Omicido stradale: il Romeno era ubriaco e senza patente

22-06-2012

L’AQUILA – Gli agenti della polizia municipale dell’Aquila, hanno posto in stato di fermo (indiziato di delitto) con l’accusa di omicidio colposo e lesioni personali, Niklai Sorbu, di 35 anni, cittadino di nazionalità romena ma da anni residente all’Aquila.

L’uomo ha investito e ucciso nel pomeriggio di ieri Anna Maria Ciuffetelli di 57 anni, aquilana, dipendente dell’ateneo del capoluogo. Il marito, Luigi Manieri, lavora in Regione nella segreteria dell’assessoreGianfranco Giuliante ed è stato candidato alle ultime elezioni amministrative nel capoluogo.

Gli investigatori hanno accertato che il romeno guidava con la patente ritirata e con un tasso alcolemico di parecchio superiore alla legge.

L’incidente si è verificato in via San Giacomo dove la vittima stava per incontrarsi con una straniera di circa 40 anni che la stava aspettando seduta sulla sua macchina.

Insieme avrebbero dovuto visionare una casa. Proprio nel momento in cui le donne si stavano incontrando è piombata la macchina, una Audi 4 condotta da un romeno che ha travolto la 57enne aquilana ferendo in modo grave anche la straniera che era seduta in macchina ma con le gambe fuori dall’abitacolo.

Gli investigatori hanno accertato anche che l’uomo viaggiava a velocità sostenuta.

Sull’asfalto non sono state rinvenute tracce di frenata e la vittima è stata rinvenuta a una trentina di metri dal punto d’impatto con la macchina.

Dopo gli accertamenti del caso, il sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, ha disposto per il romeno il fermo di indiziato di delitto.

Gli inquirenti lo hanno trasferito nel carcere dell’Aquila, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Leggiamo le sedicenti reazioni dei politici e delle varie pseudo-associazioni , nessuno ha il coraggio di mettere in connessione, ciò che l’evidenza rende ovvio: è l’immigrazione il principele motivo per l’escalation di questi crimini.

Autovelox e altre stupidaggini possono essere utili per normali cittadini, non certo per immigrati senza patente che non hanno nulla da perdere e da temere.

Quindi, l’unico modo di frenarne l’impatto è eliminare la causa che genera l’effetto: bloccare l’immigrazione.

LE REAZIONI


LIRIS: ”NECESSARIE PIU’ FORZE DELL’ORDINE”

La tragedia che ieri ha colpito la famiglia Manieri nella persona della signora Anna Maria Ciuffetelli travolta e uccisa da un auto, sottolinea in modo eloquente il problema sicurezza più volte sollevato a gran voce dai cittadini nonché dalle istituzioni”.

COsì l’assessore provinciale Guido Liris, che recentemente si è espresso in relazione alla carenza di personale di vigilanza nonché alla paventata decisione di trasferimento degli agenti di polizia accorpati nella fase post-sisma nel distretto dell’Aquila, esprime innanzitutto il dolore personale all’amico Luigi Manieri e si fa portavoce del cordoglio dell’amministrazione che rappresenta.

“Aspettare l’autobus sotto casa è un gesto di normale quotidianità che tutti noi abbiamo fatto – dice Liris – non è più normale se può trasformarsi in tragedia, dire che la strada che conduce a San Giacomo è ritenuta da tutti pericolosa perché percorsa ad alta velocità, non depone contro la strada stessa, piuttosto induce a considerare che probabilmente bisognerebbe concentrare sulla stessa un maggiore controllo, maggiori deterrenti, maggiori forze dell’ordine”.

“Si torna – sottolinea Liris – inevitabilmente al problema della sicurezza del nostro territorio. Solo nella giornata di ieri la stampa ha riportato un bollettino di guerra: episodi di furti, rapine avvenute per strada, tentativi di estorsione e infine l’investimento della signora Ciuffetelli, inducono a pensare che ormai abitiamo ‘la terra di nessuno’, ci sentiamo in pericolo nelle nostre case e a percorrere le nostre strade”.

“Di contro, apprendiamo che nell’ottica della riorganizzazione degli enti e della razionalizzazione delle spese, il dipartimento di Pubblica sicurezza intende cessare la collaborazione degli agenti che nella fase post-sisma erano stati richiamati in servizio all’Aquila: è sicuramente necessario riconsiderare che l’emergenza all’Aquila non è finita con il cessare delle scosse, ma che è proprio la fase post-sima a determinare un cambiamento radicale della quantità, qualità, e dislocazione degli abitanti – afferma Liris – è conseguente e urgente, quindi, la necessità di ridisegnare un sistema capillare di controllo, prevenzione e repressione potenziando necessariamente il numero di agenti attingendo, se necessario, alle relative graduatorie”.

“Che senso ha impegnarsi nella ricostruzione delle case, delle chiese, delle scuole per poi consegnare il tutto a chi nel frattempo ha perso la propria identità, la fiducia nelle istituzioni, il senso di appartenenza ad una comunità omogenea, culturalmente e storicamente votata alla legalità ed al rispetto delle leggi? – si domanda l’assessore – Nel mio discorso desidero che si legga la necessità di interpretare ed esprimere la rabbia, la paura e l’indignazione palpabili tra la nostra gente; sicurezza e legalità: forse ancor prima delle case, è questo che la gente vuole; la sensazione generale è che ri-costruire sulle sabbie mobili può essere pericolosissimo”.

DURANTE: ”SERVONO AUTOVELOX E NUOVI MARCIAPIEDI”

Il consigliere comunale dell’Aquila Adriano Durante (Cattolici democratici), nell’esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia della donna che ieri ha perduto la vita, investita da un auto lungo la strada di San Giacomo ricorda, in una nota, l’estrema pericolosità di quella via, anche per il continuo passaggio di mezzi pesanti.

“Purtroppo – ha dichiarato Durante – su quella strada vengono costantemente disattesi i limiti di velocità. Chiedo pertanto al comandante della polizia municipale, Eugenio Vendrame, di prendere provvedimenti immediati, anche posizionando lungo la strada rilevatori di velocità per immortalare le automobili indisciplinate”.

“Allo stesso tempo – aggiunge Durante – mi preme sollecitare anche l’architetto Gianlorenzo Conti, perché il progetto, già finanziato, che prevede l’allargamento della strada e la realizzazione lungo la stessa dei marciapiedi, venga al più presto integrato della documentazione necessaria per indire finalmente la gara”.

ITALIA VERA: ”STATO NON SA FERMARE STRAGI”

“Fin tanto che si continuerà a parlare di omicidio colposo, con le leggi vigenti, sulla strada si continuerà a morire. L’individuo che ha ucciso Annamaria Ciuffetelli non poteva guidare, non doveva guidare. Non è colpa è dolo. Non è un ‘incidente’ è un reato gravissimo che si chiama omicidio. L’incidente è dovuto al caso, qui il caso non c’entra. E lo Stato è corresponsabile di questa morte, come di altre migliaia che avvengono ogni anno nel nostro Paese perché non è in grado di fare interiorizzare la norma, non è in grado di fermare la strage quotidiana a causa di leggi non adeguate al reato che culturalmente non è neanche inteso come tale”.

A parlare è Erina Panepucci, mamma di Giuseppe Magnifico, ucciso nel 2005 a soli 22 anni, e fiduciaria del neonato movimento L’Italia vera voluto dalla scrittrice e attivista per i diritti delle vittime Barbara Benedettelli.

“Un movimento – continua la Panepucci – nato per tutelare la vita umana e per affermare i diritti fondamentali della persona. Il primo diritto da tutelare non è quello della libertà di uccidere impuniti, ma di vivere ed esistere di ogni cittadino. Le pene siano effettive e adeguate, solo così si riuscirà a cambiare la cultura attuale più attenta alla libertà di agire anche a costo della vita altrui, che alla libertà di esistere in mezzo agli altri”.

PLACIDI (CATTOLICI DEMOCRATICI): “NEL PROSSIMO BILANCIO FONDI PER SICUREZZA”

Non si può morire travolti da un’auto che, a folle velocità e condotta senza patente, uccide.

Non si può restare impassibili difronte ad una rapina fatto in pieno giorno ai danni di un ignaro professionista, in una centralissima e oltretutto, trafficata via della nostra città. Non si può assistere e basta.

Questi due gravi episodi accaduti tutti nella sola giornata di ieri sono solo l’epilogo di una triste cronaca, in una Città che lentamente sta vedendo stravolgere il suo modo di essere e la sua tanto difficile sopravvivenza nel post sisma.

La recente, giusta quanto necessaria, denuncia presentata dal sindaco rispetto alla necessità di mantenere gli organici delle forze dell’ordine presenti a L’Aquila, oggi appare ancora più necessaria, così come la responsabilità di evitare più possibile quanto accaduto, spetta anche alla nostra amministrazione. Non possiamo infatti dimenticare che l’aumento della vigilanza anche attraverso la videosorveglianza è oggi un forte deterrente contro la criminalità, mentre la realizzazione di efficaci dissuasori per il traffico, sono oramai ineludibili.

In passato questo argomento è stato spesso al centro dell’attenzione del Consiglio comunale e dell’intera amministrazione ma, giammai, si sono prese decisioni definitive e soprattutto utili per la sicurezza del cittadino.

Dopo questa ennesima triste giornata, non possiamo più essere distratti e pertanto ora spetta all’amministrazione prendere provvedimenti preventivi e precauzionali definitivi.

Proporrò pertanto che nel prossimo bilancio che il Consiglio comunale dovrà approvare, vengano iscritte le somme necessarie per la realizzazione di veri ed efficaci dissuasori per il traffico auspicando che la Giunta e l’assessore competente sappiano prevedere un efficace piano interventi e realizzazione di tutte quelle opere pubbliche necessarie ad accrescere il livello di sicurezza dei cittadini.

Rispetto al disagio per l’aumento di fenomeni di delinquenza, non mancherò di favorire, anche qui, interventi destinati alla difesa del cittadino, contro ogni tipo di violenza e sopruso, attraverso la videosorveglianza e tutti e quegli strumenti che possano pervenire e stroncare sul nascere atti criminosi e delinquenziali.

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/laquila-travolta-e-uccisa-arrestato-pirata-era-ubriaco/481658-4/

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