Colpo di scena nell’udienza di venerdì mattina: il giudice per l’udienza preliminare ha deciso infatti di effettuare il prelievo della saliva a due operai macedoni che si trovavano al lavoro in un cantiere nei pressi del luogo del delitto, a Ripe di Civitella (Teramo). Il prelievo servirà ad individuare altro Dna, oltre quello di Salvatore Parolisi, eventualmente presente sulla bocca della donna di Somma Vesuviana.
LA NUOVA PISTA – La novità emersa nel corso dell’udienza a porte chiuse, durata quasi sei ore. Il legale delle parti civili, Mauro Gionni, si limita a commentare: «Ogni elemento che possa portare all’accertamento della verità».
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