Magistrato libera ladro perché è ‘quasi incensurato’

05-09-2014

Legnano, 4 settembre 2014 – Lo scorso 28 agosto erano stati colti da una pattuglia della polizia in viale Gorizia dopo aver rubato in un negozio di parrucchiere di Fagnano Olona. Avevano forzato in piena notte la saracinesca e portato via un computer portatile e diversi prodotti e attrezzi come rasoi, phon, forbici e tagliacapelli senza farsi mancare balsami, gel e shampoo…

Finiti a processo, i due albanesi, e un italiano di origini nordafricane NORDAFRICANO a completare il trio, avevano patteggiato davanti al giudice, Renata Peragallo, una pena di dieci mesi (per due di loro) e una di dieci mesi e venti giorni (per il terzo). Oltre a una multa di qualche centinaio di euro per ciascuno. Pena in realtà subito sospesa. Liberi quindi tutti e tre di disporre di nuovo della propria vita. Ma ciò che colpisce del, per certi versi, sorprendente epilogo giudiziario non è tanto l’equo trattamento riservato a tutti e tre, quando in verità uno di loro — uno dei due albanesi — era in realtà gravato da numerosi precedenti penali. Fatto che quindi avrebbe giustificato una misura forse più severa, o comunque differenziata. Ciò che sorprende è che nel disposto della sentenza di condanna (e scarcerazione) si legge che, proprio l’albanese pieno zeppo di precedenti per furti e reati analoghi, viene fatto oggetto del beneficio della sospensione condizionale della pena per la sua «quasi incensuratezza». “Quasi incensuratezza”, che dovrebbe intendersi come persona dalla fedina penale quasi priva di macchia . Status del tutto opposto a quello del soggetto in questione. Tant’è che lo stesso pubblico ministero sottolinea nella sua requisitoria le “recidive” dell’uomo.

Non è la prima doccia fredda, questa, per la polizia legnanese, che ha dovuto mettere in conto in questi ultimi giorni un’altra mite condanna beneficiata dalla pena sospesa. Quella nei confronti di un romeno colto all’Esselunga di via Novara con un carrello pieno di alimentari per oltre 700 euro, e che ovviamente non aveva intenzione di pagare. Il magistrato di turno gli ha comminato dieci mesi di reclusione. Che però l’uomo non farà mai. Libero come il gruppo che aveva preso di mira la parrucchiera di Fagnano.

http://www.ilgiorno.it/ladro-libero-1.177613

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