude.

http://www.maremmanews.tv/it/index.php?option=com_content&view=article&id=23026:societa-della-salute-su-profughi-spacciatori-nessuna-tolleranza-per-chi-commette-reato&catid=42:cronoca&Itemid=54

Ma quale episodio isolato. Innanzitutto, grazie a questa debole difesa, veniamo a sapere che, oltre ai due “profughi” ospiti delle strutture su citate a nostre spese, è stato arrestato un altro immigrato nello stesso complesso, a seguito delle perquisizioni successive al primo arresto.

E poi, quanti altri “ospiti” della struttura spacciano e non cadono, per caso, nei controlli effettuati nelle stazioni?
E’ ovvio che questa è solo la punta dell’iceberg, tenendo anche conto di tutti gli arresti per spaccio o stupdo di profughi o sedicenti tali, avvenuti in Italia nell’ultimo anno.

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