Occupano casa e pestano operatrice Comune: “Ora è nostra”

21-11-2016


Il Giorno
San Siro, dipendente Aler aggredita: “Io, presa per i capelli e poi …
Il Giorno
Milano, 21 novembre 2016 – «Mi hanno presa per i capelli e mi hanno sbattuto la testa contro il muro. Poi sono stata cacciata fuori dall’alloggio occupato, con …

Era mai capitato finora?
«Lavoro in Aler da 7 anni e da due e mezzo intervengo in caso di occupazioni abusive. Mi capita spesso di essere insultata e spintonata ma mai nessuno era arrivato fino a questo punto. C’è troppa aggressività nei nostri confronti, c’è chi si sente autorizzato a fare quello che vuole, anche in presenza delle forze dell’ordine. Noi ispettori dobbiamo sempre stare molto attenti, ogni volta non sappiamo mai chi ci troveremo davanti».

Adesso ha paura?
«Paura no. Ma sento che c’è tensione. Eppure noi ispettori parliamo sempre tranquillamente con tutti, spieghiamo a chi occupa che non verrà lasciato in mezzo a una strada, che l’alternativa è un posto al caldo. Certo, il nostro compito è quello di far rispettare la legalità, ma lo facciamo coi dovuti modi, con accanto gli assistenti sociali».

Come mai non avete chiesto subito il supporto delle forze dell’ordine?
«Noi siamo arrivati in via Ricciarelli alle 20. Come sempre, prima di chiamare chiunque, siamo andati a constatare la situazione».

E cos’avete trovato?
Siamo saliti al terzo piano della scala F, abbiamo notato che la lastra di protezione era stata divelta e che al posto della porta c’era una tenda. Dentro l’alloggio, un uomo romeno con un bambino, che alla nostra vista è uscito. Il mio collega ha poi contattato le forze dell’ordine per segnalare l’occupazione abusiva e chiesto l’invio di assistenti sociali. Non ha fatto in tempo a chiudere la telefonata che subito è stato raggiunto da due ragazze romene, con due bambini. Volevano entrare in casa e lo hanno preso a calci e pugni, insultandolo. Dopo poco, il ballatoio si è riempito di persone che davano sostegno alle due donne. Quando il mio collega si è spostato di lato, dolorante, quelle donne si sono accanite su di me».

Ed è scattata la seconda aggressione…
«Mi hanno afferrata per i capelli, sbattuto la testa contro il muro e spinta fuori, picchiandomi. A quel punto ho sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine, per aggressione oltre che per occupazione abusiva».

E poi?
«Sono arrivati i carabinieri e il 118. Ma il fatto che ci fossero le forze dell’ordine non ha cambiato l’atteggiamento di quelle persone: si sentivano autorizzate a fare qualunque cosa».

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EVIDENZA, Milano

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