Lodi: tunnel della tangenziale trasformato in dormitorio di immigrati pregiudicati.

25-03-2012

Lodi – Da tempo i residenti della zona segnalavano presenze sospette sotto il ponte sull’Adda della tangenziale nella zona della Barbina, dove già a settembre era stato arrestato un pusher ventenne tunisino sorpreso con 400 grammi di hascisc nascosti nel suo giaciglio di fortuna. E così martedì mattina è scattato l’ennesimo blitz, che ha visto coinvolte sia le Volanti della Polizia di Stato che un equipaggio della Polizia Locale di Lodi, concluso con tre fermi e la sigillatura del cavedio di servizio usato come rifugio da senzatetto e sbandati.

I poliziotti sono giunti sul posto alle 9 di mattina, posizionandosi ad entrambe le estremità del ponte, attraversato per tutta la lunghezza da un tunnel di servizio largo poche decine di centimetri. Entrati con le torce, hanno notato alcuni movimenti e subito è scattato il fuggi fuggi generale. Dentro stavano infatti dormendo tre tunisini, che hanno tentato l’impossibile per non farsi prendere. Due hanno provato a fuggire nel tunnel spintonando gli agenti, e venendo fermati dopo pochi metri, mentre il terzo, vistosi accerchiato, si è buttato di sotto a piedi scalzi facendo un volo di oltre 5 metri.

L’impatto con il terreno è stato duro, ma il nordafricano ha comunque continuato a correre. Sulle sue tracce si è allora messo un agente della squadra mobile, che è però scivolato riportando una contusione alla gamba. La caccia si è allora allargata nelle vie circostanti, ma è durata poco. Alcuni cittadini hanno infatti segnalato un uomo che con vestiti laceri e i piedi sanguinanti stava correndo proprio ad un’estremità del ponte, e il fuggitivo è stato presto ripreso. I tre sono stati identificati in A.M., 18 anni, il fratello K.M., 23 anni, ed il connazionale F.S., di 25 anni. I primi due, irregolari sul territorio, risultano avere diversi precedenti per furto alle spalle, e sono stati subito accompagnati al centro di identificazione ed espulsione di Ponte Galeria a Roma. Il terzo era invece possessore di un permesso di soggiorno scaduto, di cui aveva chiesto il rinnovo che era stato però rifiutato solo pochi giorni prima. I poliziotti hanno potuto consegnargli così solo un foglio con l’ingiunzione di allontanarsi dal territorio italiano entro 20 giorni.

L’ingresso del tunnel, al cui interno non è stata rinvenuta alcuna traccia di droga ma solo pochi materassi ed indumenti laceri, è stato poi sigillato con dei mattoni dagli operai dell’Anas e dai vigili del fuoco. «Quando però mercoledì mattina i nostri uomini sono tornati assieme ai manovali per completare il lavoro – hanno spiegato il vicequestore Angelo di Legge ed il comandante della Polizia Locale di Lodi Salvatore Miccicchè – hanno visto come nella notte qualcuno avesse già provato a rompere i mattoni per rientrare nel buco. L’ingresso è stato quindi sigillato con il cemento, per impedire l’ingresso a senzatetto e delinquenti».

http://www.ilgiorno.it/lodi/cronaca/2012/03/21/684854-tunnel_della_tangenziale.shtml

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