Magistratura folle: pesta uomo, sconto di pena perché ‘ha combattuto in Bosnia’

20-03-2014

VICENZA. La guerra combattuta nei Balcani, negli anni drammatici del conflitto civile che lui ha vissuto in prima linea, hanno lasciato dei segni indelebili nella sua psiche. Per questo è sì in grado di intendere e di volere e di stare in giudizio, ma le sue capacità sono attenuate. Pertanto, è attenuata anche la pena: e il giudice gli ha inflitto 4 mesi, anzichè i 6 chiesti dalla procura (che pure aveva scelto una linea morbida), perchè gli ha concesso le attenuanti generiche.
La vicenda dell’immigrato serbo Bekim Bajramovski, 38 anni fra qualche giorno, residente a Valdagno in via Nazario Sauro, è quanto mai singolare. L’ha ricostruita in aula l’avv. Daniela Marchioro, che lo assisteva nel processo che si è celebrato davanti al giudice Barbara Maria Trenti. L’immigrato era stato arrestato a Valdagno il 22 dicembre del 2010: i carabinieri erano intervenuti per mettere pace tra inquilino e proprietario e avevano rimediato calci e pugni.

Se ne deduce che, visti i ‘traumi’, è un individuo pericoloso, quindi, a rigor di logica, dovrebbe essere rimandato in Bosnia. Invece potrà rimanere in Italia a pestare la gente perché è ‘traumatizzato’

EVIDENZA, Vicenza

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