L’errore del tassista: fa salire una famiglia di Zingari. Pestato e rapinato

09-11-2012

Fermiamo la violenza degli Zingari

Prendono un taxi da Roma a Casoria. Ma, giunti a destinazione i passeggeri, una famiglia di rom, non pagano la corsa; invece, picchiano e rapinano il tassista a cui portano via anche l’auto.
La singolare e violenta vicenda ha avuto inizio poco dopo la mezzanotte, nel parcheggio dei taxi della stazione ferroviaria di Roma Termini. Il tassista è stato avvicinato da un gruppo di rom, formato da tre donne, due uomini e un bambino. Dopo aver contrattato il prezzo, 500 euro, il gruppo è salito a bordo del furgone a sette posti, che è ripartito verso Napoli. Tuttavia, una volta arrivati allo svincolo di Casoria, uno dei due rom ha chiesto al conducente di fermare il taxi per un impellente bisogno fisiologico. Non appena il tassista ha fermato il pulmino è stato subissato di pugni, scaraventato sull’asfalto e pestato a sangue, minacciato di morte e costretto a consegnare cinquecento euro in contanti, la patente di guida, la carta di identità, il cellulare e l’orologio.
Alla fine il tassista si è ritrovato in ospedale, ricoverato con una prognosi di venti giorni. Ma la denuncia ha messo i Carabinieri sulle tracce degli astuti passeggeri, riconosciuti tramite i video delle telecamere di sorveglianza degli autogrill. I militari hanno passato al setaccio tutti i campi rom di Napoli e provincia e sono riusciti a bloccare una delle donne a Secondigliano, Anna Javanovic, 25 anni, e a recuperare il taxi abbandonato in campagna.

http://affaritaliani.libero.it/roma/il-conto-salato-si-rubano-il-taxi.html?refresh_ce

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