Milano: immigrato molesta bambine. Polizia lo salva dal linciaggio

15-08-2012

Rischia il linciaggio dei vicini dopo le molestie su tre bambine. L’immigrato purtroppo e’ stato salvato dalla polizia

MILANO – Carezze, baci, palpeggiamenti. Una violenza su tre bambine di 10-11 anni. Alla luce del sole. In cortile. Case popolari Aler. E un quartiere che, pronto, si rivolta. Dà la caccia al violentatore. Lo costringe a barricarsi in casa. A salvarlo, l’arrivo degli agenti del commissariato Scalo Romana. E l’arresto.

L’EPISODIO – Via Fabrizio De André, traversa di via dei Missaglia. Quartiere Gratosoglio, periferia Sud della città. Un grande complesso di palazzine Aler. Tardo pomeriggio di martedì. Le tre ragazzine, due italiane e una di origini egiziane, giocano in cortile, sotto i portici. Sono circa le 19. Gli ultimi scampoli di divertimento, prima che scenda il sole. Prima di tornare su, in casa. B. S., un egiziano di 24 anni, regolare, si avvicina. Abita anche lui in una delle palazzine del comprensorio. Forse lo conoscono. Lui prima scambia con loro alcune parole. Le invita a seguirlo, ad andare tutti in piscina, a giocare insieme. Ma nel frattempo si avvicina, si avvicina, sempre di più. Mentre chiacchiera comincia ad accarezzarle. Poi le bacia sulle guance. Si fa pressante. Le tocca. Tenta anche di baciarle in bocca. Ma qualcuno lo interrompe. Il passaggio, lì in cortile, di alcuni vicini e del fratellino di una delle ragazzine. Si convince a desistere, a mollare la presa sulle tre «prede». Capisce che la situazione, per lui, si può fare pericolosa. Quindi, si allontana in fretta, di corsa, verso casa.

LA REAZIONE – Ma la voce si diffonde: tra i portici, negli androni, tra le case. L’allarme sul violentatore si propaga rapido. E con il passaparola monta la rabbia, la voglia di «risolvere la questione». I genitori di una delle vittime chiamano la polizia. Ma in pochi istanti il quartiere si affolla alla porta dell’egiziano. Si rischia il linciaggio. Calci, pugni contro la porta. Le urla e le minacce. A salvarlo è allora l’intervento degli agenti. L’arrivo di una volante del commissariato Scalo Romana. Con una certa fatica, i poliziotti si fanno strada tra i vicini inferociti. Riescono a conquistare la porta sotto assedio. Provano a riportare la calma. Poi convincono l’egiziano ad aprire. Lo arrestano. Lo accompagnano fuori dal «sacco», difendendolo dalla rabbia generalizzata, fino al carcere di San Vittore.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_15/abusi-bambine-rischio-linciaggio-2111453653077.shtml

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