Mestre, madre di due bimbi stuprata in mezzo alla strada per una notte intera

14-02-2013

Una 35enne viene avvicinata da un uomo alla stazione che la minaccia con un taglierino e la stupra tre volte

Minacciata con un taglierino, violentata e umiliata per ore da un uomo. Questa la terribile sorte di una 35enne residente nelPortogruaresemadre di due bambini, di 8 e 10 anni. Sabato notte ha raccontato tutto alla polizia. Da oggi la donna starà per qualche giorno in una comunità indicata dal Centro antiviolenza, perché ha paura che quell’orco, che ha denunciato, la possa trovare e identificare.

Violentata tre volte in una notte – La donna ha deciso di rendere pubblica la sua storia attraverso il Gazzettino Veneto per aiutare altre come lei. Tutto comincia sabato notte dopo una discussione in famiglia. La vittima prende un treno e se ne va a Mestre. Verso le 22 viene avvicinata da un uomo distinto, educato, di origine rumena con cui prosegue il viaggio verso Venezia. Dopo ore di normale conversazione, verso le tre, alla rimessa delle bici di piazzale Roma scatta la violenza. Minacciandola con un taglierino alla gola la stupra tre volte.

Il medico che l’ha curata: “Non si preoccupi, passerà” – Durante la violenza lei racconta di aver preso il cellulare dell’aguzzino e di essersi riuscita a fare uno squillo. Insieme tornano a Mestre e alla vista di una volante della polizia l’uomo la minaccia: “Ti trovo e ti ammazzo se dici qualcosa”. La vittima però decide lo stesso di andare alla polizia che prima la porta in ospedale e poi cerca di rintracciare il presunto aggressore attraverso il numero di cellulare. La donna viene invece curata da un medico che la dimette con 35 giorni di prognosi non prima di averla rassicurata: “Passerà tutto”. “Ma come si fa a dire una cosa del genere?”, si domanda la madre vittima della violenza.

http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/veneto/articoli/1079392/mestre-madre-di-due-bimbi-stuprata-in-mezzo-alla-strada-per-una-notte-intera.shtml

E’ vero, come si fa a dire una cosa del genere? Ma anche come si fa a fidarsi di un Romeno sul treno di notte? Questi sono gli effetti della propaganda “gli immigrati sono buoni”.

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