Milano: cittadini ostaggio del “male”. Tre stupri in un giorno

27-04-2012

Era qualche giorno fa che l’assessore alla (in)sicurezza di Milano, annunciava, trattenendo a stento l’orgasmo: “da oggi sparirà il nucleo dei Vigili anti-criminalità e sarà sostituito dai Vigili di quartiere che andranno in bici e dovranno essere gentili, non Rambo.

Continuava: “ascolteranno gli anziani, saranno davanti alle scuole primarie e copriranno due turni”, insomma, quasi dei “badanti”, invece che dei tutori dell’ordine. Tutto in tema con le precedenti decisioni della giunta Pisapia.

COME LA CACCIATA DEI  650 MILITARI AD AGOSTO DALLE STRADE MILANESI – I vigili di Quartiere sono un progetto cardine della nuova Amministrazione comunale, che alla vigilia dello scorso agosto ha fatto ritirare i 650 militari che presidiavano le zone più a rischio della città secondo il progetto “Strade Sicure”, varato dal 2008.

Sarà una casualità ma, da quando i vigili urbani sono diventati dolci e gentili, e si occupano di accompagnare le vecchiette sulle strisce, la criminalità a Milano dilaga.
Gli immigrati fanno il bello e il cattivo (soprattutto il cattivo) tempo: stupri, rapine e pestaggi sono all’ordine del giorno. Solo tra ieri e oggi a Milano, si sono verificate tre violenze sessuali: una con protagonista un Camerunense, un’altra un maghrebino e la terza ancora da verificare, pare l’aggressore parlasse Italiano, il che vuol dire molto poco. E forse, è proprio per semplificare quel noto fenomeno di integrazione chiamato “stupro” che la giunta Pisapia vuole investire i soldi delle tasse, in scuole dove insegnare l’Italiano agli immigrati.

Milano è ostaggio di bande di criminali sempre più agguerrite, non servono vigili-badanti, serve il pugno di ferro.

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