L’ultimo episodio in ordine di tempo è il furto del motore di una barca parcheggiata nel giardino di una villetta. Ma nel quartiere di Santa Rita, tra le vie Vlacovich, Messedaglia e Antoniazzi, i residenti sono in protesta da oltre tre mesi: da quando tre camper di nomadi si sono fermati in pianta stabile nello spiazzo compreso tra la palestra e l’asilo. Gli abitanti del rione hanno telefonato ai carabinieri lamentando la difficile convivenza con le famiglie Rom e hanno contattato il Comune per rendere nota la situazione. Ma da metà gennaio ad oggi nulla è cambiato e le tre roulotte sono ancora parcheggiate accanto alla palestra.
IL FURTO. Venerdì mattina Giampaolo Lunardi, residente al civico 7 di via Messedaglia, appena sveglio si è reso conto che nel giardino di casa sua c’era qualcosa di strano: gli avevano fatto visita i ladri rubando il motore della barca parcheggiata e utilizzando un angolo del giardino come fosse un bagno. I rilievi sono stati affidati agli agenti della squadra volante della questura, coordinati dal commissario capo Valeria Pace. «Hanno tagliato quattro recinzioni e sono riusciti a rubare un motore che pesa quasi un quintale», racconta Giampaolo Lunardi, ex bancario in pensione, «purtroppo da tempo qui la situazione si è fatta pesante».
IN QUARTIERE. Le famiglie di nomadi hanno fatto il loro arrivo in via Vlacovich verso metà gennaio e sembra siano le stesse che si erano accampate a Voltabarozzo vicino al cimitero, suscitando le ire anche di quei residenti. «I camper di norma sono tre ma a volte crescono di numero», lamentano alcuni abitanti del quartiere, «ci sono cinque o sei ragazzini che girano tutto il giorno e alcuni hanno anche il coltello in tasca. Non riusciamo ad abituarci ai loro modi incivili: spesso infatti utilizzano come toilette il terreno incolto che confina con la palestra, dando uno spettacolo veramente indecente. I genitori dei ragazzini iscritti alle attività sportive stanno addirittura pensando di cambiare. La situazione è veramente invivibile».
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