Pensionata aggredita in casa da ‘ladri acrobati’

19-01-2015

La palazzina di viale Venezia dove sabato notte si è consumata la rapina in casa FOTOLIVE/FILIPPO VENEZIA

Quasi certamente doveva essere «soltanto» un furto. Invece, è degenerato in rapina. Probabilmente i ladri pensavano che la casa fosse vuota. In realtà, le luci erano spente perché in quel momento la proprietaria, una pensionata bresciana di 74 anni, stava riposando. E così, attorno alle 23 di sabato, in una palazzina di viale Venezia, nello stabile che ospita anche la farmacia, i malviventi sono entrati in azione arrampicandosi come gatti attraverso la grondaia. Con agilità hanno raggiunto il balcone al terzo piano, dove risiede la signora Gabriella, e hanno forzato la porta finestra per avere accesso all’appartamento e iniziare a rubare.
SCENE DIVENTATE ormai un’abitudine, una drammatica consuetudine in ogni quartiere della città. Ufficialmente le statistiche annunciano reati in calo nel Bresciano, dai furti alle rapine, ma non tutti gli episodi vengono denunciati, o per mancanza di fiducia o per paura. Sta di fatto che la signora Gabriella nel sentire i rumori si è alzata dal letto e in salotto si è trovata davanti due uomini sconosciuti. «Erano mascherati», ha raccontato ai carabinieri, mentre effettuavano i rilievi alla ricerca di tracce e di impronte nell’appartamento. Poi ha aggiunto: «Parlavano italiano, ma erano stranieri. Mi hanno spintonata e hanno portato via soldi e gioielli».
SOTTO SHOCK. l’anziana ha avuto la forza di ricordare prima di essere accompagnata al pronto soccorso della casa di cura «Città di Brescia».
Non ha nulla di grave, ma ha provato tanta paura. Nella notte ha fatto ritorno nel suo appartamento, con una prognosi di 5 giorni. Ieri mattina era in casa, ma non era in grado di rispondere. «La signora non sta bene», ha risposto al citofono un uomo con voce straniera. Era il badante. Poco dopo è sopraggiunto il figlio: «Lasciateci in pace. Non abbiamo nulla da dire», ha dichiarato.
Impossibile farsi raccontare quanto avvenuto l’altra sera nella palazzina distante soltanto un chilometro da piazzale Arnaldo, il salotto della città. Il desiderio delle vittime è di dimenticare in fretta, anche se non sarà facile, sia per la signora Gabriela, sia per i familiari e anche per i vicini. «Ho saputo della rapina vedendo i carabinieri – racconta un signore sulla porta -. Abbiamo paura. I ladri entrano anche in un appartamento al terzo piano! Non siamo più sicuri…».
FRATTANTO da parte dei carabinieri della Compagnia di Brescia che hanno effettuato i sopralluoghi con i colleghi del Sis (rilevano le impronte lasciate dai ladri) è caccia aperta ai due malviventi che si sono allontanati dalla palazzina al civico 71 con soldi e gioielli, compresi alcuni cari ricordi di famiglia per un valore quantificato in 3.500 euro.
I carabinieri hanno sentito i vicini alla ricerca di elementi utili alle indagini. Oggi visioneranno le immagini di alcune telecamere di sicurezza puntate sulla farmacia di viale Venezia e sulla strada.
I due ladri potrebbero essere stati ripresi a volto scoperto o mentre si allontanavano dalla palazzina. Chi indaga si domanda come facessero a sapere che in quella casa c’era probabilmente una persona sola e anziana o a immaginare che l’abitazione fosse vuota.

http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/1022722_terrore_per_una_pensionata_aggredita_da_ladri_acrobati/

Brescia, EVIDENZA

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