RAGAZZA VIOLENTATA DA PAKISTANI
NON VOLEVA MATRIMONIO COMBINATO
Come è ovvio, gli immigrati “importano in Italia le loro “tradizioni”, non assimilano le nostre. La cultura viaggia sulle spalle degli uomini che non sono intercambiabili.
Violenza sessuale aggravata e sequestro di persona. Per questi reati i carabinieri della compagnia di Salò, in provincia di Brescia, hanno arrestato due cittadini pachistani, uno classe ’69 l’altro del ’93, rispettivamente zio e nipote. Oggetto degli abusi è una ragazza, residente in Italia da pochi anni, dal 2008 sul Benaco
BRESCIA – Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la giovane era stata promessa in sposa, contro la sua volontà, ad un cugino connazionale che vive in Pakistan.
Ma il matrimonio combinato non andava giù alla ragazza e la sua opposizione è poi diventata il motivo per continue angherie nei suoi confronti. La pressione esercitata dalla famiglia ha fatto sì che un’amica e connazionale, con coraggio, una volta ricevuta la confidenza denunciasse tutto ai carabinieri. Gli investigatori andati nell’abitazione della giovane l’hanno liberata e non senza difficoltà hanno messo insieme le tessere del puzzle.
La pericolosità della vicenda deriva anche dal fatto che la mattina del 26 settembre era stato prenotato un volo per il Pakistan. Il giudice non ha applicato misure coercitive, in attesa di ulteriori decisivi riscontri investigativi: i due sono stati liberati dopo l’interrogatorio. La ragazza, intanto, è stata affidata dai carabinieri ad una struttura protetta.
