Milano: sporcizia, cibi scaduti e cancerogeni, sequestri nei ristoranti cinesi

18-03-2012

Pesce avariato, sanzioni per oltre 13 mila euro: cibo scaduto e sporcizia Multe a ristoranti orientali

Nel mirino il «Wasabi», nel cuore di Brera, il «Mei Lin» di via San Giovanni sul Muro, e il «Giardino di Giada» di via Palazzo Reale

MILANO – Che cosa mangiamo nei ristoranti milanesi, specie quelli a cucina cinese o cino-giapponese, gestiti da cittadini cinesi? Le norme igieniche vengono scrupolosamente rispettate? Hanno cercato di scoprirlo gli agenti di due commissariati cittadini supportati dagli specialisti dell’Annonaria della polizia locale. Una task force che ha battuto alcuni bar e ristoranti della zona Centro e di Bonola. I risultati fanno impensierire e le sanzioni sono state pesanti: parliamo di merce scaduta, cibo avariato, mancanza di pulizia, di multe per decine di migliaia di euro.

Ma la cosa che più impressiona è che risultano coinvolti anche ristoranti del centro, conosciuti e ben frequentati. Come il Wasabi di via Ponte Vetero, nel cuore di Brera, il cui titolare (cinese, quarantenne) è stato denunciato dopo che poliziotti e vigili avevano sequestrato la bellezza di 40 chili di carne e pesce «non a norma». In questura spiegano che i colleghi del comissariato Centro hanno comminato tre sanzioni per detenzione di alimenti privi di tracciabilità e tre sanzioni per scarsa pulizia delle apparecchiature. I ristoranti colpiti? Oltre al Wasabi, il «Mei Lin» di via San Giovanni sul Muro (non lontano da Piazza Cairoli) e il «Giardino di Giada» di via Palazzo Reale, praticamente in piazza del Duomo, proprio all’ombra della Madonnina.

I controlli eseguiti in questi due ultimi locali hanno portato alla luce anche altre irregolarità. Per questo sono stati inflitte sanzioni per detenzione di alimenti scaduti e perché i due locali erano sprovvisti delle idonee indicazioni previste dalla legge. Il Wasabi, tra le altre cose, è stato sanzionato per omessa attuazione delle procedure previste nel piano di autocontrollo. Le multe elevate ammontano a 13.500 euro. Il blitz congiunto di polizia e vigili urbani ha centrato medesimi obiettivi anche in altre parti della città. È toccato agli agenti del commissariato Bonola controllare altri locali pubblici (tra cui alcuni bar) nella zona di loro competenza.

Così gli agenti sono andati in un bar-torrefazione di via Dolci dove hanno trovato alimenti scaduti distruggendo addirittura in loco tre confezioni di salsa scadute. Per questa infrazione e per non aver ottemperato a predisporre il manuale di autocontrollo, il titolare dell’esercizio è stato multato di 5.200 euro. Durissima multa (15.200 euro) anche contro il bar «Falterona» di via Monte Falterona. I poliziotti di «Bonola» hanno scovato bevande scadute e la mancata informativa ai clienti della presenza di telecamere a circuito chiuso. Entrambi i locali sono di proprietà di cittadini cinesi.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_marzo_17/cibo-scaduto-avariato-multe-ristoranti-cinesi-giapponesi-2003718277513.shtml

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