L’integrazione funziona: solo tra i criminali

03-08-2012

MELZO –Avevano organizzato una specie di missione punitiva in piena regola. In quattro, tre italiani ed un albanese, tutti operai, si erano decisi a fare una visita non proprio di cortesia a un italiano con cui avevano vecchi rancori mai appianati. Si sono presentati poco dopo le 22 a casa di un trentenne che credevano ospitasse il loro «nemico». Quest’ultimo però non c’era. L’agguerrito padrone di casa e la sua convivente non hanno gradito la «visita» inattesa: si sono difesi prima a parole, poi sfoderando un coltello.

COLTELLATA AL COLLO – Uno dei quattro «giustizieri», un italiano di trent’anni, nel corso della discussione degenerata in rissa ha rimediato una coltellata al collo, non si sa ancora se sferrata dalla donna o dal suo convivente. I suoi amici hanno subito chiamato i soccorsi, mentre i vicini avvisavano i carabinieri di Cassano d’Adda: il giovane, ricoverato d’urgenza all’ospedale San Raffaele, non è in pericolo di vita. Dovrà rispondere insieme ai suoi amici di violazione di domicilio e di rissa aggravata.

QUESTIONI DI SOLDI – Resta da capire chi sarà accusato di lesioni: l’uomo e la convivente non hanno ancora confessato, mentre i carabinieri di Cassano d’Adda, arrivati a rissa finita, stanno cercando di capire quali siano i motivi che hanno portato alla missione punitiva, probabilmente questioni di denaro.

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_agosto_3/spedizione-punitiva-aggressione-rissa-ferito-2111302628395.shtml

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