Massacrano Marocchino: razzisti? No, immigrati

25-06-2012

Sono stati identificati ed assicurati alla giustizia, dopo una accurata opera di ricostruzione degli investigatori del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio, gli autori di una efferata aggressione a scopo di rapina avvenuta lo scorso 6 aprile nei pressi della stazione ferroviaria delle Nord di Busto. Quella sera, un cittadino del Marocco, mentre si apprestava ad entrare nel sottopassaggio che conduce ai binari dopo aver parcheggiato nel piazzale la sua bicicletta, venne avvicinato da un gruppetto di nordafricani che ben presto, dopo un approccio apparentemente amichevole, manifestarono le loro vere intenzioni: mentre uno teneva immobilizzato il Marocchino stringendogli il collo con un braccio, un altro gli toglieva di tasca il portafogli con circa 200 Euro e gli strappava di mano il telefono cellulare.

Alla reazione della vittima seguì l’aggressione corale dei malviventi, che tempestarono il marocchino con calci, pugni e addirittura una stampella e che tentarono di sfregiarlo con una bottiglia rotta. La vittima riuscì fortunatamente a fuggire abbandonando anche la bicicletta, che gli venne a sua volta sottratta. Il giorno successivo il rapinato, che aveva riportato la frattura della piramide nasale, la sospetta frattura di una costola, l’avulsione di un dente e varie ferite al volto che avevano richiesto l’applicazione di punti di sutura, presentò denuncia al Commissariato di Busto Arsizio. I poliziotti attivarono immediatamente le ricerche dei responsabili sulla scorta della descrizione fornita dalla vittima, procedendo il giorno stesso al fermo di polizia giudiziaria di K.D., un tunisino 49 anni clandestino e con precedenti di polizia.
I riscontri successivi hanno permesso di identificare anche gli altri complici nella rapina e di arrestarli in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare richiesta dal magistrato Francesca Parola, che ha coordinato le indagini, ed emessa dal Gip di Busto Arsizio Luca Labianca: si tratta di Y.K.M., marocchino di 30 anni, e di M.R., Tunisino di 29 anni, anch’essi irregolari in Italia e con precedenti di polizia, a loro volta associati alla Casa circondariale di via per Cassano. Il bottino della rapina è stato quasi integralmente recuperato e restituito alla vittima.

http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=237516

 

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