Notte fonda: trova tre ladri nella camera dei figli. Spara…

11-07-2012

CASERTA — Giustizia «fai da te» sul Matese, l’unica possibile nell’Italia di oggi.

Un metalmeccanico uccide un ladro. La gente non ha dubbi e si schiera al fianco dell’uomo: «Ha fatto bene, da mesi siamo terrorizzati dalle scorribande di immigrati senza scrupoli, colpivano particolarmente le case più isolate». Erano almeno tre gli immigrati che tentavano di svaligiare un’abitazione isolata nelle campagne di Gioia Sannitica; il proprietario scorge uno dei ladri mentre cerca di entrare nella camera da letto dove dormono due dei suoi tre figli, imbraccia il fucile da caccia e lo uccide con due colpi.

Si libera del cadavere gettandolo nel vicino fiume Volturno. Dopo quattro giorni, Giovanni Capuozzo, 42 anni, pensava di averla fatta franca. Invece, fa scoprire ogni cosa la moglie del ladro che denuncia la scomparsa del marito. La donna, inoltre, probabilmente informata dai complici dell’uomo, fornisce ai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, indicazioni precise sulla casa dove la banda – nella notte a cavallo fra il 5 e il 6 luglio – aveva tentato di rubare.

IL RITROVAMENTO – Ieri, martedì pomeriggio, la confessione dell’omicida – assistito dall’avvocato Ercole Di Baia – che permette agli inquirenti anche di ritrovare il corpo di Dashamir Xhepa, 39enne di origine albanese con numerosi precedenti penali alle spalle. L’accusa contro il metalmeccanico con la passione per la caccia è di omicidio e occultamento di cadavere. Sono stati i vigili del fuoco di Caserta a ripescare il corpo dell’albanese nel fiume Volturno, a poche centinaia di metri dal luogo in cui Capuozzo l’aveva gettato. La salma del 39enne è stata trasportata preso l’istituto di medicina legale di Caserta per l’esame autoptico. Sul posto per coordinare le indagini è arrivato il sostituto procuratore della Repubblica sammaritana, Silvio Marco Guarriello. I fatti si innestano in una periodo in cui le campagne del Matese, ed in particolare quelle comprese fra i comuni di Gioia Sannitica e San Potito Sannitico, vengono sistematicamente battute da bande di ladri. Questo dettaglio, probabilmente, ha spinto molte persone ad esprimere solidarietà e ammirazione verso Capuozzo.

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/caserta/notizie/cronaca/2012/11-luglio-2012/uccide-ladro-getta-fiume-quattro-giorni-cede-confessa-201963541794.shtml

Probabilmente, se non vivessimo in un paese dove accade questo: http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/si-difende-dagli-zingari-il-giudice-rovina/
Il coraggioso padre di famiglia si sarebbe subito rivolto ai Carabinieri, e non sarebbe stato costretto ad occultare il cadavere di chi era entrato, di notte, nella cameretta dei suoi figli.
E le istituzioni lo avrebbero premiato per avere difeso la propria famiglia.

Invece, le istituzioni sono al servizio di ladri, prostitute e assassini (quelli veri). Talmente tanto, lo sono, che le famiglie di costoro sanno di potersi rivolegere a loro, per avere “giustizia” e, sicuramente, un lauto risarcimento in denaro.

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