Milano: la metro nella morsa dell’immigrazione

15-04-2012

Milano, il Comune “elimina” il reparto speciale dei Vigili Urbani, per un “rapporto più delicato con chi sbaglia”, parole di Pisapia, la criminalità immigrata è sempre più agguerrita.

Zingari, Romeni e Africani si dividono le nicchie criminali della città.

Nella metro, agiscono i gruppi di Zingari e Romeni: controllano il mercato dello spaccio, del borseggio e aggrediscono ignari cittadini.
Si avvicina prima la ragazzina, la seguono due uomini. Camminano per qualche metro alle spalle di una donna: è appena scesa dal metrò e sta salendo le scale, ha la borsa a tracolla. Uno dei due uomini fa un cenno alla ragazza per indicarle la vittima. Poi si avvicina all’altro: stanno stretti, fanno schermo, per evitare che qualche altro passante si accorga di quel che sta per succedere. La ragazza infila una mano nella borsa della donna, che continua a salire le scale senza accorgersi di nulla. Fruga per qualche secondo, alla fine tira fuori il portafogli. È in quel momento che intervengono due vigili in borghese, che stavano seguendo la scena confusi tra i passeggeri del metrò. Fermata Lanza, linea «verde», qualche minuto dopo le 16 del 30 marzo scorso: la ragazzina/borseggiatrice ha 17 anni e una serie di precedenti.

Non è il solo episodio: ci sono altri furti, altri borseggi, un caso di spaccio di eroina. Sempre alle fermate della metropolitana. E (quasi) sempre sulla linea 2. Una decina di arresti in poco più di un mese. La banda di borseggiatori e spacciatori romeni si muove sempre in piccoli gruppi, due o tre persone. Maggiorenni e minorenni insieme: di solito i ragazzini sono quelli che materialmente infilano le mani nelle borse e nei cappotti dei passeggeri, per poi passare i portafogli agli altri che fanno da «palo» e spesso anche da «schermo» ai borseggi, per evitare che qualcuno chieda soccorsi o possa intervenire. Azioni sempre rapidissime, gruppetti che si avvicinano alle vittime e poi si disperdono. Nelle ultime settimane il Nucleo tutela trasporto pubblico (Nttp) della Polizia locale, l’unità dei vigili specializzata per la sicurezza sui mezzi (tram, bus e metrò), si sta concentrando su questa banda. Con una sequenza di interventi e arresti a ritmo continuo.

Fermata Sant’Agostino, ore 12 e mezza, 7 marzo. Due ragazzi si avvicinano a una donna sulle scale, uno apre la cerniera della borsa, l’altro rimane qualche passo indietro. Il primo tira fuori un portafogli e lo passa al complice. I vigili intervengono e riescono a fermare uno dei borseggiatori, l’altro fugge. Il portafogli viene ritrovato poco dopo, abbandonato a terra in via Savona, senza i 60 euro che c’erano dentro. L’episodio successivo è ancora più grave, accade a metà pomeriggio alla fermata di Porta Genova, il 21 marzo. I vigili sono in auto e una donna li ferma, racconta di aver visto un ragazzo che borseggiava un passeggero, lo descrive, spiega come è vestito. Gli agenti della Polizia locale scendono in metrò e notano un giovane che corrisponde alla descrizione: sta passando qualcosa a un uomo sui 25/30 anni. Gli agenti dell’Nttp intervengono: i due si separano, un vigile insegue l’adulto, che lo spinge, lo fa cadere a terra e riesce a scappare. Il ragazzino viene bloccato. Ha 17 anni e due dosi di eroina addosso: una in tasca, l’altra nel portafogli, confezionate in bustine di plastica identiche a quella che stava spacciando poco prima. Nel giubbotto gli trovano 20 euro (il prezzo dell’eroina appena venduta) e un buono acquisto per un negozio, intestato a una donna. Gli agenti la contattano. Scoprono che anche lei è stata borseggiata: il 7 marzo, alla fermata del metrò Gorla, intorno alle 17 del pomeriggio.

Ancora metrò «verde», Sant’Agostino, 13.30 del 29 marzo. Un ragazzo si accorge del furto e riesce a bloccare il ragazzino che gli sta prendendo il portafogli, lo porta fino al «gabbiotto» dell’Atm, ma poi il borseggiatore riesce a scappare. Nel frattempo però i vigili hanno bloccato in zona due giovani sospetti: la vittima riconosce uno dei ragazzi che lo stava derubando. Il 3 aprile il cerchio si chiude, ancora sulle scale d’uscita della fermata Lanza, verso largo Greppi, ore 18.30. Solita tecnica, ma più «aggressiva»: a fare da «schermo» è una sola persona, due ragazzini si piazzano ai fianchi di un uomo. Uno gli infila una mano nella tasca destra, l’altro nella sinistra. Fermati, uno dei due riesce a sfuggire. L’altro viene identificato, il copione è sempre lo stesso: 17 anni, molti precedenti per altri borseggi.

Sempre la solita storia: precedenti penali. E allora, perché non sono in galera o, se estinta la pena, espulsi, come da legge sull’immigrazione?

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_aprile_15/borseggi-spaccio-gang-metro-2004083078225.shtml

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