Non indossa il Burqa: massacra la figlia. Morsi e bastonate

08-06-2012

Un pestaggio in piena regola. Con la vittima ricoverata in ospedale per un trauma cranico, ecchimosi su tutto il corpo, ematomi da colpi inferti con corpi contundenti. E perfino morsi in ogni parte del corpo. Il bersaglio è una ragazza di 14 anni e questo è il quadro clinico drammatico che risulta dai referti medici: 20 giorni di prognosi. E l’affidamento ai servizi sociali.

Il dramma si consuma tra le mura domestiche, a Ostia. Perché lei, la vittima inconsapevole, è egiziana e ha la “colpa” di voler vivere “all’occidentale”. Forse non voleva indossare il Burqa.

Ma la famiglia questo proprio non lo può accettare. Questo è un oltraggio al pudore. E così l’aguzzina diventa una madre quarantenne trapiantata a Roma che, alle prese con le intemperanze di una figlia 14enne che non si vuole sentire diversa e si ribella alle convenzioni, sfoga così la sua rabbia e il suo disapprovazione per questo stile di vita. All’ennesima lite volano calci e pugni, colpi inferti addirittura con oggetti contundenti trovati per casa.

La follia si scatena il 6 giugno scorso, a causa dell’ennesimo violento diverbio. Prosegue anche la mattina seguente, appena sveglie. Ma lei, la ragazza, va a scuola lo stesso. Poi all’uscita quasi crolla e a causa dei dolori fortissimi chiede aiuto al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia. Ci arriva con lividi ed ecchimosi su tutto il corpo, morsi, ematomi e ferite, che insospettiscono all’istante i medici. Sono tutti i segni di un pestaggio. Così l’allarme arriva subito ai carabinieri. Ricostruita la vicenda, la madre è stata denunciata per maltrattamenti e lesioni, mentre la ragazza è stata affidata ai servizi sociali del Comune.

http://affaritaliani.libero.it/roma/pestata-a-sangue-dalla-madre-egiziana-e-voleva-vivere-all-occidentale-08-06-2012.html

 

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